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08 maggio, 2011
I Competitors nostrani
Sono stato al confronto dei cinque candidati sindaco e alla contrapposizione dei loro programmi guidata da un giornalista del Piccolo.
Innanzitutto la gente, c' era un sacco di gente, cosa non solita a Grado, sembrava la rappresentazione di una commedia, sbavava dalla voglia di vedere dei compaesani tentare di sbranarsi tra di loro per evidenziare la bontà delle proprie proposte in contrapposizione a quelle degli altri sicuramente peggiori o limitate.
Insomma l'arena, i competitors, i guerrieri, il sangue che scorre, tensione che corre.
Poi, pronti via e prima delusione, qua di guerra feroce tra competitors feroci non se ne parla, tutto molto all'acqua di rose, sia il presentatore che doveva essere il coltello da raggirare nella piaga sia i primi candidati che, con voce sommessa (l'audio faceva veramente schifo) espongono quasi leggendo il loro programma sui vari punti tirati in ballo dal giornalista.
Poi un pò di speranza, l'ultimo dei candidati con voce roca (era influenzato) ma potente non spiega il suo programma di governo, lo sputa.
Dice le sue certezze su quello che va fatto per riportare questo nostro paese alla luce del giorno, certifica la necessità della trasparenza del governo locale e la necessità della partecipazione dei cittadini a tutte le decisioni cruciali che si dovranno prendere in futuro per far si che il paese sia retto da una comunità e non da potentati occulti esterni ad esso e interessati al solo proprio ed esclusivo profitto.
Dico la verità, ho avuto un flashback improvviso, mi sono rivisto giovane di ventanni con la mia maglietta con stampato Che Guevara a partecipare a tutti gli scioperi della scuola che per ogni motivo si facevano nel '68, ho rivissuto per un momento la passione, l'identità collettiva degli ideali giovanili, la rabbia per la certezza dell'esclusione a tutte le decisioni cruciali che venivano prese sulla nostra pelle, sul nostro futuro, poi è passato e ho risentito la voce molle di un'altro candidato che parlava di non preoccuparsi, ci avrebbe pensato lui e i suoi referenti politici a pensare non più al mio di futuro che ormai, la vita è passata in mezzo a mille delusioni, ma al futuro dei miei figli e allora me ne sono andato per conservare senza incazzarmi quel minimo di dignità che è rimasta e con la sensazione che non cambierà nulla nel futuro immediato di Grado se la gente non prenderà il proprio cuore in mano e voterà alla prossime amministrative con il sentimento e non con la ragione.
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8 commenti:
hehehe Enio te vegaravo danovo col Che, solo che 'desso te vignarave fora al bugnigolo ^_^.
Che dì de i "novissi", Angela la dovarave dasse 'nà mossa, 'vè un giosso de grinta,pareva che la fossa zà suddita de novo che riva ( ma 'ndola zè 'ndagia la lotta de sinistra), Edi al zè senpre siguro de elo, zè al sovo mistier vende, speremo che nol venda "fumo"....forsi megio fumo che no si...to ^_^. Enso zè forsi al megio preparao politicamente, ma no se se zè un ben o un mal, siguramente là senpre messo al viso in quel che'l dizeva, speremo che al sia senpre cussì. Dario...bè che bela novitàe, zè bava fresca che podarave netà 'l nio del quel caligo che là coverto, là un gruppo zovene e convinto in quel che i fà (bravi).
Me despiase per Devoti, sarave stao belo sintilo, anche la sova lista la zè fata de zente pura, anche se garghedun al zè estremista ^_^, ma ze mamuli "amici" in ganba che i vol solo al ben de Gravo.
Speremo che sto ano al "ben pel nio" sia veramente al ben pe' Gravo.
Bon lavoro a duti
Teti
Non condividendo per nulla le opinioni di Ennio l'unica cosa da fare è vedere il video del dibattito e farsi un opinione propria. Per chilo volesse posso fornirgliene una copia. Caro Teti la lista de Devoti la sarà de zente pura ma no duti visto che garghedun va in giro sputanando e se ha za becao una querela.
Enzo Tirelli
@teti, t'ha ragion no creo che nianche rivaravo a metemela la magieta, per quanto riguarda il resto è ovvio che sono mie e solo mie impressioni, così venute a pelle senza fare un distinguo con nessuno, ne volevo far una classifica di merito tra i candidati.
Ciao un abbraccio
Condivido al 100% quello che ha scritto Ennio.
Queste emozioni che lui ha provato ascoltando Dario, sono le stesse che ho provato io quando ho partecipato alla creazione del Bisato e poi quando, assieme a Dario, ho creato Liber@.
Quelli che non si sono fatti anestetizzare dall'enorme potere mediatico che sta dominando l'Italia, normalmente si sentono soli, si sentono minoranza e, con l'età, subiscono quella rassegnazione che non è altro che la presa d'atto dell'impotenza del singolo nei confronti dei tanti.
Poi ad un tratto trovi persone che riescono a parlare con le tue idee, che vedono il mondo esattamente come lo vedi tu, che fanno la stessa diagnosi dei mali che affliggono la nostra comunità e soprattutto che ne condividono la cura.
L'entusiasmo di capire che non si è soli, che forse tutto non è ancora perduto, che la rassegnazione può lasciare spazio alla determinazione di poter ancora combattere, proprio come quando si era molto giovani. Questo è quello che si prova vivendo un'esperienza del genere, e proprio questo sentimento, unito alla pragmaticità di un genitore che vuole lasciare ai propri figli qualcosa in più della cenere fumante, è la spinta propulsiva di questa iniziativa.
Se Ennio ha percepito tutto questo, vuol dire che Dario, nonostante le difficoltà dovute alla tracheite, è stato bravo a trasmetterle.
Paolo Busdon
Concordo con quanto sostenuto da Paolo: non ci si può rassegnare alla solita affermazione che "tanto non cambia niente". Con Dario è possibile cambiare, è possibile rialzare la testa e sentirsi orgogliosi di essere gradesi, è possibile difendere quel che resta della nostra identità. A Enzo suggerisco di lasciar perdere le carte bollate con la bilancia ... in campagna elettorale non portano bene ...
Del resto sono convinto che nessuno dubiti della sua onorabilità ed onestà!
hehehehe caro Enso a Gravo, 'desso, i te querele anche se tu i dizi "oci niri" perche no li hà, magari dopo i la ritira perche tu li hà fati ^_^.
Cmq al video l'hè visto, difati hè dito che Angela la ze zà 'vilia e che Edi al se sente siguro e de tu, comò che zè gisto dilo, che tu son l'unico preparao.Per liber@ e l'oltra Gravo resto sul mio.
Quella del fare QUERELE e poi ritirarle e consuetudine Gradese. Ma meglio stare attenti ad aprire la bocca e darci fiato, alle volte,ci si rimette. O no?
Orca... vemo al "leon del mago de Oz"!.... magari tu tu son un dei quii che vive fazendo querele e che là la signorilità de firmasse anonimo...ma valà valà.
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