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01 maggio, 2016

Fine della Guerra- 1 maggio 1945



Il 1° Maggio   Festa dei Lavoratori ma attualmente credo che:  
"facciano La Festa ai Lavoratori".

L'occasione meriterebbe un post lungo e pieno di afflato liberale, frasi memorabili e razionali, forza espressiva, retorica da rivoluzionario, varie ed eventuali ed avariate ecc. ecc. ma lascio volentieri ad altri il farlo e ricordarlo.

Per la nostra  Grado invece  rappresenta una data  storica.

Segna il giorno in cui  avvenne  l'avvicendamento tra truppe tedesche di occupazione e alleati (in primis americani, neozelandesi e inglesi) che fu concordato tra comandi nemici per evitare contatti il più possibile.

In pratica,, La Liberazione (da cosa poi? siamo sempre stati occupati da altri permanentemente e in ogni caso ci fu solo un cambio di occupanti) a Grado avvenne in maniera non traumatica la notte tra il 30 aprile e 1 maggio 1945

Uno dei gravi rischi che il paese corse in quei frangenti fu il possibile brillamento delle mine posizionate dai tedeschi nel Porto, alla base del Ponte e al Comando nel vecchio Ospizio Marino.

Fu l' opera del Commissario Ing. Ribi e dei  rappresentanti del C.L.N. locale a convincere i tedeschi ( fornì a quattro di loro carte di identità false e sicuramente qualche coraggioso barcaiolo gradese di supporto ) a non far saltare in aria il paese in cambio di garanzie per il ritiro delle loro truppe.

Il Ritiro tedesco avvenne nel silenzio notturno e la mattina,, con grande spolvero,, gli alleati si presentarono a Grado con tutti i loro armamenti, la loro incredibile diversità e, soprattutto, per la nostra gente provata dalla guerra,, l' aspetto florido che voleva dire mangiare a volontà, cosa difficile a Grado in quei momenti.




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1 commento:

Anonimo ha detto...

"...fornì a quattro di loro carte di identità false....." sembra di capire che sia stato l'Ing. Ribi a falsificare i documenti, ma non è così. Il 1° Maggio a capo del Comune era stato insediato il capo dei partigiani locali (comunista) coadiuvato da consiglieri rappresentanti il P.C., la D.C. , il P.S. e altri partiti. E fu proprio Fonda, questo il nome del Capo, con la partecipazione di Bepi Maricio e di Toni Olivotto che firmarono gli atti notori, ad emettere le carte d'identità false. Un'anima candida (ah, i graisani!) denunciò questo grave delitto al Comando Alleato e i tre rei furono arrestati. Per la cronaca pare che Fonda si fece cinque anni di carcere (mi baso su testimonianze orali che non ho potuto verificare) mentre gli altri due solo qualche mese di carcere a Trieste. Salvarono il paese, ma, purtroppo per loro, erano comunisti e a Grado la guerra fredda... cominciò in anteprima. Ciao Enio, Bruno te saluda.