Cerca nel blog
01 settembre, 2013
Grado Italiana conseguenze
La storia di Grado italiana comincia 57 anni dopo la data fatidica dell' Unità d' Italia del 1861 ma gli episodi di irredentismo e di giovani intellettuali (Sebastiano Scaramuzza) fuoriusciti per seguire il loro ideale di italianità testimoniano gli intenti di unirsi alla Patria Comune.
Anche se è vero che non sono le masse a gestire le rivoluzioni, ma piccole minoranze, in seguito, accettato il nuovo Stato, la voglia comune di unità, di spirito repubblicano e di identità nazionale italiana ha unito il popolo, si è ben radicata ed è tuttora tale nel nostro paesello.
Quindi a tutti gli effetti Viva L' Italia.
C'è stato però, per Grado, un effetto devastante dovuta alla modifica dei confini dopo il 1866 con la ratifica del Trattato di Vienna.
Vinta con qualche sconfitta di troppo la 3^ guerra d'Indipendenza, gli Stati vincitori obbligarono l'Austria a cedere il Veneto ed il Friuli Occidentale al neonato Regno d'Italia spostando i confini fino a Porto Buso-Aussa Corno.
La conseguenza fu che ai nostri pescatori, da un giorno all'altro, fu impedito di pescare sulle marine di S.Andrea e di Lignano usate da tempo immemorabile con diritti certificati dalla Repubblica Veneta e mantenuti dall' Austria.
Il trattato di Vienna del 1866 sanciva che Grado restasse Austriaca e così cominciarono i guai per la nostra comunità.
Ci furono seri movimenti popolari degenerati in atti di violenza contro le autorità locali accusate di far poco o nulla contro gli occupanti pescatori maranesi poi caorloti e infine chioggioti che subito profittarono della situazione per pescare nelle marine ricche di pesce e molluschi.
I capi delle compagnie di pescatori vista l'inutilità delle proteste in comune si rivolsero direttamente al Governo Austriaco che, a onor del vero, si attivò per canali consolari e risolse la faccenda stilando un accordo internazionale nell'ottobre 1869 che riconosceva il diritto gradese di pescare e cacciare nelle lagune e nei lidi marini.
Quella Convenzione che riconosceva al Comune di Grado la proprietà (sic!) dei lidi sabbiosi e delle Lagune dava anche inizio al Curatorio per l'amministrazione dei bagni e stabilimenti marini.
eeee..poi per tutto il resto dell' unità italiana c'è il pallone:
ITALIAAAA..., ITALIAAA...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento