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03 settembre, 2012
Pineta S. Marco
Un luogo magico, ora poco frequentato dai graisani, ma un tempo e in special modo a Pasquetta era tutto un correre, coperte per terra, bambini urlanti, giochi con il pallone e "marende".
Pineta S.Marco un pezzo di territorio gradese, una pineta rada di pini marittimi e pini neri, inserito come un cuneo nel territorio aquileiese, una chiesetta del settecento bellissima, poggiata su una collina che nasconde sotto, le dune lagunari che fronteggiavano la costa friulana prima delle bonifiche.
La tradizione ci dice che segna il punto esatto dello sbarco di S.Marco arrivato da Alessandria per evangelizzare l'entroterra.
La strada per arrivarci è diventata difficile e percorribile solo in bicicletta, così piano piano tutto cade nel dimenticatoio, ma S.Marco è là, dietro Villanova fronte a Grado.
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3 commenti:
ennio, ma no xè proprietà privata, come che xé scrito sui cartei piantai dove che incomincia la strada bianca?
no xè pericolo che i me tiri col flobert se prova a 'ndar in bici?
(ti sa che rosto de dindio che i se faxessi)
Paolo, dietro la chiesetta, c'è il piccolo cimitero di Belvedere. Ignoro la situazione del pubblico/privato, ma se porti un fiore sulla tomba di un nostro caro amico e coetaneo, Lino Fabretto da Fasana, che lì riposa da oltre trent'anni, nessuno ti potrà fermare. Per quanto riguarda la pia tradizione di S. Marco, diciamo solamente che è nata (mi pace pensare in qualche osteria di Grado) per contrastare l'autorità del Vescovo di Roma: tu hai S. Pietro noi S. Marco, pari siamo. Saluti da Ferrara, B.
Effettivamente è circondatp da terreni privati, ma l' accesso, solo in bici, è consentito.
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