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31 luglio, 2013

“MUSICA A 4 STELLE” 2013 - Cheryl Porter

“MUSICA A 4 STELLE” 2013
CONCERTO 01 AGOSTO 2013 al Parco delle Rose

Cheryl Porter



La straordinaria voce solista si Cheryl Porter sarà di scena giovedì 1 agosto alle ore 21,30  presso il Parco delle Rose di Grado per il primo dei due concerti gradesi. 

Considerata una delle maggiori interpreti mondiali di gospel, la Porter è ritenuta negli Stati Uniti una vera e propria “signora delle canzone” con collaborazioni prestigiose fra cui la grandissima Aretha Franklin ma anche il concerto per l’insediamento del Presidente Obama.  
Poterla ascoltare a Grado sarà quindi un grande evento, nel contesto di una stagione quanto mai ricca appuntamenti.. 

“Musica a 4 Stelle” si conferma quindi  un vero e proprio gioiello con numeri di presenze tra il pubblico che il direttore delle rassegna, Giorgio Tortora con un pizzico di civetteria definisce “imbarazzante” tanto ogni appuntamento è praticamente un “sold out”

Durante il concerto di sabato verranno eseguite le straordinarie canzoni dei Beatles rilette in un inedita forma strumentale costituita da un ensemble formato da due pianoforti “gran coda” affidati a Mariarosa Pozzi e Matteo Andri, dal basso elettrico di  Giorgio Viezzi, dalla batteria di Giorgio Fritsch e dal prestigioso quartetto di violoncelli “’900” con a capo l’eclettico musicista Antonio Galligioni.

 La serata vedrà quindi alcuni indimenticabili  quadri musicali ritenuti ormai senza tempo, inseriti in un contesto altresì descrittivo con l’attore Leonardo Tognon a guidare gli ascoltatori in un sognante e struggente viaggio musicale degli anni ’60, dove milioni di giovani di tutto il mondo si unirono negli ideali di libertà proprio con le canzoni dei Beatles.

 Il concerto avrà inizio alle ore 21.30 con ingresso libero fino al raggiungimento di tutti i posti disponibili.


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30 luglio, 2013

La caligà e la quabita

Sono questi tempi moderni dove le previsioni del tempo hanno assunto un significato sproporzionato alle vere necessità di ognuno di noi,  siamo bombardati notte e giorno da previsioni in tutte le salse e condimenti.
Un tempo tutto era demandato all'esperienza e alle conoscenze dei vecchi saggi che mescolavano, con grande maestria e  ritualità,  realtà a misticismo.
Ma, alle volte, nonostante la grande perizia che poggiava su conoscenze sperimentate dal tempo, c'erano dei fenomeni atmosferici molto temuti dai pescatori contro i quali si usavano degli espedienti che potevano essere considerati dei veri e propri riti in cui religiosità e magia erano fuse insieme. 

Ieri uno di questi fenomeni, "Una caligà in Busatta"  pur annunciata ha messo a dura prova le strutture turistiche del paesello, per questi fenomeni i nostri vecchi si affidavano ad un rito che aveva ben poco di sacro e molto di misticismo rituale.
Un rito molto poco conosciuto.

La storia della gente di Grado di scritto ha ben poco e tutto si tramandava oralmente, così in generale per rendere più efficaci racconti di fatti che dovevano fare un lungo percorso nel tempo e passare da generazione in generazione li si condiva di mistero e di complesse liturgie mistiche.

Uno di questi è chiamato la Quabita ( una traduzione possibile del termine è:  cantilena) e i pescatori lo usavano contro temporali minacciosi, trombe marine, ma soprattutto contro "le saete"  per la salvezza di tutti coloro che erano in mare.

Il rito veniva compiuto da un vecchio pescatore che disegnava sulla sabbia il Gropo de S.Simon in riva al mare poi, voltando il capo all'indietro, colpiva con un coltello il centro di questo disegno, nel mentre pronunciava:
S.Barbara e S.Simon deliberene de sto lampo e de sto ton e de sta saeta, S.Barbara benedeta.

