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22 agosto, 2021

Rondini

Ci sono giornate che ti invogliano ad uscire di casa e farti un giro per la diga.
E così "torsiolando" piano alla finemi siedo su una panchina fronte mare e guardo un po’ tu‚o quel che mi circonda, non ho pensieri in testa e non devo fare niente di particolare, in quei momenti lì mi sembra di annegare nell’ enormità del mare che ho davanti e il mio campo percetivo si allarga in un istante, a dismisura, e lo sento, proprio lo percepisco, di star seduto sulla panchina di una diga in un pianeta che gira su sé stesso, e mi vengon le vertigini.
Poi alzo gli occhi e dalla panchina sulla diga di Grado le vedo, decine di rondini che volano, virano, cabrano, turbinano, s’intrecciano, sono tantissime, sono bellissime, si muovono da sole, a due a due, in gruppo, a gruppi che s’intersecano improvvisi, planano, in picchiata, prendono gli insetti al volo, seguono tratte‚orie ora incrociate, ora sghembe, sempre forsennate, disegni complicati, e sfrecciano, si sfiorano, a decine, che nel cielo della diga di Grado non t’immagini
279 quante rondini ci stanno.
Io son lì, immerso in questimiei pensieri e disperso nei turbini di rondini che, rapide, si sfiorano nel cielo dell’ inizio della primavera, e il campo percetivo è sconfinato, e son proprio di quei momenࢢ, quei momenti lì, che saltano al cervello domande importanࢢssime, fondamentali, grandi come il cielo e complicate come i voli degli uccelli, bellissime, intriganti, ma non trovo una risposta.
Ma due rondini, da quando esistono le rondini, tra loro, con quei voli pericolosi ed intrecciati che fanno, si sono mai scontrate tra di loro?


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