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20 agosto, 2014

Le Sabbiature fuori stagione di Napoleone

Proseguendo con l' ampia visione, quasi un incubo, della storia di Grado avuta da Giovanni "Stiata" Marchesan con la sua  "Duemila anni di Sabbione" diario quasi storico delle vicende gradesi dalle origini ai giorni nostri arriviamo alla fine del 1700 e precisamente nel 1797  l' anno dopo la presa di Venezia da parte di Napoleone e le sue truppe.

...venne quaresima anche per Venezia ma a Grado il Carnevale non arrivò mai, sempre sabbia... solo sabbia.

...non arrivò il Carnevale ma arrivò Napoleone

E da Villa Manin con la firma del Trattato di Campoformido, qualcuno accennò a Grado, alle proprietà curative della sua sabbia, che faceva ormai parte delle conquiste francesi, Napoleone  subito pensò alla sua mano artritica, - si quella che teneva sempre sul petto dentro il cappottone, è ormai su tutti i libri di storia...- e subito ordinò una visita all' Isola.

Arrivato all' Isola, era dicembre e nevicava in Laguna, qualcuno provò a sconsigliare la sabbiatura, ma come si fa a dire di no a un tale personaggio, così grande generale.

Ahimè, la sabbiatura non riuscì ad alleviare i dolori e Napolion si tenne quella mano al petto per tutta la vita!

Il Generale inverno aveva ancora una volta vinto.


Napolion, Napolion
mai sabbiatura fora stagion
Napolion..mon General
la sabbia fredda ti fa mal!
Te l' ha pur dito Josephine
e ripetuto anche al bagnin  ahi..ahi!
Mon General Napolion
che fregatura co'l sabion!


La storia prosegue con l' arrivo degli Austriaci che capirono subito che i bagni di sabbia e mare vanno fatti d' estate... ma questa è un' altra storia.

Serbidiola!

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