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07 marzo, 2010

Risanamento ambientale della Laguna


Importante conferenza venerdì mattina nella sala Consiliare del Comune per la presentazione dei risultati dell'indagine condotta dall'Isprea  di Chioggia coordinata dal Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Trieste sulla composizione dei fanghi lagunari e sul loro grado d'inquinamento  e la loro potenziale pericolosità.

Una cosa bisogna dire la nomina di questo Commissario per la Laguna dott. Gianni Menchini, geologo e quindi del mestiere, ha dato sicuramente una sferzata al  sistema di progetti e studi fine a se stessi, focalizzando gli obiettivi e perseguendoli con rapidità.

Vediamo cosa si propone di fare:

L'obiettivo principale è quello di garantire la sicurezza della navigazione.
Hanno stimato che i sedimenti da asportare per mettere in sicurezza tutta la laguna e i canali di riferimento si aggirino intorno a qualche milione di metri cubi, la loro rimozione è prevista in due anni.

Entro il mese prossimo verranno completate le misure batimetriche di tutti i canali e le piane di marea della laguna al fine di avere a disposizione dati certi ai quali rapportarsi.

Si tratta, quindi, di una attività complessa che va programmata nel tempo avendo ben chiaro che l'obiettivo da perseguire è quello di creare le condizioni affinché i fanghi di risulta vengano trattati e soprattutto recuperati per vari usi.

Quello che emerge dallo studio  evidenzia inquinanti di natura sia organica che inorganica, tra i quali il mercurio, attualmente presente in laguna nella forma metallica e non in quella metilata, molto più tossica.

Questo significa, essendo il mercurio un metallo pesante, che lo spostamento dei fanghi non provocherà dispersioni nell'ambiente per cui le casse di colmata previste, una a Grado in Valle Cove  due nella zona di Marano non daranno problemi.

E' quello che si voleva sentire, un piano d'intervento fattibile, rapido, ben strutturato, supportato da studi e finanziato.

Un Progetto di Risanamento ambientale attraverso la bonifica delle aree inquinate che  garantisca sia sicurezza della navigazione che la gestione ambientale e speriamo che con un protocollo Grado-Marano ci dica chiaramente che cosa fare dei sedimenti in futuro.

Avremo fatto così un importante passo avanti per rendere piu agevole il vivere e il lavorare in laguna.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

era ora !
Ed è la riprova che è possibile lavorare decentemente anche in Italia.
Spero vivamente di non essere smentito nei fatti o nei tempi ...
Francesco

Ennio Pasta ha detto...

credimi Francesco, è da tanti anni che in varie vesti mi occupo di queste questioni ed è la prima volta che vedo tanta gente di buon livello professionale impegnata nel problema e pochissimi politici, cera un tizio, un consigliere regionale credo, che ha detto della incredibili bestialità dovute ad ignoranza totale ma alla fine ha ceduto ai relatori che erano tutti di ottimo livello.
Una cosa non ho accennato, hanno avviato il progetto Miracle che è lo studio dell'ambiente per potenziare l'allevamento intensivo della vongola verace, progetto che ha consentito alla Regione di sanare la situazione di Marano Lagunare.
Incrocio le dita e speriamo ben! erano trentanni che eravamo in stand-by.