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23 settembre, 2015

Fine del Mondo di Luca Decorte

Mi è capitato  di ritrovare  cose che  avevo pubblicato, per ricordarlo, su un bravo ragazzo, bravissimo fotografo e una sfortuna immensa:


Sono già passati cinque anni dalla sua scomparsa e tra le fotografie che avevo pubblicato mi va, per ricordarlo, di riproporre questa sua, anche per il significato intrinseco così ben evidenziato nella presentazione di Matteo Marchesan:


“Fine del mondo”



Non è uno scenario apocalittico, l’immagine anzi suggerisce un senso di distensione, di serenità, quasi di contemplazione, sicuramente di pace interiore: di fronte alla sublimità e alla maestà della vita, di tutta la vita, l’animo si confonde, si perde tra le nubi della realtà.
Quel groviglio di rami rappresenta il mondo con le sue contraddizioni, con i suoi labirinti, ma c’è un punto luminoso, una meta, cui tende questa vita che rendiamo così complessa, perché non sappiamo innalzare lo sguardo al di là della misera quotidianità e di una programma esistenziale povero di significati e privo di entusiasmi, aggrovigliati su noi stessi.
Eppure qualcosa c’è, là, in fondo, che ci rende partecipi di un’altra natura…

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1 commento:

Stefania Romanello ha detto...

Grazie , dalla famiglia di Luca!