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29 febbraio, 2016
Futuro e Graisanità
28 febbraio, 2016
Mostra Fotografica di sole donne
Mostra Fotografica di sole donne
27 febbraio, 2016
Alcuni spunti sul TURISMO da Lista Civica Liber@
Alcuni spunti sul TURISMO da Lista Civica Liber@
Triaca di Andromaco
Un tempo tutto era più complicato e la componente magica era sempre latente.
Vediamo uno dei principali e più noto medicamento "de 'na volta" usato anche a Grado:
La “Triaca” o “Theriaca”, un' antichissima medicina creata dal medico Andromaco ai tempi di Nerone.
In principio era conosciuta come antidoto infallibile per i veleni più potenti ed era composta da cinquantasette ingredienti, alcuni dei quali davvero particolari come carne di vipera, di rospo e di animali simili, nonché bitume e altre piacevolezze.
Con il passar del tempo se ne precisarono le virtù e divenne così una sorta di panacea universale; di conseguenza aumentarono anche i suoi ingredienti che divennero circa un centinaio.
Le sanzioni per chi tentava di ometterne qualcuno erano pesantissime: non solo veniva distrutta tutta la quantità di costosissima “triaca”, ma si giungeva anche alla perdita del diritto di esercitare la professione di speziale e al carcere.
Per motivi di salute pubblica ma anche finanziari questa medicina divenne monopolio governativo e la sua preparazione un vero e proprio rito al quale poteva assistere chiunque.
Nerone lo fece perfezionare da Andromaco, il suo primo medico, e Galeno diede a questo rimedio il nome di theriaca , teriaca da cui triaca.
Questa la parte storico-romantica, la parte "graisana" prevede delle regole per il suo confezionamento e sono giocose:
Prima regola: bisogna crederci
Seconda regola: deve essere preparata in mortaio
Terza regola: il preparato deve essere battuto da un moro veneziano
Quarta regola: gli ingredienti sono proposti da una maga
Quinta regola: per i bambini di Grado gli ingredienti vanno raccolti in Laguna
Sesta Regola: quando il preparato é pronto va nel “cugiaron”
Le erbe note.
erba della miseria (Tradescantia albiflora)
erba trinita (Anemone hepatica)
erba vetturina (Melilotus officialis)
erba vescica (Utricularia)
erba del pesce (Salvinia)
erba medica (Medicago Sativa).....
segue un elenco di erbe, fino a cento, e composti medico-ciarlatani.
Sapevatelo!
Triaca di Andromaco
26 febbraio, 2016
"Cussì xe nato Gravo"
'L ha fato un isoloto
che un labirinto par.
'Na piassa, tre casete,
Dal saco vecio e sbuso
"Cussì xe nato Gravo"
24 febbraio, 2016
Al Taroto
Qualche volta la storia ci apre gli occhi, se si ha voglia di vedere, sul futuro.
La storia di Grado Pineta è interessante e poco conosciuta e in questo post non voglio approfondire quello che è successo dopo ma vedere i veri motivi per cui è nata:
Per tutti noi "graisani" la Pineta non è nientaltro che "Al Taroto" e questo dovrebbe evocare in tanti di noi ricordi giovanili di giochi e piccoli amori consumati e non tra le dune e i rovi del bosco, ma la traccia del post mi porta alle origini e soprattutto sul perchè e sul come la Pineta è nata.
Tutto inizia nel 1900 quando, su ordine del Capitanato di Gorizia, vennero piantati 35.000 pini in località "Le Dune", quella serie di dossi sabbiosi a terra del Banco della Mula di Muggia, la piantumazione ebbe successo e l'anno successivo si procedette all'imboschimento vero e proprio mettendo a dimora 200.000 piantine nella zona di Punta Barbacale.
Alfiere di questo imboschimento fu il goriziano Corrado Rubbia che suggerì all'Amministrazione austriaca la messa a dimora delle piante per consolidare la riva e proteggere, in modo naturale e a costi ridotti, Grado tenendo conto della prevalenza del movimento, sia dell'acqua che del vento, da est-ovest.
Si cominciò dai Monti della Rotta nei punti più critici per il vento e le maree.
Non tutto ovviamente funzionò alla perfezione, per qualche anno la moria delle piante sfiorò il 70%, ma la tenacia degli uomini alla fine la ebbe vinta sugli elementi naturali e nel 1921 il Comitato delle Dune di Grado che sovraintendeva al progetto fu sciolto per raggiungimento dello scopo sociale.
