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19 gennaio, 2011
La Magnifica Comunità di Grado
Ma varda tu! questo commento era finito nello spam, allora vista l'attualità, l'importanza e la necessità che sia ben chiara la situazione a tutti, lo pubblico come post.
Così Alien sarà soddisfatto del fragoroso silenzio con cui è stato accolto questo tema che può modificare seriamente il futuro del paese, che giusto oggi viene proposto con grande spolvero nel nuovo modello cimitero 2 e 3. (Cavarera e Sacca)
Ps: i graisani no i ze comprisi.
Il Presidente della Comunità di Grado scrive:
Il mio compito è quello di tutelare l'uso civico e ritengo che quel vincolo sia una garanzia compatibile con il progetto del nuovo polo termale. Vogliono un pezzetto di parco per costruirvi l'albergo? Garantiscano nero su bianco che quelle metrature verranno recuperate da un'altra parte con la demolizione dell'esistente e sottoposte allo stesso vincolo. Mi sembra una posizione più che razionale. Garantiscano anche che, qualora il bando dovesse andare deserto, l'uso civico verrebbe rintrodotto tale e quale.
Nel momento in cui quei terreni dovessero entrare nella piena disponibilità del Comune, la tentazione di alienarli pur d far cassa sarebbe fortissima e comunque entrerebbe nel campo delle possibilità. Gli studi di fattibilità, per quanto ben fatti, nella stragrande maggioranza dei casi risultano sottodimensionati. Per costruire il polo termale di Merano, dove lavorano con una precisione pressoché svizzera, a fronte di una previsione di 38,2 Mil. di Euro ( studio di piano König / Unterberger del 1999) sono stati spesi 80 mil di euro ( http://www.grueneverdi.bz.it/it/hauptnavigation/economialavoro/comunicati-stampa/terme-merano-spa-bilancio-2006-020707.html )
Ora, io mi chiedo cosa accadrebbe qualora dovesse presentarsi la stessa ipotesi qui da noi? Chi caccerebbe 20-30 milioni in più rispetto a quanto previsto dallo studio di fattibilità? La Regione? Quella, per intenderci, che non trova i fondi per salvare l'Ospizio Marino?
Inutile, la nostra cambiale in bianco, a quel punto, sarebbe il territorio inteso come meno obblighi per il finanziatore rispetto alle condizioni inizialmente pattuite (demolizione dell'esistente per far spazio al nuovo parco) oppure alienazione del nostro patrimonio per far cassa lasciando spazio alla cementificazione.
Io mi muovo esclusivamente sul versante delle garanzie...cosa che, un giocatore di poker difficilmente riesce a comprendere e siccome la storia di Grado ci insegna che immancabilmente l'abbiamo presa nel c..o (variante alberghi docet) preferisco mettere le mani avanti tutelando quel parco piuttosto che mettermele tra i capelli quando le cose sono irreversibili e quindi:
Il piano di fattibilità, tolta la segretezza, deve approdare in Consiglio.
Va richiesta una consulenza ad un professionista per esperienza professionale, percorso formativo e convinzioni diverso dal dott. Baucero. Va trovata una soluzione percorribile che possa mantenere l'uso civico su quel parco dietro precise garanzie.
Baucero, in seconda battuta viene in Consiglio a fugare anche il dubbio più banale.
Si organizza un'assemblea pubblica, presenti tutte le parti, per rendere consapevole la cittadinanza rispettoa quello che si vuole fare: obiettivi, strategie e rischi connessi. Questo vuole la democrazia, questo vuole un paese civile.
Informazione (no che una parte, forte della segretezza, possa tirare fuori dal cilindro il coniglio che vuole)
Consapevolezza
Condivisione
Partecipazione della cittadinanza alla cosa pubblica
Queste, per me, sono garanzie...tutto il resto è materia per biscazzieri.
Dario Raugna
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3 commenti:
In riferimentio alla nuova zona residenziale "Cimitero I" e "Cimitero II", per i soli graisani xe previsto le "colombere" ...
La nebbia copre nel silenzio squarciato dal nautofono ogni cosa, specialmente il pensiero dei gradesi. Le poste in gioco sono enormi e rischiose e magari spaventano (va avanti tu che me vien da rie)eppure si fa un gran parlare, dati alla mano(sic!),quasi a pensare ad una futura campagna elettorale, o sbaglio? Nel futuro si nasconde ricchezza e miseria, la posta in gioco non è da sottovalutre, ci sono passati sopra il buon senso, rulli pesanti, mentre assistimo al rogo della nostra cultura, e allora rientro nel guscio dove mi crògiolano i versi del vate: "lassème 'l sogno, pan de pura farina..."
..."Intanto Wwf, Italia Nostra e Legambiente hanno promosso per sabato 22 gennaio alle ore 11 un incontro all’Enoteca da Pino sulle «conseguenze sul territorio e sulla vivibilità di Grado che deriveranno dalle nuove scelte urbanistiche».
*Continuare cosi ...
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