Non era mai solo sulla riva, c'erano con lui altre persone che pregavano e cercavano di
rispondere alle sue preghiere, quando non ne erano capaci si limitavano
a dire: 
Anche questo come quelo .  (L' origine del culto di Quelo di Guzzantiana memoria)

Me par de vighili, e funzionava!  
Ora lo sapete anche voi nel caso fatelo, male non può fare.

La foto molto bella e drammatica è di Vinicio Patruno
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29 luglio, 2013

Amor Graisan




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28 luglio, 2013

Nuovo Trampolino

La fantasia popolare adatta l' esistente alle proprie necessità.

Così in spiaggia grande i bambini si inventano, facendo di necessità virtù, un nuovo trampolino senza tanti permessi ne archistar.



Grazie all' inviato per niente speciale Lorenzo Boemo.

“La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.”
Arthur Schopenhauer

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27 luglio, 2013

“Up The Gain-Festival” e Operetta

“Up The Gain-Festival”, 

Domenica 28 luglio 2013 Musica e Volontariato al Parco delle Rose di Grado

Una giornata di festa, prima di tutto:
festa del volontariato, della musica e di chi crede sia un valore fare qualcosa di utile “senza volerci guadagnare”. 

All'Arena Parco delle Rose di Grado, domenica 28 luglio, a partire dalle 16, si terrà “Up The Gain-Festival”, manifestazione che proporrà workshop e laboratori organizzati dal Comune di Grado, in collaborazione con le realtà onlus locali, mentre in contemporanea, sul palco partiranno esibizioni di danza. 

Dalle 18 sarà invece protagonista la musica, con gruppi emergenti che suoneranno fino alle 21.30, quando inizierà il concerto di due realtà musicali affermate nella scena nazionale e internazionale: gli Antefatti, gruppo ternano in ascesa nella scena punk rock nazionale, e gli Overtures, formazione nostrana dalle sonorità metal, con alle spalle tour e riconoscimenti internazionali.

La manifestazione è organizzata da Provincia di Gorizia, Forum Giovani provinciale e Comune di Grado in collaborazione con la GIT SpA.

Lunedì 29 luglio ultimo appuntamento con l’operetta al Parco delle Rose di Grado, orario d’inizio della serata alle 21,15 con ingresso libero.

"L’operetta è una cosa seria" è il titolo dello spettacolo con cui il soprano Ilaria Zanetti, la cantante e attrice Marzia Postogna e il baritono Nicolò Ceriani,  accompagnati al pianoforte da Paolo Troian, concludono il ciclo di appuntamenti con l’ “Operetta al Parco delle Rose” di Grado, organizzato dall’Associazione Internazionale dell’Operetta, in collaborazione con il Comune di Grado e la GIT.
Storie aneddoti e curiosità di un mondo ormai passato e che sorprendentemente si ritrova talora più attuale che mai, interpretato da tre brillanti cantanti attori, specialisti del genere, per un’ora di rilassato piacere e divertimento.
Un escursus attraverso opera, operetta, musical, commedia musicale e canzone leggera italiana partendo da Mozart in “Così fan tutte”, da un brillante brano di Rossini, da Verdi con la Traviata e il Trovatore, passando a von Suppè e il suo Boccaccio, all’Offenbach de La Grande Duchesse de Gérolstein  e  Le Mariage aux lanternes, senza trascurare La Vedova allegra di Lehár, CinCiLà di Lombardo-Ranzato e Ballo al Savoy di Abraham, con un accenno a Satie, per concludere con brani da musical, dalla commedia musicale italiana e dalla canzone leggera. 
ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DELL’OPERETTA
Friuli Venezia Giulia

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26 luglio, 2013

Mario Bussani

Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita, fissa un punto.
Raramente qualche gabbiano appare.
 Luzi



Arrivi ad un certo punto della vita che le morti di amici e conoscenti diventano ricorrenti, non le puoi più ignorare .
Quando tocca ad un personaggio con cui hai fatto un pezzo di strada della vita, un pezzo di strada travagliato, pesante ma anche illuminante perchè tutto era nuovo, tutto era da scoprire, allora ti si sconquassa il cuore e i ricordi scendono dalla testa come lacrime.

