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27 settembre, 2013

Proposte per un turismo moderno



Raccolta su Faccebooc:    proposte per il miglioramento dei servizi turistici.


Alaggio e varo imbarcazioni Diporto a Grado.
Vorrei segnalare che in tutta Grado è presente che io sappia un solo sito dedicato a queste operazioni (alaggio e varo).
Il turista della domenica quindi è costretto a recarsi in safica a Grado città per scaricare il suo gommone, o barchetta. Operazione costosa poichè implica il parcheggio a pagamento per la vettura ed eventualmente per il carrello di trasporto imbarcazione...difficile è trovare un solo parcheggio a pagamento, libero d'estate, figuriamoci per due. C'è un secondo aspetto da sottolineare; con la bassa marea lo scalo della safica non è più praticabile poichè c'è uno scalino di 20 cm tra la sponda più bassa dello scivolo e il livello dell'acqua; risulta quindi impossibile recuperare al ritorno della propria gita la barca. Chi ha progettatto quello scalo dove senza dubbio essere particolarmente illuminato. Mi chiedo come mai in un isola come grado non vi siano altri siti pubblici da dove poter "varare" la propria barca, sull'isola della Schiusa ad esempio potrebbe esserne fatto uno con spazio circostante per il parcheggio dei carrelli..e Grado pineta ne è completamente priva; anzi nella sua zona più idonea (Punta di Barbacale) è presente un cartello di divieto di accesso in prossimità dell accesso alla lingua di sabbia che è rivolta verso il golfo di trieste. La mia considerazione è che riterrei normale un accesso al mare per imbarcazioni di piccolo cabotaggio proprio da questo versante; mi pare assurdo che io, proprietario di un appartamento a pineta da 40 anni , debba in piena estate girare per mezz'ora a Grado città per scaricare il mio gommone e poi, parcheggiare auto e carrello....



piccolo commento da parte mia: una colazione per due in sima per l' onore di ospitarvi a gratiss, vi basta?


Commento di Dario Raugna:

Vediamo l’oggetto della sua domanda. 
Mi corregga se sbaglio:
Lei propone che Pineta si doti di uno scivolo pubblico per favorire il diportismo domenicale “mordi e fuggi”, dandole la possibilità di varo e alaggio per la sua imbarcazione
, di un parcheggio per il suo carrello e per la sua autovettura. Il tutto, possibilmente, gratuitamente. 

E per fare cosa? Per darle la possibilità di farsi 5 kg di vongole, di contribuire al moto ondoso nella nostra laguna e di inquinare l’ambiente, ottenendo in cambio qualche sacchetto di plastica con dentro del materiale biologico che verrà gettato nel bidone dell’indifferenziato. 
Altolà! Non ne abbia a male, ma dipendesse dal sottoscritto, il suo è proprio il tipo di turismo che non vorrei assolutamente incentivare visto che in termini di ricaduta economica e occupazionale vale meno di zero. 

Preferisco il diportista che si avvale dei servizi disponibili a pagamento in ogni cantiere nautico di Grado, favorendo così la ricaduta occupazionale; Che si affitta un posto barca; Che paga il parcheggio della propria auto; Che usa la bicicletta per spostarsi; ecc. 
Dipendesse dal sottoscritto, sempre ammesso che sia possibile, farei pagare ai diportisti un permesso per la raccolta delle vongole (così come avviene per i funghi in montagna), e un permesso per poter accedere alla laguna di Grado, sotto precise prescrizioni. Utilizzerei poi queste risorse per il mantenimento del nostro patrimonio più grande: l'ambiente.

Questo può essere uno scambio su cui possiamo cominciare a ragionare.


Considerazioni finali:

Questi sono i nostri ospiti temporanei di Pineta, quando non sono finti residenti per evitare di pagare IMU per la seconda casa, tutto pretese e a gratiss i servizi che tanto i mona de graisani i paga ili.

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