E' stata avvistato a Trieste in zona Siot (vicino alla Ferriera per capire) un esemplare di Caravella Portoghese, una strana medusa, che medusa non è, che ha però un grado di pericolosità molto elevato, perchè i suoi tentacoli-arpioni celati nelle lunghe spire possono essere letali anche per l' uomo.
L' avvistamento, anche se denunciato, non è supportato da fotografie, per cui va preso con le pinze, ma stare attenti è doveroso, noi a bordo usiamo quantità d' acqua elevatissime per la pulizia del nostr prodotto e i filtri d' acquisizione sono sottomarini e non si sa mai.
Ci metteremo più attenzione.
Il vero problema sarà però per i sub che già ora girano per la costiera.
Vediamo le caratteristiche dell' animalo:
La caravella portoghese puo sembrare a prima vista una medusa.
Non solo non è una medusa, ma neppure può definirsi un animale, trattandosi in realtà di un sifonoforo, cioè una colonia di più organismi dipendenti l’uno dall’altro.
La caravella portoghese è composta da quattro diversi tipi di polipi. Prende il suo nome dal polipo che sta più in alto, una sacca contenente gas, o pneumatoforo, che galleggia a fior d’acqua e può ricordare per la sua forma un’antica nave da guerra a vele spiegate. Le caravelle sono conosciute anche col nome di “bottiglie blu” per via del colore azzurro violaceo dei loro pneumatofori.
I tentacoli sono il secondo organo delle caravelle portoghesi. Questi arti sottili e lunghissimi possono raggiungere una lunghezza di 50 metri sotto la superficie dell’acqua, sebbene la loro lunghezza media si aggiri intorno ai 10 metri. I tentacoli sono coperti di nematocisti piene di veleno, che servono a paralizzare e uccidere pesci e altre piccole creature. Per gli uomini la puntura della caravella portoghese è terribilmente dolorosa e urticante ma solo di rado mortale.
Ma attenzione, anche da morta, sulla riva, la caravella può procurare brutte punture. I muscoli dei tentacoli avvinghiano la preda e la fanno risalire fino al polipo provvisto di enzimi gastrozoidi, detto anche organismo digestivo. Il quarto polipo infine contiene gli organi riproduttivi.
Le caravelle portoghesi, che si muovono in folti banchi di mille e più organismi, galleggiano nelle acque temperate di tutti gli oceani del globo. Non hanno mezzi di propulsione propri: per spostarsi seguono le correnti marine o sfruttano il vento con gli pneumatofori. Per evitare una minaccia in superficie sgonfiano la loro camera d’aria e si immergono velocemente.
E' di oggi la notizia che non si tratta di Caravella Portoghese ma di una più banale e consuetudinaria Aurelia Aurita insomma la solita Bota Marina, meglio così.
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