Cerca nel blog

08 novembre, 2013

L' Incidente a D' Annunzio

Vedevo oggi delle foto di Gabriele D' Annunzio, l' orbo veggente, su Facebook postate da Alessandro Grubissa e questo mi ha fatto ricordare un fatto gradese non accertato ma come al solito "ciacolao", quasi sicuramente una presa in giro locale sul nostro Condottiero Superuomo:

Grado, abbandonata quasi subito dagli austriaci perchè indifendibile, ha avuto un ruolo notevole per l' esercito italiano durante la prima guerra mondiale, come punto di appoggio e di rifornimento per la prima linea dell'Isonzo.

Una delle grandi novità di quella guerra è stata l'utilizzo per la prima volta in combattimento del mezzo aereo e in specialmodo gli idrovolanti che facevano base all'Isola di Gorgo:

L' incidente a D' Annunzio viene così descritto nelle cronache della Regia Marina:

Nel luglio 1915 la Regia Marina provvede a organizzare a Gorgo, nella laguna di Grado, al comando del tenente di vascello Ugo de Rossi, una “stazione idrovolanti” che più tardi verrà dislocata vicino al porto con l’arrivo di un gruppo di idrovolanti FBA dell’aviazione francese che collaboreranno con gli italiani fino all’inizio del 1917, quando saranno sostituiti da un gruppo di volo italiano al comando del maggiore Ezio Martellucci.
Il 16 febbraio 1916 (il 23 febbraio secondo altre fonti) alcuni idrovolanti di Grado sono in missione su Trieste, fra essi quello pilotato da Luigi Bologna ha a bordo quale osservatore un ufficiale, Gabriele d’Annunzio; al rientro l’aereo ha un guasto ed il pilota deve ammarare, ma ingannato dal riflesso del sole sull’acqua colpisce con tale violenza la superficie del mare che d’Annunzio subisce quello che sembra un modesto trauma all’occhio destro che potrebbe risolversi in poche ore. Ma il fastidio permane e un’accurata visita oculistica constata il distacco della retina dell’occhio, problema che non può essere risolto, e quindi Gabriele d’Annunzio perde per sempre l’uso di quell’occhio.
 

La versione locale dell' incidente, riportano le cronache locali dell' epoca, dà un' immagine diversa.

"L' idrovolante stava uscendo in mare e percorreva a bassa velocità il canale di Belvedere, incrocia un vecchio pescatore che, quando l' aereo lo affianca,  lancia un ' avviso al pilota:

Sior, varda che fora ze mareta de siroco, se tu te miti a core tu podaravi impirate su un' onda.

Detto fatto, il pilota che non poteva certo dire al nostro condottiero che non usciva per mare mosso, insistette e nel decollo "s' impirò sull' onda vaticinata" e il nostro Vate battè violentemente con il viso contro la mitragliera, l' evento messo così era decisamente poco glorioso per la personalità del Nostro e gli si è data una versione ufficiale più marziale."

Me digo che i scrive ste robe per insenpià la zente!


Share/Bookmark

Nessun commento: