Oggi un, finalmente, interessante articolo del Piccolo sulla prevista espansione territoriale del nostro Comune.
La realizzazione di Zamparini City e Grado 3 condizionerà certamente in bene o in male il futuro di Grado ed è giusto porsi domande, è giusto che il cittadino sappia tutto quanto è possibile sui pro e contro di iniziative del genere perchè sia consapevole dei possibili futuri.
Dunque saluto con gioia queste inchieste del nostro quotidiano che senza enfasi descrive le posizioni dell'Associazione Liber@
«Il mondo è cambiato - osservano -. Le previsioni che prospettavano una popolazione in crescita e un’economia che negli anni ’70-’80 non conosceva la crisi, non è la realtà che oggi si riscontra.
Il futuro di Grado va ridisegnato »
che non sono distruttive o lesive dei diritti altrui ma chiedono spiegazioni sui diritti del cittadino residente, chiedono che le decisioni che lo riguardano passino attraverso il filtro della completa conoscenza dei problemi sul tappeto, con un esame approfondito e consapevole dei rischi, chiedono che le Amministrazioni comunali rappresentino sul serio il cittadino nei confronti di terzi e soprattutto chiedono trasparenza.
Una scelta finalmente "giornalistica" sul diritto di essere informati utilizzando i mezzi che il mestiere mette a disposizione per dare un servizio al lettore in maniera neutra non schierata, non inutilmente piegata al potente di turno.
3 commenti:
Voglio fare una domanda provocatoria, ma neanche tanto.
Noi tutti sappiamo (o dovremmo sapere) che il depuratore di Grado non depura. Mescola la cacca e la spara in mare tale e quale, alla faccia della bandiera blu puntualmente consegnata ad ogni inizio stagione.
Un problema che Liber@ ha opportunamente sottaciuto ma che ora, finita la stagione turistica, abbiamo intenzione di affrontare.
Sappiamo benissimo che di variante in variante, l'impronta antropica sulla nostra isola è cresciuta a dismisura, ma a questo non è corrisposto un adeguamento dei sottoservizi, tantoché i problemi oggi si presentano in tutta la loro drammaticità.
Anche questo è un punto di vista che non è stato minimamente affrontato.
Eppure siamo qui a decidere sull'opportunità di raddoppiare la città in termini di lavoro (quale?), di benessere (quale?), si sviluppo (quale?) e di crescita (quale?).
Bene! Occorre ritornare bambini per ricominciare a giocare con la cacca.
Bisogno fisiologico imprescindibile.
Anche questi sono punti di vista.
Questo della cacca è un tema interessante Dario, pensa che, per avvalorare quello che tu dici, capita alle volte di trovare tracce di coli fecali nei dintorni della bocca di uscita del depuratore e che per tali motivi venga fermata la pesca di molluschi che vengono pescati a circa 3 miglia e mezzo dalla riva, bella nuotata per dei microrganismi di natura umana.
questa è davvero bella.
Supposto che le nostre previsioni di crescita fossero illogicamente sovradimensionate accade che:
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La sentenza n. 951/2011 (depositata il 28 giugno 2011) del T.A.R. Lombardia-sezione di Brescia, delinea uno scenario importante che è bene venga conosciuto in ogni Comune italiano: un nuovo Piano di Gestione del Territorio (o Piano Regolatore) non può basarsi su previsioni di sviluppo demografico non giustificate. In parole povere, non è possibile che la nuova pianificazione si basi su un numero di abitanti potenziali di troppo superiore all'effettivo andamento demografico registrato nel corso degli anni. Nel caso in questione, il PGT di Soncino (Cremona) prevedeva un aumento del 30% della popolazione attuale a fronte di un'evoluzione demografica sostanzialmente stabile registrata nel Comune negli anni.
Limitandosi a sottolineare l'assenza di giustificazioni all'interno dei documenti di piano di tale scelta, i Giudici bresciani hanno quindi annullato il Piano del Comune di Soncino, invitando il Comune a dare successivamente debito conto delle proprie stime in sede di successiva adozione.
Nella sentenza si legge che è presente un “errore nel dimensionamento del piano […] sulla stima del futuro numero di abitanti”, il PGT annullato “prevede un considerevole aumento della popolazione residente, che dovrebbe accrescersi di 2.979 nuovi abitanti […] si tratta di un incremento superiore al 30% e considerevole anche in valore assoluto, previsto secondo logica nell’arco dei cinque anni che […] costituiscono il termine di validità del documento di piano”.
Basta guardare l’andamento storico per verificare che “l’evoluzione demografica del Comune di Soncino, è caratterizzata da una sostanziale stabilità” citando la crescita di 321 abitanti negli ultimi 36 anni. Questa previsione di crescita spropositata e non dimostrata, a detta del TAR, è “senza dubbio una illogicità manifesta […] e comporta l’annullamento del piano”.
Quante decine (centinaia ? migliaia ? ...) di Comuni italiani conoscete in identica situazione ? Ora c'è una sentenza del T.A.R. a fare da precedente !
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Questo è un'altro tassello che avvalora la tesi per cui: il potenziale edificatorio non è un diritto inalienabile dell'uomo. L'interesse PUBBLICO prevale SEMPRE!
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