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11 novembre, 2013

Condivisione reale

Mi è capitato in questi giorni una cosa imprevista; ho incontrato uno dei personaggi gradesi che descrivo ogni tanto sul mio blog e, con grande sorpresa mia, mi ha detto di aver letto il mio post su di lui e ne abbiamo serenamente discusso insieme. 

Devo premettere che il mio Blog non ha pretese di verità assolute, mi limito a descrivere le mie impressioni di semplice spettatore del mio paese e dei suoi, per me, protagonisti.

Non ho mai messo in conto di farmi dire alcunché da nessuno, se non nei commenti, al punto tale che in qualche modo ho mascherato (non che ci voglia molto scoprirmi) la mia identità.

Il blog è un'esercizio di crescita personale per me, mi aiuta a descrivere il mio habitat, il mio paese, i suoi personaggi, la sua storia per registrare in fondo la mia di storia, accuratamente e indissolubilmente legata a Grado, ma è pur sempre un mezzo di comunicazione virtuale, dove la materialità è scarsamente immaginata. 

Io credo che descrivendo e raccontando con le immagini il mio paese in fondo racconto me stesso e la mia di storia che, sullo sfondo, si confonde alla fine con quella di tutti i gradesi, con le loro rabbie, con le loro aspettative, con la condivisione di un luogo bello e unico dove vivere ognuno la propria esistenza ma costretto, dall'esiguità degli spazi isolani, a spalmarla una con l'altra senza scampo e magari senza voglia.

L'emozione della condivisione del pensiero mi affascina, il creare relazioni che travalicano le distanze e rendono il mondo una grande isola mi diverte e stimola.

Beh! l'emozione di ridere insieme sulle cose che ho raccontato su di lui, divertirmi a giustificare che non è un epitaffio maleaugurante, ma quello che penso veramente, mi ha gratificato e ricompensato davvero del lavoro che bisogna fare per scrivere un blog. 
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