√√√√√ Sior Vido,Presidente della Cooperativa Pescatori; era il giudice de Pase in Palù, rispettato e amato dai suoi conterranei. E stata sempre la chiave di volta per la soluzioni delle baruffe che potevano scoppiare per un qualsiasi motivo, e lui, bonariamente, si prestava ad elargire parole convincenti di pace e buon senso, si appiattivano così storie pelose avvolte in panni grossi d’importanza. Nasce come Vito Marchesan nel 1903 e muore nel 1984.
Il barba navigava tra le secche dell’incomprensione, un mondo nuovo si apriva a noi, dopo anni di miseria , finalmente, dopo tanti anni un pò di benessere.
Grazie barba Vido. Al barba a Cason gli pareva de esse in una mastela, il casone era piccolo e rotondo, ma costruito bene con argini alti per le maree, era un bravo falegname e costruiva il suo piccolo mondo con bravura, gli mancavano un pò le forze ,gli anni passano ma Tigneme sempre vivo Che posso ingraziate De le ore de la pena de quelle beate, de la luse, signor, mia moglie è fiera Con ogni mio canto in te l’aria serena.
e’ bella l’insicurezza dell’ oceano mondo in tempesta.È Bello, quando sul mare si scontrano i venti.
E la cupa vasta ora delle acque si turba, non Guardare da terra il naufragio lontano, non si rallegra lo spettacolo dell’ altrui rovina, ma la distanza da una simile sorte.
Ogni pescatore che si accompagnava per una visita occasionale, mentre usciva il loro motto era ‘dio sia lodato”. Un uomo eccezionale per l’ epoca, scriveva bene e quando serviva ai casoneri riusciva a comunicare con le lettere delle Autorità , in qualche modo parlava anche un po di latino, nel suo diario scriveva della pesca e del tipo di rete prescelta nella stagione.
“ Cussì xe sempre cielo, note e dì.
Su la speciera sora AL ‘fango negro,
E l’aqua sogna cielo a nò finì
E leale dei corcali e vento allegro”. Dal nipote Matteo Marchesan.
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