Cerca nel blog

22 settembre, 2015

Amo il Mare



Io amo il mare, come se mi fosse sempre dentro,  ho proprio bisogno che sia lì, di fronte. 
Di sentirlo, di toccarlo, di averlo intorno. 

E so che chi ama il mare lo ama e basta, in qualsiasi stagione. 
Forse ancora di più quando non è stagione, ed è brutto ed incazzato, grigio, freddo, che pare star lì a dirti:
    “Provaci, provaci, su, a venirmi vicino!”, 
perché il mare è uguale uguale a chi abita sulle sue sponde, e quando è di pessimo umore cerca la rissa come un marinaio ubriaco.


Dal mare accetto tutto: gli scoppi di ira improvvisi ed irragionevoli, i suoi vizi ed i suoi difetti, ed ogni sua possibile variante, ogni declinazione. 
Amo le spiagge sabbiose ed eterne dell’Adriatico, con le acque sempre un po’ torbide, gli arenili in cui galleggiano le alghe limacciose, gli scogli scivolosi ed impervi,  ma pure quelle acque maleodoranti che si trovano negli anfratti dei porti a lambire le sentine. 

Il fascino del mare sta proprio là, in quel suo essere proteiforme, contenere in sé tutto ed il suo contrario: la bellezza più sfolgorante, l’abiezione più estrema, la natura e l’artificio, la miseria e la ricchezza. 

Non possono mai essere rigide, le città di mare: non solo perché abituate a secoli e millenni ad avere gente che arriva e gente che se ne va, ma perché anche chi rimane fermo lì vive mischiato.

Il pescatore tira le reti davanti ai tavolini del bar chic, il professionista nella pausa pranzo scende al porto per un piatto di frittura, e chi può permettersi la barca o l’ombrellone fighetto poi si tuffa nella stessa acqua di chi ha solo ciabatte ed asciugamano, e la distanza tra gli uni e gli altri  si misura in bracciate, tutt’al più.

Share/Bookmark

2 commenti:

rm ha detto...

L'hai detto, Ennio. Ricordo ancora la placida atmosfera che c'era dietro il magazzino vini, tra l'odore delle reti ammucchiate ad asciugare, quel misto lieve di nafta e legno verniciato, le cime abbandonate sul fondo e le torme di schile che andavano su e giù frullando le antenne anteriori, mentre un sottile odore misto di fresco e di guasto saliva dal mare caldo. Ma lo si sentiva ancora in forze, il mare. E' ancora così?

Ennio Pasta ha detto...

a parte le schile che se le sono fumate tutte, puoi giurarci che è ancora così.