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27 agosto, 2018

Angeli di Anfora Vecia


Ieri ricorreva un triste anniversario: la scomparsa di un amico - Filiberto Bellucci, nel ricordarlo voglio accomunarlo nel ricordo di due altri cari amici scomparsi prematuramente - Piero Vadori "Peverin" e Piero Tognon "Ciodo".
La loro storia di "mamuli de Gravo" è legata ad un comune denominatore l' Isola di Anfora.
Amata e frequentata da tutti e tre. 
Adesso  sono diventati gli "Angeli de Anfora".

La morte di qualcuno non chiude del tutto le cose che ti legano, in specie se con loro i fatti intrecciati della vita in comune che avevamo in quest' Isola ristretta che è Grado ripartivano ad ogni incontro fluidi, pungenti, irridenti, mai veramente cominciati per questo mai finiti.

Scopriamo, inevitabilmente, che non abbiamo detto tutto quello che avevamo da dirgli. 

Ci sono sempre cose in sospeso, non importa se piccole o grandi, e le  rimandiamo ad uno di quei tanti domani che esistono si, ma, e non ce ne rendiamo conto, in numero finito. 

Chi muore si porta via tutto questo, chi muore interrompe una conversazione. 

Ed è difficile, dopo, farne a meno. 

Quante parole ci sono rimaste  in bocca, le cose che volevamo capire, le cose che non siamo riusciti a far capire di noi, le risposte che non abbiamo ancora trovato.


"E' meglio dirsi addio quando si arriva, sarà meno doloroso farlo quando ci si dovrà lasciare"

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