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30 maggio, 2016

Auguri e vanità


Solo per pura vanità (preziosissimo cantonsin) lascio  lo spazio del Blog di oggi all' amico Cesare Augusto Marocco presidente dell' Associazione Culturale Grado Nostra, mi pare sia un buon esercizio di democrazia fare gli auguri a (quasi) tutti i candidati sindaco a cui mi aggrego allargando l' augurio a tutti.

Chissà se Sussurri delle Cube sia ben disposto ad accogliere nel suo preziosissimo cantonsín anche le promesse di voto personale. Io mi presterei volentieri a parlare del voto mio, considerando il travagliato momento della nostra storia odierna, anche mediaticamente carente assai e perciò bisognosa di chiarezza e trasparenza da parte di tutti, da parte di ogni voce del paese, anche di quelle sistematicamente cestinate o magari manipolate, non si sa mai, altrove. Forse potrebbero esprimersi sinceramente anche altre persone, non sarebbe male.
Per me, come co-fondatore del Partito democratico a Grado, non nascondo di propendere per Luciano Cicogna di cui, in piú, mi è nota la lunga esperienza nella politica e amministrativa. In uno sguardo d’orizzonte, come cittadino ora, propenderei anche, oltre in primis sempre per Cicogna, anche verso Dario Raugna, che ha dimostrato passione e competenza politica e amministrativa dai banchi comunali dell’opposizione. Fa parte di famiglie di grandi imprenditori marittimi da una parte (il papà), e sportivi dall’altra (la mamma). Purtroppo i consiglieri che si sono dimessi “collegialmente” facendo cadere la precedente amministrazione, non vantano certamente un titolo di merito per quell’ operazione concordata in negativo e certo non condivisibile.
Ci sono poi i neofiti, cioè le nuove leve degne di attenzione. Logicamente anche questi candidati ci sarà chi li preferisce. In merito vorrei dire che provo grande simpatia per Longo, per i pensionati impegnati nel sociale e nella politica, in quanto nella presente campagna elettorale sono i primi concorrenti ad avere rispettosamente fatto pervenire subito nelle cassette della posta i loro nominativi e il programma. Inoltre, sempre a proposito di Longo, mi piace ricordare la sua mamma, principale orante di preci nella nostra basilica in suffragio di tutti, una grande fémena de Gravo, generosissima nelle preghiere con la voce incisiva di tempi arcaici e di cui si sente la mancanza sotto le navate della nostra illustre basilica. Inoltre, in questa nota, non posso dire di non provare simpatia anche per Nunzio Brunetto, di cui ricordo il nonno, una persona di gran nobiltà personale, al lavoro nell’officina di biciclette (se ben ricordo sperando di non sbagliarmi) in via Manzoni, una nobiltà socializzata trasmessa sicuramente anche a Nunzio nel suo utilissimo lavoro di operaio intelligente nel territorio e adesso in politica.
Sono tutte degne persone incardinate nella Comunità gradese di cui facciamo parte.
Come loro non disdegno, si badi, come candidato, neppure Roberto Marin, altrettanto gradese, che come tale ne ha titolo se ha ancora la voglia positiva di darsi da fare per il paese, anche se disdegno la demolizione della sommità storica della diga ottocentesca, il murazzo veneto dalla Casa Balilla al Fortino, una cosa orrenda per Grado e la sua storia (e altro ancora che tralascio) per non dire della tristissima storia dell’Ospizio marino e Clinica S: Eufemia, quantunque propenderei a ritenere quell’impresa frutto di buone intenzioni, ma contestualmente inceppatasi e purtroppo finita del tutto miseramente.
Tutti i gradesi per me vanno bene, al di là delle preferenze individuali che ho espresso, e il mio sincerissimo “in bocca al lupo” va quindi e comunque a tutti i candidati gradesi, nessuno escluso! Ma non ad altri.
Cordiali saluti.
Augusto C. Marocco


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