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30 novembre, 2013

Globalgraisan

Ho letto recentemente un' articolo su un settimanale che parlava di una nuova forma di comunicazione il "globalenglish". 
Globalenglish la nuova lingua che accomuna tutto il mondo.
Più immagini meno parole maggior velocità nella comunicazione
Si tratta del nuovo linguaggio usato per lo più in Internet che adatta in tutte le lingue termini della lingua inglese come (media, portali, siti, newsletters, blogs, post ecc....) e accomuna le parole (poche) alle immagini. 
Le considerazioni, amare, dell'articolista vertevano sull' impossibilità di fare ragionamenti profondi, di considerare le questioni in ballo nella loro pienezza, ma prendeva atto che così la comunicazione diventa globale e senza confini.

Questo mi ha fatto pensare alla situazione del nostro "picolo nio".
Io seguo, come tanti immagino, le vicende del nostro amato lido attraverso Facebook e credo che qui da noi abbiamo inventato un nuovo tipo di linguaggio il "Globalgraisan" uno strano dialetto maccheronico con un mix di parole ancora più complesso del Globalenglish, dove si rinuncia ad ogni tipo di sintassi pur di comunicare qualche cosa.

Devo dire con una certa efficacia, anche se si avverte dietro ogni messaggio l' urgenza di comunicare, di far conoscere il proprio pensiero, le proprie ragioni, allora si sovrappongono parole, si litiga per un nonnulla , qualcuno URLA, (malta, no, muro) tutto pur di prevalere, di farsi distingure, di avere gli - I Like - numerosi da esporre come trofei.

Ormai non si può più rinunciare a comunicare  con Internet ma cogliamo l' occasione per migliorarci tutti noi rivedendo la proprietà del linguaggio che si usa, perchè lo scambio serva anche a far crescere il profilo culturale oltre che quello del celodurismo. 
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