E' morto Mario Bussani dalmata di Zara  Presidente della Federazione Italiana Maricoltori l' anima di noi "pedoceri" un uomo vulcanico, un moderno Don Chisciotte cittadino.
E' stato Il promotore del Parco Marino di Miramare e del Laboratorio di biologia Marina di Aurisina, uomo di cultura marinara immensa tanto da scrivere manuali tecnici in termini semplici e adatti a tutti cercando di diffondere la cultura dell' uomo semplice del mare.

Ciao Mario ti ricorderò sempre così, barba incolta e bianca, sorriso stampato in faccia e il mare nel cuore.
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25 luglio, 2013

Al Cason de Mario Gon

Piccola gita per "Al Palù", come al solito non mi stanco mai di guardare attorno e stavolta il mio occhio si è fermato sul Cason de Mario Gon ricostruito filologicamente con grande amore dalla figlia e dal genero.


So che è frequentatissimo e a ragione è davvero bello e lo sky line floreale è  notevole.

I l' ha fato co i più bei fiuri che i ha possuo catà.

Bravi

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24 luglio, 2013

Musica a 4 Stelle 2013





La foto è di Roberto Camuffo che diventa sempre più bravo, ma mi perdonerà se non ho restito alla tentazione di elaborarla per renderla più drammatica.

La stagione è un crescendo di iniziative da parte di tutti ed è giusto informare su tutto, questa poi è la pietra dello scandalo inconsapevole tra la CRI ed il sig. Sindaco che ha deciso da chi farsi soccorrere in caso di bisogno, dalla Caritas.

“MUSICA A 4 STELLE” 2013
“CIVICA ORCHESTRA A FIATI 
“CITTA’ DI GORIZIA ”

GRADO – 24 luglio 2013
Ancora grande musica per il quarto concerto inserito nella rassegna:

 “Musica a 4 Stelle” 2013, che si svolgerà giovedì 25 luglio presso l’Arena del Parco delle Rose di Grado , con inizio alle ore 21,30.

