In foto una mia elaborazione di un disegno del Maestro Dino Facchinetti
Si sa, oh se si sa! che noi Graisani siamo dei tecnici della protesta, cinture nere del dissenso in specie di piazza, ci riesce bene e se ne vedono anche i risultati, ma la storia della protesta (devo dire alternata a momenti di apatia incredibile) è cosa antica.
Scartabellando tra le mie vecchie carte ho trovato in una pubblicazione estiva degli anni '30 questa lirica satirica contro i soliti noti del tempo.
Insomma le cose a Grado vanno nello stesso modo da tempo immemore, e chissà se ci va di cambiare:
A fondo, a fondo…
C’è quel che taglia,
quel che t'abbaglia
ma spesso sbaglia...
poi, chi progetta
con molta fretta,
chi dice: getta!
Giorgino troneggia,
il Pino ondeggia,
Luciano vaneggia;
Chi proibitive
cosette scrive
e così vive...
Il Bullo vende,
ognuno prende,
Tonin difende:
Marino fantastica
(coscienza elastica),
Sandrino mastica;
Camillo prega,
Dario nega,
Maurizio…frega!
e a tutte le ore
con tanto amore
Nardino si fa le suore...
Intanto il popolo
sta come un broccolo
tenendo il moccolo,
è senza pane
e come un cane
sta nelle tane;
Ma nessuno vede,
nessun ci crede,
nessun provvede...
Quando vien l'onda
che alfine affondi
'sta baraonda?...
L' Anonimo vi saluta
1930