La Dichiarazione del Comune:
Quest'azione di rimboschimento iniziatasi una ventina d'anni fa, ha conseguito pieno successo, una landa sterile, viene convertita in un bosco rigoglioso di latifoglie e conifere.
Ora il municipio vorrà certamente dedicarle tutte le sue cure, perchè non venga menomata.
Questa dichiarazione dell' Amministrazione di allora mi ha fatto venir in mente che le successive Amministrazioni non hanno dimenticata la landa desolata, ci hanno fatto una stupenda speculazione edilizia!
Sapevatelo!
Al Taroto
23 febbraio, 2016
Umberto Eco- MacHeads
E continuava l' articolo:
Umberto Eco- MacHeads
22 febbraio, 2016
Piani programmatici dei Cittadini
Noi siamo un gruppo di meno giovani, madri e padri di famiglia, persone sportive che credono nei valori, intenzionate a creare le condizioni affinché nessun giovane debba più andare via dall'isola per trovarsi lavoro ed un'abitazione dignitosa ad un prezzo decente.
Anzi dovremmo riuscire a creare le condizioni per offrire la possibilità a chi e stato costretto ad andarsene di poter ritornare. Possiamo vivere meglio!
Grazie per l'attenzione. Cari saluti Natalino
- Piano di valutazione e sistemazione idrogeologica del territorio finalizzato alla messa in sicurezza della costa, delle spiagge migliorando la qualità delle stesse e l'ossigenazione delle acque lagunari favorendo l'interscambio delle acque tra il mare e la laguna.
- Attivazione di un concorso d'idee internazionale (coinvolgendo anche le facoltà di architettura di Udine,Venezia, Trieste e Vienna) per migliorare la situazione urbanistica dell'isola, dalla quale conseguirà una revisione strategica del Piano regolatore per elaborare la Grado dei prossimi trent'anni. PRG costruito insieme ai comuni limitrofi cercando sinergie soprattutto con Aquileia. Attivazione di un “premio nazionale annuale” per la riqualificazione del territorio in modo da avere ogni anno persone di cultura, che propongano “delle idee per valorizzare certi ambiti di Grado” che vengano discusse e fatte proprie dalla gente.
- Piano della mobilità urbana impostato a criteri di massima riduzione dell'inquinamento, tramite mezzi di trasporto pubblico elettrici o con fonti non inquinanti, incremento delle aree pedonali, ciclabili e Zone 30, individuazione di aree parcheggio presso idonei siti periferici.
- Censimento e valorizzazione delle strutture e beni comunali a beneficio dei servizi ricreativi per giovani ed anziani, di assistenza e sportivi, a favore della comunità. (casa di riposo di Riva Bersaglieri, cinema Cristallo, area sportiva Alle Piramidi, edifici pubblici ed abitativi, aree dismesse, ecc.)
- Attuazione di tutti gli interventi mirati a far divenire l'isola di Grado uno dei comuni più accessibili ed ecologici del panorama internazionale. (completamento degli interventi urbani sull'accessibilità ed incentivazione della stessa presso le strutture private, limitazione delle varie forme d'inquinamento, piano delle onde elettromagnetiche, incremento delle aree verdi pubbliche, ottimizzazione della raccolta differenziata, applicazione della geotermia, d'impianti fotovoltaici, casa dell'acqua, distributori di detersivo, del latte, ecc.)
- Sviluppo occupazionale tramite: riapertura Ospizio Marino, apertura delle nuove Terme Marine, riattivazione della casa di riposo, del cinema Cristallo, dell'area sportiva-ricreativa Alle Piramidi, valutazione di eventuali sviluppi delle attività di acquacoltura ed agricole. Attuazione di politiche di allungamento stagionale tramite: sviluppo del turismo termale e curativo, del turismo congressuale, del turismo culturale, naturalistico, ecc. Creazione di cooperative di giovani per la gestione dei parcheggi, servizi di bus navetta, servizi di trasporto persone con cicli attrezzati , gestione di posti barca ed altri servizi.
- Piano abitativo e d'incremento dei residenti tramite: Creazione di una cooperativa di servizi abitativi la quale acquisisca immobili da ristrutturare (case Ater, vecchi edifici, isolato ex casalingo, ecc.) o aree, per realizzare alloggi di classe energetica A da vendere, a prezzo di puro costo, ai giovani con vincolo di residenza e non vendita per 20 anni.