Protagonista l’Orchestra Civica a Fiati “Città di Gorizia” composta da 45 elementi e diretta dal maestro Giorgio Magnarin, che per l’occasione presenterà alcune tra le più belle pagine della musica europea e americana, tra cui alcune chicche tratte da celebri opere e musicals.
Dopo i successi degli altri concerti di “Musica a 4 Stelle” 2013 con il pubblico che ormai riempie tutti gli spazi disponibili delle varie proposte presentate che spaziano dall’ opera lirica ai grandi solisti (una menzione particolare va all’incredibile  al concerto del violinista Stefan Milenkovich) ancora un’occasione quindi per ascoltare la grande musica in un contesto scenografico  significativo, come l’Arena al Parco delle Rose, ritrovo negli anni ’60 dei più prestigiosi nomi della scena italiana. L’orchestra “Città di Gorizia” è una delle più affermate compagini  nel panorama internazionale, reduce da successi in vari centri italiani ed europei, ma ben nota anche a Grado per aver svolto per svariati anni il concerto “Musica sull’ Acqua” a bordo del trabacolo “Isola d’Oro” di proprietà della Lega Navale di Grado, che nei confronti della manifestazione ferragostana da qualche anno ha incomprensibilmente optato per altre scelte artistiche rispetto alla compagine musicale goriziana che aveva inaugurato il ciclo. 
I responsabili dell’ associazione “Musica Viva”, nella persona del direttore artistico maestro Giorgio Tortora, non si sono tuttavia lasciati sfuggire  una delle poche date libere dell’orchestra  “Città di Gorizia”inserendo il concerto in una cornice stupenda, oltreché acusticamente migliore e quindi a partire dalle 21,30 di giovedì 24, con ingresso libero, si potranno ascoltare brani famosi tratti da opere, da overtoure e dai cosiddetti “passi di bravura” della grande tradizione jazzistica americana. L’orchestra è diretta fin dalla sua fondazione dal maestro Giorgio Magnarin, figura di spicco  nel panorama musicale italiano, attivo didatta e altresì sensibile ai temi del sociale compito che svolge con l’appassionata“arma” della divulgazione musicale, e che recentemente gli è valsa la nomina a Cavaliere della repubblica da parte del  Giorgio Napolitano.
L'Orchestra Civica di Fiati "Città di Gorizia"(cenni storici)
L'istituzione dell'Orchestra Civica di Fiati "Città di Gorizia" colma una lacuna nel ricco patrimonio culturale della città di Gorizia e soprattutto nel mondo musicale che vede così garantite tutte le specialità. L'evento assume particolare significato perchè coincide con la vigilia del Millenario della città, le cui celebrazioni hanno il valore della riscoperta del nostro passato ma anche dell'impostazione dell'attività culturale e artistica del futuro. In tal senso possiamo ben dire che con l'Orchestra Civica di Fiati si  ripristina la tradizione bandistica cittadina che Gorizia un tempo potè vantare. Fin dal 1784, la Banda Cittadina era stata per lunghi anni uno dei messaggeri musicali di Gorizia ma era finita per essere una delle molte vittime collaterali dei tragici conflitti mondiali che hanno sconvolto la storia della città. Nel  1999  il LIONS Club Gorizia Host, nelle persone dell'allora presidente Giovanni Zanetti e del M.o Giorgio Magnarin, socio del Club, si prese carico di riorganizzare quella che è oggi  l'Orchestra Civica di Fiati Città di Gorizia che tenne il suo primo concerto il giorno 11 novembre 2000. Fin da questo evento la risposta della Cittadinanza, alla quale siamo riconoscenti, è stata entusiastica e ogni uscita dell'Orchestra è stata salutata col tutto esaurito.  Un grazie va dato al Comune di Gorizia per il sostegno economico e logistico prestati ed alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia che ha permesso all'Orchestra di dotarsi di strumenti e materiali indispensabili per la sua attività. Un plauso ed una lode devono essere indirizzati a tutti i Musicisti che la compongono ed al Direttore, Giorgio Magnarin.


 

L'Orchestra ha eseguito fino ad oggi numerosi concerti di alta qualità con grande consenso di pubblico e critica. L' 8 maggio 2002, in occasione della riapertura del rinnovato Teatro Verdi di Gorizia, ha tenuto il concerto ufficiale per il Millenario della Città di Gorizia con uno strepitoso successo.       La formazione ha registrato finora due CD (compact disc), entrambe presso il Teatro L. Bratuz di Gorizia e a cura della RAI Radiotelevisione Italiana, sede del F.V.G..  Questi dischi, sintesi  dell'intenso impegno di questi anni, presentano una scelta variegata di generi musicali ed il loro ascolto, meglio di qualunque descrizione, dà un'idea del potenziale, delle caratteristiche e della versatilità che hanno reso distinguibile ed inconfondibile lo stile dell'Orchestra Civica di Fiati Città di Gorizia.
Leonardo Tognon

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23 luglio, 2013

Il blog di Liber@: Anche i volontari nel loro piccolo si incazzano

Il blog di Liber@: Anche i volontari nel loro piccolo si incazzano
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A Grado Sparano sulla Croce Rossa

Dispiace dover ritornare su certi passi che pensavamo chiusi, ma non è così, quella che segue è la lettera inviata dalla CRI Italiana Sezione di Grado a tutti i referenti politici per segnalare una grave omissione:

Come è successo a dicembre anche a luglio il signor Sindaco non ha concesso alla CRI di Grado di raccogliere fondi in occasione del Concerto 4 stelle come avveniva da ben 19 anni. 

