Devo essere onesto, mi mancava.
Giovanni Maria Mattiussi mi invia, con preghiera di pubblicazione, questa sua disanima a 360 gradi della situazione pregressa ed attuale di Grado, secondo ovviamente il suo personale modo di vedere.
E' una lettura complicata, perchè porta avanti ed indietro nel tempo, ma istruttiva e forse può schiarire qualche dubbio, in ogni caso godibile che piaccia o meno.
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Comitato per l’Amministrazione Separata degli Usi Civici di Grado
“Magnifica Comunità di Grado”
(Registrato Agenzia Entrate – Ufficio di Monfalcone, al n .ro 1013 dd. 29.04.2008)
“ NUOVO POLO TERMALE “ - “ VIVERE in LAGUNA “ “GRADO TRE “ - “ SVENDITA USI CIVICI
ovvero
come trasformare “l'Isola del Sole” in un'isola di cemento
E' solo l'inizio, o l'inizio della fine ?
Mettiamola intanto così: in quella sorta di asilo che secondo voci galoppanti sarebbe il Consiglio comunale, alcuni stanno in maggioranza altri fingono di stare all'opposizione.
Tutti con il tabù degli Usi Civici e l'incapacità di amministrare un condominio.
In stagione, amministrano invece più abitanti di qualche capoluogo provinciale ed un ecosistema lagunare unico in Europa, insidiato dalla Confraternita del Cemento.
Che ormai detta cosa fare o non fare inclusi i progetti in epigrafe: “Polo Termale” in primis.
L'aggettivo “termale” ? Direi un alibi color marron per gettare il Parco delle Rose, Spiaggia e Retrospiaggia nel tritacarne di una lottizzazione da 212.690 mc. (pag. 35 - Piano Fattibilità).
Una città fronte spiaggia. Raddoppiabile o triplicabile a colpi di variante al piano regolatore a discrezione dell'intesa (allegata al Piano Fattibilità) tra Regione FVG e Comune di Grado.
Cioè la “Santa Alleanza” per appropriarsi, gratis, dei 176.000 mq. del Comparto gravato da Uso Civico.
Su cui aggiungere 500 posti auto in sotterraneo. Una follia senza riscontri in altri centri balneari. Sono tutti indietro rispetto “all'Ufficio di Progetto” che si riserva ulteriori 500 in conto vendita ? (pag. 137 - P.F.) O semmai l'incontrario ?
A fare cassa, “l'Ufficio” è senz'altro avanti. Anzi imbattibile visto che quotano 100 mila €uro cadauno sui mercati dell'Est. Spiccioli in confronto al ritorno per contanti dai 212.690 mc.
Sfortunatamente “Cristo si è fermato a Eboli”, sull'Isola del Sole “ Il Diavolo veste Prada”.
Il Comparto è intanto scampato alle precedenti Amministrazioni non per grazia ricevuta, ma solo perché l'opposizione consiliare era il pane giusto per i loro denti.
Poi è scampato al Sindaco Silvana Olivotto, al Commissario prefettizio Giovanni Blarasin, alla Regione di Renzo Tondo & C. infine al Sindaco Edoardo Maricchio perché anche la “Magnifica Comunità di Grado”, era e rimane il pane giusto per i loro denti.
Pur soccombendo, con forti spese, in 1° grado innanzi al Commissario agli Usi Civici. In realtà la migliore delle nostre vittorie, avendo bloccato il giocattolino da 212.690 mc. e relativi posti auto.
Il nostro ricorso in Corte di Appello di Roma - Sezione speciale Usi Civici -, è tuttora oscurato dalle stesse Cronache che avevano inneggiato alla nostra soccombenza tra i plausi della Confraternita.
E' ovvio che New York Times, Le Monde, Frankfurter Allegemeine Zeitung o Zhang Langui, autorevole quotidiano della Corea del Nord, non ne abbiano parlato.
Un po' meno che non ne parli “Il Piccolo” salvo intenda abdicare alla sua tradizionale funzione di collegamento tra i fatti e la Città.
La congiura del silenzio soffoca con il nostro ricorso anche i Beni Comuni di Uso Civico. Non è bene far sapere che tre milioni di ettari da Bolzano a Palermo, 1/3 a conduzione diretta, arricchiscono innumerevoli Comunità. Difatti “sull'Isola del Sole” arricchiscono interessi estranei alla Comunità.
Tra cui un'area portuale combinata da Comune e Regione per 5.373.200 vecchie £ire contro un valore di 5 miliardi, accertato e sanzionato dalla Corte dei Conti di Trieste a seguito di un nostro esposto nel 2001.
Svendita alquanto strana anche nelle Repubbliche delle Banane. Non nel firmamento giurisprudenziale “fai da te” di Comune e Regione al prezzo quasi mille volte inferiore a quello reale.
Sono intanto pregati di scendere. Costante giurisprudenza in materia di Usi Civici, riconosce l'imprescrittibile diritto al reintegro per omesso interpello e consenso dei legittimi proprietari: I “Graisani”.
