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07 marzo, 2016
Pala d' Oro
E' allo scoperto, sotto gli occhi di tutti, il tesoro, per ragioni affettive e storiche, più prezioso della Basilica S. Eufemia di Grado: La Pala d'Oro.
D'oro non è fatta, è costruita in lamine d'argento dorate, ma vale per la fantasia popolare più dell'oro perchè riassume e testimonia il passato glorioso della città, la celebrazione e il riconoscimento di Grado, Figlia di Aquileia e Madre di Venezia.
Il manufatto di notevoli dimensioni 2,25 mt x 1,38 mt fu donato dal Doge Andrea Contarini nel 1372 ed è diviso in tre scomparti che simboleggiano la missione salvifica della chiesa e del Cristianesimo.
La chiave di lettura della pala si concentra nelle figure centrali:
la prima in alto il Cristo Patiens (Ecce Homo) come allegoria dell'Annunciazione,
la seconda, centrale, il Cristo in Trono (io sono la luce del mondo, chi crede in me non morirà in eterno)
nella terza parte finale della pala, la figura è S.Marco celebrante a testimonianza del ruolo primario di Venezia nel sostegno alla Chiesa.
Importante e preziosa è la tessera in argento smaltato fissata sotto la figura di S.Marco con l'iscrizione in volgare veneto:
"MCCCLXXII DE SETEMBRIO IN LO TEMPO DEL NOBELE MISSIER ANDREA CONTARINI DOXE DE VENIESIA E MISSIER FRANCESCIN CONTARINI CONTE DE GRADO FO FATA QUESTA PALA E DONADO MACALORSA DE VENIESIA ME FEXEE"
Sotto ci sono quattro piccoli stemmi smaltati che rappresentano Grado, I Contarini , Venezia e la Famiglia Macalorsa (o Mazzalorsa).
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