- Ottimizzazione del Metodo amministrativo tramite provvedimenti specifici mirati a promuovere: la meritocrazia e la funzionalità dei servizi presso la pubblica amministrazione, la qualità e l'allungamento stagionale dei pubblici esercizi e delle varie attività, l'incremento dei servizi sanitari, servizi ricreativi e di vario genere a favore della comunità. Incontri semestrali pubblici con la comunità per relazionare sull'attività svolta e per condividere i programmi futuri. Organizzazione di tavoli di lavoro con coinvolgimento della popolazione in modo da renderla attiva protagonista, applicazione di Question time del cittadino.
- Regola d'oro: Sostenere le idee valide di qualsiasi provenienza!
Piani programmatici dei Cittadini
21 febbraio, 2016
Biagio Marin - Poeta
Il nostro Lorenzo Boemo ci propone un video girato nel 1981 in occasione dei festeggiamenti per i novantanni del poeta Biagio Marin.
Un documento raro e prezioso che ci mostra il poeta gradese festeggiato affettuosamente dai suoi compaesani:
I corcai del picolo nio
Biagio Marin - Poeta
20 febbraio, 2016
Rivoluzionario mancato
Oggi si parla spesso di grandi cambiamenti e dell' insofferenza alle Istituzioni fortemente degradate dal cattivo esempio dei politici, non si parla di rivoluzioni ma, anche se sottotraccia, grandi stravolgimenti si profilano, almeno me lo auguro.
Quando ero molto giovane e vi parlo del 1964 io studiavo in collegio e già cominciavano a girare idee di rivoluzione studentesca non proprio in Italia ma in Francia.
Durante l' estate qualche volta mi piaceva far compagnia al mio papà a pesca e parlavo con lui di queste nuove idee.
Mi ricordo di una serata in mezzo al Golfo di Trieste, avrò avuto si e no 16 anni, ed ero in caiccio con mio padre a saccaleva.
Le lampade a gas ( i ferali ) illuminavano a giorno la superficie del mare ed io con la pustia pescavo calamari soto al feral e contemporaneamente controllavo i banchi di pesce che si avvicinavano alla barca attirati dalla luce, dando così un po di tregua al mio papà che poteva riposare.
Ad un certo punto, erano anni di discorsi rivoluzionari ed io ero uno studente ad Udine, ho chiesto al mio papà, che si era svegliato, come mai non avesse scelto una carriera da impiegato, con i timbri, le matite, le penne biro, le gambe delle impiegate da guardare sotto la scrivania, lui serio serio, me lo ricordo bene, mi fa:
in uficio va solo i democristiani, noltri 'ndemo in mar, tu tu ciaculi de fa la rivolussion, alora tu devi 'vè i cali grossi su le mane.
Io non dissi nulla ma da quella volta sta storia della rivoluzione mi è andata un po di traverso, il fatto di doverla aspettare e di farsi venire i calli sulle mani mi rompeva un po le palle.
Comunque, non contento, a casa ho chiesto anche a mio nonno come mai non avesse scelto di fare l'impiegato, la reazione fu sorprendente.
tu son mato - mi disse - noi pescatori siamo le persone più fortunate del mondo, si è vero prendiamo freddo e se bagnemo continuamente con dolori in tutto il corpo, ma tu vol mete, podemo scorezà quando ne par e piase, tanto in mar cu tu vol che te senta.
Non ci ho pensato mai più, avrei dovuto farmi subito la tessera della Democrazia Cristiana, invece eccomi qua "in mar e scorezo liberamente".
Rivoluzionario mancato
19 febbraio, 2016
Grado 2.0-Isola d'Oro
Grado 2.0-Isola d'Oro
18 febbraio, 2016
Grado e le sue Porte
Grado e le sue Porte
17 febbraio, 2016
Odio
Odio
16 febbraio, 2016
I Batelanti in Palù
Profittando della bellissima immagine di un rematore gradese del 1926 pubblicata dalla Filologica Friulana parliamo oggi della nobile arte del
Un tempo In laguna i casoneri erano stanziali ma il prodotto della pesca quotidiana doveva essere venduto, allora ecco l'esigenza di un efficiente servizio di raccolta.