La Città sta intanto morendo, legalmente si capisce, mentre “Cristo si è fermato a Eboli”, il “Diavolo veste Prada”, ma è un dilettante sul piano edilizio rispetto alla Confraternita.
Intanto la “Grosse Koalition” di Edoardo Maricchio perde colpi in attesa di tornare a casa con biglietto di sola andata per l'impossibilità di mettere nel sacco elettorale il 99% dei cittadini contrari al “Polo Termale”.
Andato K.O. con soddisfazione generale. Un avanspettacolo sulla pelle dei “Graisani” da 1,5 milioni di €uro, pari a mezza dozzina di “Prime” alla Scala. Mancano, è vero, nani e ballerine però gli ingredienti ci sono tutti:
un progetto faraonico da 110 milioni di €uro, abortito in uno da 60 milioni, 40 a carico di investitori immaginari; due o tre Bandi europei più un Colloquio tecnico, finiti nel nulla;
1,5 milioni di €uro pubblici finiti come sappiamo;
più il colpo di scena della “Procedura negoziata”, a vuoto, (Il Piccolo dd. 3/10/13) benchè non si possa parlare di un vero e proprio finale a sorpresa tipico, per esempio, della “pistola di Checov” in cui ancora non si sa chi deve spararsi.
Basta ed avanza per revocare la delibera di Consiglio comunale n° 24 dd. 29/4/2009 e chiudere così la partita con “Il Polo” e gli Usi Civici prima dei tempi supplementari in Corte di Appello.
Non per niente la revoca è stata bocciata dal Consiglio comunale appena posta in votazione da “Liber@”. Ovviamente con la “magica” astensione del P.D. che ancora non sa cosa e chi rappresenta.
I “Graisani” hanno intanto il Consiglio comunale che si meritano oltre ad aver eletto, spesso e volentieri, personaggi che hanno fatto carne da porco del loro Paese. Il solo che hanno.
Però non ci stanno a passare per una colonia. In cui un solo starnuto del Presidente Tondo, ha messo in riga due Sindaci e due Consigli comunali. Spazzato l'autonomia statutaria di una Città millenaria ed ipotecato il suo futuro, non solo turistico.
Augurandoci che il Presidente Serracchiani non abbia il raffreddore, molto altro non torna. Dal deficit, coloniale, dell'Ospizio Marino. Una pacchia impunita da 30 milioni di €uro con i dipendenti sul lastrico.
Alla “Vendita spezzatino”, a prezzi stracciati, di attrezzature ed apparecchi sanitari ancora imballati della Clinica S. Eufemia. Coinvolta nel deficit/pacchia dell'Ospizio questa volta sulla pelle di oltre 4 mila disabili provenienti da tutta la Regione e varie parti d'Italia.
A giorni, la prescrizione calerà sulla “verità sporca e nuda” ed “eventuali” reati. Insomma: “chi ha dato, ha dato. . . ” / chi ha avuto, ha avuto. . . / scordammoce o' passato “.
La regola “sull'Isola del Sole” dove la libertà di stampa è un optional, gli Usi Civici (4 mila ettari) inesistenti solo per i “Graisani”, il deficit da 30 milioni una pacchia, il signoraggio dei partiti legge.
Le cause ? Il nanismo politico/culturale, per non dire altro, di classi dirigenti immaginarie avvicendatesi al governo di una Città con 2 mila anni di storia cavalcando voti di scambio, cemento e “Polo Termale”.
Su quest'ultimo è calato il sipario. La stagione teatrale continua alla grande con le “ Nuove Terme”. Altro avanspettacolo da 212.690 mc. più i soliti 500/1000 posti auto e relativa superstrada sin dentro il mare ?
O una normale ristrutturazione nel rispetto dei valori architettonici del Palazzo delle Terme e dei 176.000 mq. del Comparto in linea con i normali centri balneari, normali località e normali Amministratori ?
Non siamo ottimisti. Visto che l'immemorabile diritto della Città a vivere in equilibrio con il mare, la laguna, Parco delle Rose, Spiaggia e Retrospiaggia conta meno di uno starnuto del sig. Renzo Tondo.
Cari Graisani ! “Armiamoci e partite”, non funziona. Non ha mai funzionato se non per giustificare “Le Mani sulla Città”, anzi le lunghe mani della Confraternita.
Sul Lido di Venezia, nessuno si sognerebbe di piazzare 212.690 mc. comunque denominati. L'incauto verrebbe senz'altro sottoposto a visita urgente, avete capito quale.
Sono invece normali, anzi indispensabili, sull'Isola del Sole” dove volano i “corcali” ed il cemento è spacciato per l'allungamento della “stagion” dalla “Grosse Koalition”.
Mettiamola in conclusione così: la “Magnifica Comunità di Grado” attende una sostegno da tutti coloro che si oppongono al “golpe final” sul Comparto ed alla trasformazione “dell'Isola del Sole” in un'Isola di cemento.
La presente è, tra l'altro, inviata ai Gruppi di Camera e Senato. E' gradita un'interrogazione parlamentare.
Grado, 24 marzo 2014
Il Segretario
(Giovannimaria Mattiussi)
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