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27 febbraio, 2016

Triaca di Andromaco

Tempo "de nevera" infreddature ed influenze in arrivo.La medicina moderna ci ha abituato ad associare ad ogni malanno una pillola sicuri che tutto si risolva senza fatica ne sforzo.
Un tempo tutto era più complicato e la componente magica era sempre latente.
Vediamo uno dei principali e più noto medicamento "de 'na volta" usato anche a Grado:




La “Triaca” o “Theriaca”, un' antichissima medicina creata dal medico Andromaco ai tempi di Nerone.

In principio era conosciuta come antidoto infallibile per i veleni più potenti ed era composta da cinquantasette ingredienti, alcuni dei quali davvero particolari come carne di vipera, di rospo e di animali simili, nonché bitume e altre piacevolezze.

Con il passar del tempo se ne precisarono le virtù e divenne così una sorta di panacea universale; di conseguenza aumentarono anche i suoi ingredienti che divennero circa un centinaio.

Le sanzioni per chi tentava di ometterne qualcuno erano pesantissime: non solo veniva distrutta tutta la quantità di costosissima “triaca”, ma si giungeva anche alla perdita del diritto di esercitare la professione di speziale e al carcere.

Per motivi di salute pubblica ma anche finanziari questa medicina divenne monopolio governativo e la sua preparazione un vero e proprio rito al quale poteva assistere chiunque. 
Nerone lo fece perfezionare da Andromaco, il suo primo medico, e Galeno diede a questo rimedio il nome di theriaca , teriaca da cui triaca.

Questa la parte storico-romantica, la parte "graisana" prevede delle regole per il suo confezionamento e sono giocose:


Prima regola: bisogna crederci
Seconda regoladeve essere preparata in mortaio
Terza regolail preparato deve essere battuto da un moro veneziano
Quarta regolagli ingredienti sono proposti da una maga
Quinta regolaper i bambini di Grado gli ingredienti vanno raccolti in Laguna
Sesta Regolaquando il preparato é pronto va nel “cugiaron”

Le erbe note.

erba della miseria (Tradescantia albiflora)
erba trinita (Anemone hepatica)
erba vetturina (Melilotus officialis)
erba vescica (Utricularia)
erba del pesce (Salvinia)
erba medica (Medicago Sativa).....
segue un elenco di erbe, fino a cento, e composti medico-ciarlatani. 


Sapevatelo! 
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1 commento:

mario corbatto ha detto...

Una volta, ogni problema che veva i mamuli gera sempre "vermi". Al mamolo no'l magneva, no'l dormiva, al gera massa vivo ('desso se dirave "ipercinetico")... Gera vermi! E al rimedio gero un è solo un: santonego! In ogni casa gera una crensa cò drento un bel masso de santonego. E anche me, me n'è bevuo più de garghe cichera (una granda porcaria...). 'desso col santonego i fà la trapa e bisogna dì che xè megio...
anche gnò mare la veva i sovi rimedi popolari:
per le infiamassion gera la malva: foge de malva sui dinti che feva mal, gargarismi cò l'aqua bugia cò la malva pel mal de gola (più de garghe volta son 'ndao in bici a Beveder cò gnò pare a tirà su foge de malva); per la tosse gera late colda cò la salvia, col miel, o tè de tiglio, sempre mundi coldo; per depurà i rini infuso de gramegna; per depurà al figào la meteva una note i simi de lin in aqua e la matina dopo se beveva l'aqua che la gera deventagia oleosa; per una generica depurassion la feva la semada (mandole batùe in mortaio e dopo slongae cò l'aqua)...
(PS: "Il raffreddore con le medicine guarisce in 7 giorni, senza medicine in una settimana" Lev Tolstoj)