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17 febbraio, 2012

Mutazione


Il mutamento culturale degli ultimi anni in Italia (quello che ha reso sostanziale il parere degli ultras da bar, il prevalere del "gossip" sulle cose serie), è nella logica della formazione autocostruita dove le esperienze specifiche e i curriculum contano sempre meno delle conoscenze personali, del manico, dell’avere o non avere le palle.

A questo punto è normale che i geologi o biologi siano degli iettatatori che girano con i loro strumenti, che fermano le opere di espansione territoriale con la loro testa piena di libri, che parlano di consumo del territorio come fosse qualcosa da mangiare che si mettono in mezzo tra il buonsenso degli operai e quello di stimati imprenditori.

È normale, lo stesso sono i giornalisti, i medici, gli ingegneri, i professori di qualsiasi materia:
intralci e perdigiorno, che hanno abdicato alla vita reale in favore di parole al vento.

Ci si muove come lupi, senza riflettere e senza chiedere niente a nessuno.

Il mutamento culturale è in atto nella società contemporanea, caratterizzata da una cultura sempre meno alfabetizzata, dal prevalere dello spettacolare al serio.

E temo non sia un fenomeno occasionale, ma il prodotto di un lungo processo dell'evoluzione dell'idea di cultura, proponendo l'egocentrismo come interprete della comprensione dell'oggi e interprete delle tendenze del domani.

'ndaremo al bagno de note no de giorno!
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1 commento:

Teti ha detto...

Ciascuno di noi ha l'innata convinzione che il mondo intero, con tutti e tutto ciò che contiene, sia stato creato per noi, come una sorta di appendice necessaria.
Jerome Klapka Jerome, Pensieri oziosi di un ozioso, 1886