Questo "evidente" dispetto a Fiorenzo Facchinetti lo pagheranno le quasi 30 famiglie che venivano assistite con spese gratuite e pagamenti di bollette, famiglie oltre a tutto segnalate dai servizi sociali del Comune
Che dire... a certi livelli non è possibile neanche commentare.

CROCE ROSSA ITALIANA
COMITATO LOCALE DI MONFALCONE

DELEGAZIONE DI GRADO

34073 GRADO – Via Ariosto, 12 – Tel.-fax 0431 876499 mail cri-grado@virgilio.it


Prot. 014/2013
Grado, 22 luglio 2013                                                                     
                                                         Al Sindaco
Agli Assessori
Ai Consiglieri comunali
All’Assistente Sociale
Ai Signori assistiti
del Comune di Grado


Oggetto:  Croce Rossa Italiana - Grado costretta ad interrompere i servizi socio-assistenziali.
                      

Ci spiace dover comunicare che, in mancanza di fondi ed a causa delle decisioni assunte dal sindaco Maricchio, Croce Rossa Italiana, a far data dal mese di agosto, non sarà più in grado di assolvere i compiti di supporto alimentare e finanziario per le famiglie bisognose, che i Volontari hanno potuto garantire, ininterrottamente da 19 anni, grazie alla loro opera gratuita ed alla comprensione e generosità dei concittadini.

Le varie Amministrazioni consentivano ai Volontari CRI, senza alcuna formalità, di raccogliere libere offerte da parte del pubblico che assisteva al concerto di Capodanno ed a quello di luglio nell’ambito della rassegna “Musica a 4 stelle” al Palazzo dei Congressi.
Le offerte raccolte sono sempre servite a finanziare importanti attività istituzionali svolte dalla Croce Rossa di Grado, che non usufruisce di contributi comunali per le sue attività socio-assistenziali rivolte al territorio del Comune.

In stretta collaborazione con i Servizi Sociali del Comune, e su loro esclusiva segnalazione, i Volontari CRI hanno potuto far fronte, in tutti questi anni, a diverse emergenze sociali nei confronti delle fasce più deboli della nostra comunità: distribuzione mensile di generi alimentari a 30 nuclei familiari, pagamento di medicinali, occhiali da vista, bollette di utenze domestiche, bombole del gas, pellet, abbonamenti ai servizi di linea per recarsi a scuola, vestiario, trasporti sanitari gratuiti per gli assistiti, etc.

Nel 2013, per la prima volta e senza alcun preavviso o motivazione plausibile, il sindaco Maricchio ha deciso di interrompere questa consuetudine, togliendo a Croce Rossa le due opportunità di autofinanziamento, che coprivano buona parte dei costi sostenuti nel corso dell’anno, per aiutare persone e nuclei familiari che vivono nel disagio economico e sociale.

E’ paradossale che sia proprio il Comune di Grado, quindi il sindaco, a richiedere questi servizi, ed allo stesso tempo sia sempre lui, in prima persona, a togliere a Croce Rossa l’opportunità di autofinanziarsi attraverso le libere offerte che i concittadini, consapevoli della loro destinazione, volentieri hanno sempre elargito nelle due occasioni citate, senza gravare sulle casse dell’Ente o del contribuente.

Lungi da noi fare polemiche sulle evidenti, reali motivazioni di questa altrimenti incomprensibile decisione o accanimento, che va a colpire solo ed esclusivamente proprio quei nostri concittadini che costituiscono la fascia più debole della società.
Né commentiamo la presunta richiesta di subentro, nella specifica attività di fund raising, avanzata da altra Associazione, poiché non corrispondente al vero; come anche quella della necessità di apposita domanda, mai formalmente richiesta a Croce Rossa in 19 anni, per usufruire di queste due opportunità di raccolta fondi.

