Questo canto non è fatto per i meno audaci, i più teneri, quelli che non vogliono conoscere verità ancestrali, non è fatto per i meno tolleranti, per quelli che credono che la fantasia debba avere un limite, ma esiste ed è opera di Giovanni "Stiata" Marchesan che ne tramanda la conoscenza.
2 mila anni di sabbione
Duemila anni di sabbione
portiamo sul groppone
duemila anni di Palude
ci tappan l' intestin!
Duemila anni di sabbione
ci tocca digerir
duemila anni di sabbione
si fanno assai sentir!
Abbiamo nell' ugola salsesine
e nel cervello un po di ruggine
sabbia e sale
fango e sole
-che caligo! -
c'è chi scende
c'è chi sale
e noi restiamo fermi qua?
Duemila anni di sabbione
portiamo sul groppone
duemila anni di palude
atavico destin
duemila anni di sabbione
suon duri pur per te
duemila anni di sabbione
e senza l' happy-end!
Sapevatelo!
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