Sembra uno scherzo di Carnevale o una cosa su cui si misurano i nostri "politici" locali, ma è una ricerca che ha serio fondamento statistico.
Ultimamente mi è capitato di leggere studi strambi condotti dalle varie Università Americane, questo sotto mi ha lasciato con la mascella cascante per l' incredulità e l' inutilità apparente, ma ci sarà una ragione certamente, forse sotto il profilo dell' impatto sociologico:
Ecco una piccola ricerca prodotta dal Mit di Boston.
"Il tema lunghezza del pene è da sempre oggetto di discussione scientifica."
Le scuole di pensiero sono sostanzialmente due :
Quella dei “corti” che sostengono che la dimensione non conti, ma sia più importante“come viene usato” e quella degli “oversize” che sono naturalmente di avviso diametralmente opposto.
In mezzo pascolano i “normodotati” che tutto sommato se ne infischiano (però mai più di tanto).
Naturalmente l’ultima parola sulla questione non può che essere quella donne, questo il questionario dettagliato, sottoposto a un gruppo campione di 500 donne di varie età.
1) Ritiene che la dimensione del pene sia importante al fine di un soddisfacente rapporto ?
80% ha risposto no – 15% ha risposto si – 5% indecisa
2) Ritiene che un pene al di sotto del minimo sindacale possa essere un problema per il futuro della coppia ?
80% ha risposto no - 15% ha risposto si - 5% indecisa
3) Se il suo partner avesse miracolosamente un aumento delle dimensioni ne sarebbe felice ?
80% ha risposto no - 15% ha risposto si - 5% indecisa
4) Se le capitasse l’occasione farebbe sesso sfrenato con Brad Pitt ?
80% ha risposto no - 15% ha risposto si - 5% indecisa
Insomma è chiaro dal sondaggio, dopo il mortificante risultato del test,
che l’80% delle donne mente spudoratamente."
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