Nella speranza che tale incresciosa situazione possa risolversi quanto prima, ribadiamo la nostra impossibilità nel continuare la presa in carico di famiglie, bisognose di aiuti alimentari e finanziari, mentre resta inalterato l’impegno per tutte le altre azioni di supporto e di presenza nei vari ambiti socio-sanitari nei quali si esplica l’azione umanitaria e disinteressata dei Volontari di Croce Rossa per i cittadini di Grado.

Distinti saluti.
                                                                D’ordine del Presidente Pietro Bontich

                                                                               La Delegata

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22 luglio, 2013

Orgoglio Gradese

Per completare l' immagine  del quadro fumino del nostro carattere, quel "vento fuga e bonassa presto"  che ha caratterizzato l' esistenza della "gens Graisana" da sempre, vediamo le tracce raccolte da Giuseppe Caprin in "Lagune di Grado"

L' animosità graisana ha origini antiche e da questa traccia storica tratta dal Caprin si capisce che era una dote che i governanti Veneziani utilizzavano e coltivavano con astuzia.

I Gradesi medioevali erano considerati dai Veneziani ottimi armigeri e, per tener in esercizio i giovani e predisporre alla lotta e all' esercizio delle armi la gioventù locale, Venezia consigliava e promuoveva giochi di guerra raccomandando :

I Gradensi, confinanti gli Arciducali, di tratto in tratto ricevevano delle animosità onde il Civico Consiglio nell' anno 1423  comanda

che ognuno di Grado abbia la sua Balestra essendo cosa utile che si usa a tirar per i bisogni della Città, e si compra dalla Comunità un Palio del valore di lire 18 e vi deve tirare in quello nella Pasqua e sia il Palio di panno del color che piacerà alla Comunità, e niuno possa tirar se non sia Cittadino o Abitante.

L' Esercizio alla guerra nei bambini veniva coltivato prevedendo gare di battaglie con armi di legno:
i bambini  venivano divisi in due squadre una detta di Porta Granda e una di Porta Piccola e limitati in un grande steccato posto al di fuori delle due Porte, nell' odierna Piazza, alla presenza di tutto il popolo si sfidavano con spade e coltelli di legno.

Spinti dalle grida dei parenti, i ragazzi si lanciavano  in sfide  che si protraevano nel tempo e, da organizzate inizialmente quasi militarmente, diventavano mano a mano vere e proprie zuffe che alla fine costringevano gli adulti ad intervenire per evitare ferite più o meno gravi.

Questa consuetudine ( si è sopita un duecento  anni fa, ma cova sotto le ceneri sempre) era abituale i sabati dei mesi di giugno, luglio e settembre e si accendeva in modo particolare quando durante l' estate  le famiglie dei pescatori lagunari rientravano in paese e le vecchie questioni familiari si accendevano.

I ricordi miei  di bambino vanno alle "guere per le cube" all' obbligo di partecipare alla bande dei rioni, al controllo feroce del territorio, ora si sa da cosa deriva!

scagni e carieghe solteva per aria
me credevo che fossa 'legria
e in conpagnia soltevo anche me


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21 luglio, 2013

Ribellione popolare

Nella storia di Grado il popolo si è ribellato diverse volte in modo anche violento contro l'Autorità costituita ma c'è un caso, successo nel 1895, che ci fa pensare ad un deja vu con l' Amministrazione in rotta di collisione con la gente.

La motivazione di partenza era futile, si trattava di stabilire di che dimensione dovessero essere i festeggiamenti per il ritorno in paese di un fraticello gradese don Benigno Tognon.

Per tradizione il Comune si assumeva l'onere di di patrocinare la festa in onore dei figli dell'isola assurti al sacerdozio e i festeggiamenti furono organizzati secondo regola.

