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11 novembre, 2015

Pensiero non conformista



Ma come, io Partito politico investo in pubblicità e parlo di un mondo in cui conta solo essere fighi, avere soldi, dove l’onestà è moralismo, e anche moralismo un po’ cretino, dove la gente si misura in base al vestito che ha addosso, alla macchina che guida, dove chi studia è preso per il culo perché l’ignoranza è bella, rende famosi e rende liberi. 

Fai vedere che arrivano al successo in politica e in tutti i campi solo quelli e quelle che con questo sistema sono stati selezionati o a questo sistema hanno aderito, per comodità o convinzione. 
Smantello la scuola, smantello lo Stato sociale, distruggo tutto quello che  può dare fastidio e inventi una meravigliosa neolingua fatta di servizi di Nonsolomoda e gossip per dimostrare che tutto ciò è bello, è moderno, è assolutamente meraviglioso.

E nonostante questo, nonostante gli sforzi, ma porca miseria: 
ti ritrovi sempre con una massa critica di rompiballe che ti resta del tutto impermeabile. 
Niente, sono sempre là. Non ti ascoltano. Non li persuadi. 
A brutto muso, continuano a dirti di no. 

Fanno la loro vita, leggono i loro libri, se ne sbattono e pigliano per il culo i tuoi giornali, ascoltano quello che vogliono ascoltare. 
Se non lo trovano disponibile, se lo cercano. 
E il triste è che, nonostante siano abbastanza simili, non sono nemmeno così intruppati. 

Non sono un partito politico, o una classe sociale: no, sono trasversali, potrebbero essere chiunque. 
Restano costanti nel tempo, ma non sono sempre gli stessi, perché di generazione in generazione ci sono nuove leve, persino fra quei ragazzi che in fondo sei cresciuto tu.
E ti rispondono picche. Sempre. Come se tu non esistessi. 


Ecco! Mi piace pensare di essere tra coloro che fanno propria questa lenta trasformazione del pensiero non conformista e  che, con qualche fatica, ma assoluta determinazione si sta tentando di far attecchire nella nostra comunità di Grado.

Gente che non sta zitta, che pretende di essere informata, di essere guidata da persone all' altezza del compito loro assegnato.

Cittadini, insomma!

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2 commenti:

rm ha detto...

Viva! Anni fa ci fu uno studio che voleva dimostrare che, qualunque sia il governo o il tipo di politica c'è sempre una quota fissa di scontenti ed oppositori più o meno percentualmente stabile. Questo studio si è poi evoluto in un pensiero pericolosissimo che tende a dimostrare che quella quota è composta di "malati" che mi pare volessero inserire nel manuale mondiale delle malattie psichiatriche. Lascio a te le conclusioni.

Ennio Pasta ha detto...

SE è così temo che io possa essere considerato "malato", ma felice di esserlo.