la spiaggia
Con il primo sole la vecchia comunità si ricostituisce, vestita dei suoi abiti tradizionali: i costumi.
Le certezze sono certezze. Il pensionato piacione presidia il Lido fin dal primo giorno con le braghe tre blu d’ordinanza, facendo come al solito battute. Il pontificatore da ombrellone oggi è tutto preso ad illustragli l’importanza dei teatri nel Risorgimento italiano, non dimenticando però di deprecare il fatto che Verdi, Signoreiddio, era stato respinto al Conservatorio.
La Vicina Che Non Saluta Mai non saluta come al solito, ma dopo quindici anni di vicinanza spiaggesca, oggi quando sono arrivata no, non ha salutato, ma sul viso ha dipinto una smorfia che poteva anche essere un accenno tirato di sorriso. Forse per il 2150 diverremo amiche.
Il mare è presidiato da un gruppo di adolescenti brufolosi e maleducati che bestemmiano tutte le divinità a voce alta, tirando pallonate a casaccio con tale scarsa mira che se Cristo non li fulmina è sicuro che Eupalla prima o poi li affogherà.
Il bimbo biondo che l’anno scorso aveva i braccioli e il salvagente quest’anno si è affrancato dalle angosce materne, e ha solo i braccioli. Galleggia sulle onde mentre il fratello più piccolo tenta di schiacciarle con i piedini.
Le due badanti ucraine illuminano la spiaggia con il loro candore al mattino, e via via si arrossano senza battere ciglio. Invece del lattesolare ingollano vodka. Se non le proteggi
la spiaggia
Nessun commento:
Posta un commento