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28 ottobre, 2017

Dune e alberi- La Pineta




Qualche volta la storia ci apre gli occhi, se si ha voglia di vedere, sul futuro.


La storia di Grado Pineta è interessante e poco conosciuta e in questo post  non  voglio approfondire quello che è successo dopo ma tracciare  i veri motivi per cui è nata:

 la Piantumazione delle dune sabbiose aveva ed ha lo scopo di protezione dell' abitato di Grado.

Per tutti noi "graisani" di una certa età la Pineta non è nientaltro che  "Al Taroto" e questo dovrebbe evocare in tanti di noi ricordi giovanili di giochi e piccoli amori consumati e non  tra le dune e i rovi del bosco (ne riparlerò), ma  la traccia del post mi porta alle origini e soprattutto sul perchè e sul come la Pineta è nata.

Tutto inizia nel 1900 quando, su ordine del Capitanato di Gorizia, vennero piantati 35.000 pini in località "Le Dune", quella serie di dossi sabbiosi a terra del Banco della Mula di Muggia, la piantumazione ebbe successo e l'anno successivo si procedette all'imboschimento vero e proprio mettendo a dimora 200.000 piantine nella zona di Punta Barbacale.


Alfiere di questo imboschimento fu il goriziano Corrado Rubbia che suggerì all'Amministrazione austriaca la messa a dimora delle piante per consolidare la riva e proteggere, in modo naturale e a costi ridotti, Grado tenendo conto della prevalenza del movimento, sia dell'acqua che del vento, da est-ovest.

Si cominciò dai Monti della Rotta (monti per modo di dire erano dune più alte delle altre) nei punti più critici per il vento e le maree.

Non tutto ovviamente funzionò alla perfezione, per qualche anno la moria delle piante sfiorò il 70%, ma la tenacia degli uomini alla fine la ebbe vinta sugli elementi naturali e nel 1921 il Comitato delle Dune di Grado che sovraintendeva al progetto fu sciolto per raggiungimento dello scopo sociale.

La Dichiarazione finale del Comune nel 1921:

Quest'azione di rimboschimento iniziatasi una ventina d'anni fa, ha conseguito pieno successo, una landa sterile, viene convertita in un bosco rigoglioso di latifoglie e conifere.
Ora il municipio vorrà certamente dedicarle tutte le sue cure, perchè non venga menomata e dimenticata.  ( gli unici  nel prosieguo della storia di Grado che hanno fatto proprio questo solenne impegno sono Irina e Sandro con la loro Associazione Radise de Mar)


Questa dichiarazione dell' Amministrazione del tempo mi ha fatto venir in mente che le successive Amministrazioni non  hanno dimenticata la landa desolata, ci hanno fatto una stupenda speculazione edilizia! 

Sapevatelo! 
 

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