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22 agosto, 2014

La Basilichetta di Petrus

Andare in Basilica come turista e guardarla con occhio incantato ripensandone la storia mi rende sereno e contento, per una volta ho fatto come tanti ( non ho buttato monete eh!) e mi son fermato davanti alla botola che segna al visitatore l' esistenza di un pavimento musivo più basso del calpestio, incuriosito ho aggiornato le mie conoscenze su quella che in tutte le guide viene indicata come:

Basilichetta di Petrus 

Lì sotto c'è una Basilichetta absidata di dimensioni ridotte  (15x7 mt),  un' aula poligonale con altare, sembra costruita in attesa della basilica episcopale successiva  (S. Maria delle Grazie), ma fatta in modo da dare dignità alla presenza del Vescovo.

L' unico mosaico presente e visibile dalla botola è quello dedicato all' ebreo Petrus secondo un uso in uso ad Aquileia e nelle chiese africane.

La datazione del pavimento è del 451.

Riporto la traduzione dell' epigrafe:

qui riposa Pietro, noto come Paparione, figlio del giudeo Olimpio, il solo della sua gente che meritò di giungere alla grazia di Cristo e in questa sacra aula fu degnamente sepolto.

Gli storici fan notare come fosse rara la conversione di un ebreo al cristianesimo al punto da farne una specie di testimonial nel luogo pubblico per eccellenza del tempo, la chiesa.

Una chicca storica è che la Basilichetta di Petrus  ai gradesi era molto cara al punto che il Vescovo Elia, quando costruì la grande basilica di S. Eufemia che oggi vediamo, fece deviare il muro che doveva tagliarla attraversandola per preservarla intatta.
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