Il lavoro veniva svolto dai batelanti, che prelevavano dai casoni il pesce segnandone la quantità e il proprietario mediante intagli e segni di riconoscimento dei nuclei familiari, su una assicella di legno detta "tessera".
I casoneri si recavano poi il sabato o in occasione di qualche festività a Grado a riscuotere il denaro dovuto.
Gigi Strolo, Giovani Mazaneta e Giovanni Sata e l' ultimo Giovanni Vadori (Peverin): questi i nomi dei batelanti; il loro giro li portava da Anfora a Morgo, da Sototerena a Sdoba.
Mare e laguna erano ricchissimi di pesci, sia come specie sia come quantità, e il vero problema in verità non era catturarlo - a quanto raccontano i vecchi bastava piantare a caso la fiocina nel fondo o calare una togna -ma venderlo.
I batelanti erano anche coloro che diffondevano le notizie del paese in Laguna, quante baruffe - a volte passavano mesi per il ritorno a Grado e le notizie si condivano con la fantasia -sono nate per incomprensioni derivate da uno scherzo del batelante.
Ma la velocità della batela o del passo d'uomo non era certo il modo ideale per consentire una rapida distribuzione e garantire la qualità di un prodotto fragile e deperibile come il pesce.
In questa difficoltà oggettiva sta in buona parte la causa della miseria del passato: l'impossibilità di sfruttare adeguatamente le risorse esistenti per mancanza di comunicazioni e mezzi di trasporto.
Esisteva ed era molto praticato il capillare e spicciolo commercio rappresentato dal baratto del pesce in cambio di farina da polenta o altri viveri svolto quotidianamente dai lagunari più vicini alla terraferma e da un certo numero di donne gradesi, che andavano in Friuli estate e inverno, a piedi, con una gocciolante cassetta di pesce in testa o, chi poteva, con un triciclo.
I Batelanti in Palù
15 febbraio, 2016
La quarta B
Molte volte ho letto e sentito l' acronimo che identifica "al graisan" medio.
le tre B. equivalenti a bicer, boreto, batela;
con oggi, vedi l' articolo del quotidiano locale in foto, abbiamo la rivelazione del segreto di Barbana, la quarta B che si identifica con Burela.
Una nuova formazione politica, una lista civica, a detta del giornale, formata da un uomo solo
Evidentemente un mago della sperimentazione politica che con la sua bacchetta magica in solitudine moltiplicherà gli adepti con il suo incantesimo.
Mi disturba un poco il simbolo dell' aquila a due teste, ma solo perchè non ho avuto io l' idea di usarlo, in cambio tutto è illuminato dalla genialità della B centrale per indicare il titolare della lista, sarà facilissimo ricordarlo.
Comunque in democrazia è giusto provarci come si può e vuole e quindi benvenuto sig. Burela.
La quarta B
14 febbraio, 2016
Quore mio
Quore mio
12 febbraio, 2016
Nuovo Sindaco
2 commenti:
- Enzo Tirelli ha detto...
Buona idea ma con alcuni distinguo. Tanto per cominciare la prima domanda è fin troppo scontata. Chi fa riferimento ai partiti che governano la regione dirà che le UTI sono una meraviglia, chi fa riferimento ai partiti dell'opposizione dirà che sono una sciagura per cui il gioco è fatto. Le civiche possono dire quello che vogliono perchè tanto in regione non sono rappresentate ed è li che si decidono le cose. Un'altra cosa interessante sarebbe farli dichiarare quello che non faranno. ricordate che i più grossi danni fatti alla nostra isola non erano scritti nei programmi elettorali. Per cui forse è più importante che si impegnino pubblicamente a non fare certe cose.
Nuovo Sindaco
2 commenti:
Buona idea ma con alcuni distinguo. Tanto per cominciare la prima domanda è fin troppo scontata. Chi fa riferimento ai partiti che governano la regione dirà che le UTI sono una meraviglia, chi fa riferimento ai partiti dell'opposizione dirà che sono una sciagura per cui il gioco è fatto. Le civiche possono dire quello che vogliono perchè tanto in regione non sono rappresentate ed è li che si decidono le cose. Un'altra cosa interessante sarebbe farli dichiarare quello che non faranno. ricordate che i più grossi danni fatti alla nostra isola non erano scritti nei programmi elettorali. Per cui forse è più importante che si impegnino pubblicamente a non fare certe cose.