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05 marzo, 2014

Ascoltare con gli occhi

Ho letto per caso una pubblicazione, edita da bompiani, in allegato al Piccolo:

Ascoltare con gli occhi...
Foto racconto di un disagio che non vuole perdere la memoria.

Un racconto toccante e terribile dell' umanità dolorante e dolorosa dei manicomi, impressionante il lavoro che è riuscito a fare il Dott. Franco Basaglia riportando alla vita persone che erano perdute nell' indifferenza di tutti.
Le storie che raccoglie sono quelle dei pazienti stessi, storie che ti fanno sobbalzare nella loro crudele semplicità.
Se vi capita sottomano leggetelo ne vale la pena.

Qui una poesia di Alda Merini toccante con un commento finale terribile:

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla merce di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini, 
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.

Alda Merini  dal carnaio in cui era rinchiusa

nei manicomi cari miei,
cristo non c’ è, e se c’è, è talmente
distante e distratto che si può
persino bestemmiarlo
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