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10 novembre, 2015

Le rotonde



Giornata strana.
Ovatta in mare, gran silenzio, ma i ritmi di lavoro non si modificano per un poco de "caligo", la strumentazione di bordo ci rassicura.
Il ritorno a casa non è mai messo in dubbio.

Poi a terra, in strada la stessa ovatta, traffico sostenuto ed  ecco la sorpresa;
costruiscono una rotonda in un punto dove la strada era dritta, cartelli indicatori di tutti i colori nell' ovatta, coperto dalle macchine precedenti, sbaglio un angolo d' uscita e mi ritrovo in una strada sterrata.
Bestemmie, ma mi riprendo e riparto per la via giusta, poi una seconda rotonda nella caligine, cerco di leggere i cartelli azzurri e gialli delle imprese sperando di ricordarmi quello giusto.

Una terza, quarta e quinta rotonda in veloce sequenza, ho fatto si e no tra chilometri e ho girato più che andare dritto.
Ma com'è? produciamo rotonde da queste parti.

La loro corolla di cemento discoidale sboccia ovunque, con fioriere al loro interno che impediscono ancor più la visibilità, sono l' unica specie che ha capito come moltiplicarsi mentre tutto intorno a loro si disseca.

Poi finiscono e finalmente la strada dritta, vecchia e conosciuta e pur in un "caligo fisso" arrivo a Grado dove le rotonde le vorrebbero fare ma non hanno ancora attecchito del tutto.

Almeno da noi speriamo si secchino anche loro!
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