Ma la categoria dei pescatori, probabilmente spinta dagli oppositori politici del Podestà Giovanni Corbatto, ritenne che non si fosse fatto il necessario accusando il Podestà e il Parroco Mons. Rodaro di scarsa considerazione per il frate in quanto figlio di poveri pescatori e organizzò una ulteriore festa che coinvolgeva tutto il paese.

Sotto le pressioni del Podestà i superiori richiamarono il povero Don Benigno in convento prima della festa programmata e si scatenò il finimondo.

Rabbiosa la gente si scagliò contro la caserma della Guardia di Finanza abbattendola quasi, non contenti danneggiarono il Municipio e l'abitazione di don Rodaro.

Da notare il coraggioso atteggiamento del Podestà scappato a Monfalcone a casa dei suoceri e di don Rodaro rifugiatosi a Ronchi.

La stampa locale nel riassumere la vicenda sottolineò il fatto politico che mostrava un Podestà debole e troppo manovrato da Don Rodaro, gli avversari politici chiesero immediate dimissioni della Giunta Comunale che aveva spinto all'esasperazione la gente provocando la sommossa.

Ovviamente chi pagò il conto della sommossa furono pochi poveri pescatori che più degli altri si fecero notare nelle devastazioni degli edifici pubblici.

Ritornata la calma grazie alle guardie austriache intervenute, i nostri vigili, nel trambusto, furono notati in osteria a bersi una birra, le Autorità/coniglio ritornarono in montura a Grado.

...e tutto tornò come prima e come adesso!!! 

"Una rivolta è in fondo il linguaggio di chi non viene ascoltato". Martin Luther King
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20 luglio, 2013

Giovanni Grigolon "Trombai"



Giovanni Grigolon "Trombai" era uomo raro, il suo amore per la musica e la parlata graisana lo portava ovunque ci fosse la possibilità di esprimere se stesso e il suo dialetto.
Nonostante gli anni passati dalla sua scomparsa è rimasto nel nostro cuore sempre vivo il ricordo della sua voglia di vivere in allegria.


L'amico Andrea Barzellato mi ha inviato un lavoro che aveva fatto insieme a Giovanni per presentarlo ad un Festival della Canzone Gradese, non c'è riuscito perchè purtroppo Giovanni è venuto a mancare si può dunque considerare la sua ultima canzone.

La sua poesia di strada, con parole non scelte ma raccattate in fondo al suo cuore riesce ad essere profonda e nel contempo strapparti un sorriso.

Giovanni sarai sempre nei nostri cuori:

Inno alla Vecchiaia


Giovinezza,
mi sei sbrissata via come un bisato,
serco di rampegarmi incora ma mi mandi sempre via
perché non ho più la pele valia.

Ormai sono del patacheo, poco o ninte buligheo.
Mi davi spesso la erezione, adesso é tutto a picolone.
La mia natura a suon di fale
é rimasta come un ziziale,
e a me me fà
che 'l xe restao solo per pissà.

Se non bastasse quello, mi trovo solo con le zinzive.
Ma in garghe maniera
me meterò la dentiera
così potrò comparì
comò ai bei dì.

Giovinezza,
mi sei scampagia lasciandomi con la pele ripigiagia
e co me vardo in specio
mi rendo conto che devento oni giorno più vecio.
Son za de pension, ma é tanta passion,
de quel che me speta
nò sarà suficiente nianche la reta.

Un giorno mi ciaperai per mano
e mi strasinerai molto lontano.
Era grando il mio tuorlo
ora sono rimasto come un corlo,
un pò nella vita ho bagolato
ma son za desmentegato
te ringrassio Giovinezza
che prima de 'ndà via
mi hai lasciato sinoltro l' allegria.

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19 luglio, 2013

Divieto ai corcai

No corcai!
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18 luglio, 2013

Calderolizziamoci, siamo tutti un po orango

Sta dilagando su twitter al grido "siamo tutti un po orango" l' iniziativa di  Alessandro Gassman e dei f.lli Tognazzi.

