dopo un tremendo e difficile inverno , torna la primavera e ci stupiamo.
È come se dopo il lungo inverno grigio ci sembri impossibile che la Natura – puffete! – si svegli come se nulla fosse, di sua spontanea volontà.
In un mondo in cui controlliamo tutto, è strano e spiazzante che invece ci sia qualcosa che non controlliamo, che ci sfugge.
Guardi fuori, fa ancora freddo. Persino più di alcuni giorni d’inverno. Quindi non può essere la temperatura. Però tu lo vedi che c’è qualcosa, che è proprio diverso, che è proprio primavera. È la luce.
La primavera è come un colpo di fulmine: arriva. Il giorno prima sei intabarrato nel tuo piumino e giuri che mai lo toglierai, e il giorno dopo ti levi le sciarpe avvolte come sudario, lanci i maglioni, sogni di togliere le scarpe e correre a piedi nudi sulla battigia. Il tepore ti coccola e ti seduce, ti spinge piano piano ad abbandonarti per una mezz’ora sulla diga assolata, a fermarti a chiacchierare su una panchina o prendere uno spritz seduto all’ aperto per goderti uno sprazzo di luce.
La primavera è il tripudio delle piazze, ma anche dei poggioli e dei cortili, e in ogni balcone si vede un piccolo giardino all’italiana.
È il momento in cui l’aria sa di buono perchè ci indovini un profumo di fiori appena sbucati e di erbe aromatiche.
E la primavera dilaga.
C’è e basta, puoi solo seguire il flusso, godere del suo imprevisto, lasciarti travolgere e portare dove vuole lei.
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