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13 gennaio, 2016

Cibo e alchimisti



In un paese come il nostro dove la fame ha fatto da protagonista per generazioni, i termini che identificano il cibo devono per forza essere poetici, ed è così a Grado dove la terminologia gastronomica messa di seguito sembra sia poesia.

Carussi e bussolai, bone grassie (ciambelle della cresima), pan co l'ua, pan de fighi, pan consao o co l'ogio, pinse e fugasse, frisse (ciccioli di maiale fritti) sigari de bon-bon, perussoli, mestroculi e stiopetini, legno dolse, carobe, sucoro de Gurissia (liquirizia), crustuli e fritole, panadela, mesta (la sbobba del casoner- olio, pepe, farina e fagioli qualche frissa e sardele salae), risi co l'ogio, bisi sichi col pesto, zuf (farina di granturco bollita con acqua e latte) perseghi, nespuli e sorbuli co la polenta, pesse salao soto fraco, sarduni e renghe, bacalao, datuli e fighi, peverasse, caparossuli, sgarsenei e cape de vale, scanavesse e giarissi, e buriti de duti i coluri.

Questi, in parte e alla rinfusa i termini della tradizione culinaria da non dimenticare. 


Dopo è arrivata la Ristorazione moderna dove il cuoco è un food magician, un alchimista del cibo, uno che ti prende un pomodoro e lo trasfigura nella sua più intima materia, ne condisce l' anima. 
E noi che siamo ancora a pasta e fagioli e boriti. 

QUANDO è stato, esattamente, che ci siamo rincoglioniti in fatto di cibo? 

La cucina è diventata  la nostra nevrosi, una religione dispotica i cui sacerdoti, star della Tv e delle copertine glamour, vendono a peso doro le loro mutazioni genetiche e le chiamano creazioni. 

Bah!

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4 commenti:

rm ha detto...

A furor di popolo vogliamo la ricetta de la mesta! Nomi che profumano, da acquolina!

Unknown ha detto...

Có gero mamolo gno mare la feva boreto de canoce 3-4 sene de fila. Dopo la ne deva la fetina o un toco de galina, perché la carne, quela volta, gera la CARNE. Dopo gera un'oltra serie de buriti, anche perché quela volta gera la roba che costava de meno. Ma segondo tu, me che preferivo...? Xè dó ani almeno che no magno canoce. De vergognasse. Veramente. Pesse comunque lo é spesso in piato

Unknown ha detto...

Scusa, me xè partio al tasto...
Disevo che me despiase sintì graisani viri dì che no i fà pesse perché xè de netalo, se fà spussa e monade de sto genere... Che sarà fra garghe ano, magnaremo anche noltri panini coldi...?
(PS: forsi è fato un poca de confusion có sti tasti cussì piculi e no son siguro che al messaggio precedente al sia partio. Caso mai tu canceli duto...)

Ennio Pasta ha detto...

No preocupate Mario, batti i tasti che tu vol .

@ Django lo farò a giorni