Al grido di #calderolizziamoci, infatti, gli utenti stanno postando foto a non finire con espressioni che richiamano quella tipica dell’esponente della Lega.

Se ne avete voglia provateci, magari su facebuc!

Visto che nessun provvedimento li tocca l' unica è seppellirli sotto una risata.
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17 luglio, 2013

'Stì Podestà

Rileggendo le vicende storiche di Grado (grazie e sempre grazie a Bruno Scaramuzza) si trovano punti di contatto tra il pregresso e l'attualità. 

Ci fu nel 1895 a Cervignano un processo che vide imputati tre cittadini gradesi, simpatizzanti liberali (per l'epoca equivaleva essere di sinistra) denunciati dal Podestà del tempo Giovanni Corbatto per diffamazione dell'autorità cittadina.

Il primo processo si concluse con la condanna dei tre imputati che però, sorprendentemente vennero assolti da ogni accusa in appello con il processo spostato a Gorizia, sede più neutra, e l'amministrazione condannata al pagamento di tutte le spese processuali.

Ma veniamo all'antefatto.

Il 1895 era stato un anno particolarmente turbato sotto l'aspetto politico, le forze liberali si sentivano particolarmente forti e in crescita nella considerazione cittadina e attaccavano l'amministrazione Corbatto sfidandola sul piano della correttezza amministrativa.

Già nel maggio dello stesso anno c'era stata una rivolta feroce del popolo dei pescatori, sedata a fatica dai gendarmi arrivati da Trieste, che fece fuggire dal paese il Parroco Don Rodaro e lo stesso Podestà Corbatto, gli animi erano molto turbati e le elezioni politiche previste per il 1896 erano occasione di scontro continuo tra liberali e conservatori.

Ma il casus belli fu una lettera aperta indirizzata al Podestà e firmata da quattro esponenti liberali:
Giacomo Scaramuzza, Andrea Zuliani, Biaggio Pozzetto e Pietro Zuliani.

La lettera lamentava il danno erariale che si stava commettendo ai danni del Comune nella gestione, diciamo leggera, del Fossalon che risultava meno redditizio di quello che i rilievi fatti dalla minoranza, contando semplicemente gli affitti pagati e sommandoli, doveva essere.
Lamentava la noncuranza del Podestà nell'affrontare la cosa, anzi mettendo davanti fatti di antipatia personale definiti, ira politica, respingeva ogni evidenza e si adoperava con artificio nel nasconderli per evitare che si rendessero pubblici.
Veniva rimarcata che in una seduta consiliare le delucidazioni date al consesso cittadino furono giudicate sufficienti dalla maggioranza conservatrice ma stranamente le parti contestate (i soldi mancanti) non furono protocollate, e si trattava di somme notevoli per l'epoca visto che mancavano all' appello circa 36.000 fiorini.

Nella stessa seduta il Podestà ottenne che l'Amministrazione presentasse querela di diffamazione contro i firmatari per fatti svisati ad arte.

I Firmatari denunciati, non solo non si fecero impressionare, ma, con la lettera aperta, annunciavano che la sede giudiziaria fosse l' unica in grado di fare luce oltre che sul loro operato anche su quello ben più fumoso dell' Amministrazione cittadina e così fu.

Si possono vedere i diversi punti di contatto con la situazione attuale, la minoranza non ha paura di esporre pubblicamente e a voce alta il suo pensiero, l'amministrazione fa melina, fa comunicati stampa, velate minacce arrivano a consiglieri di minoranza che non stanno zitti su questioni che riguardano tutti noi.

Ora manca la seconda fase quella giudiziaria, ma diamo tempo al tempo il clima non è sereno le tensioni molte.

(Nella foto i vari maggiorenti  della prima  banca  di Grado "Cassa operaia cattolica di prestito e di risparmio" (1906),  il Podestà Giovanni Corbatto è il terzultimo seduto) 
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