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29 febbraio, 2008
Risparmio Ambientale
Nell'ottica del risparmio ambientale nel trattamento dei rifiuti, del loro riciclo ed eventualmente della loro riutilizzazione, questa coppetta mestruale è geniale.
Risparmia l'utilizzo alla donne degli assorbenti ad alto potere inquinante e di difficile smaltimento.
La Mooncup è stata studiata dalle donne per le donne. Niente più macchie, niente più irritazioni e secchezza vaginale. Per dieci anni avrai bisogno di una sola Mooncup: ti aiuterà a risparmiare denaro e rispettare l’ambiente.
Che centri poco con Grado lo so, ma oggi mi sento molto ambientalista (è il 29 febbraio, non capita spesso), e non si sa mai che non si pensino di usare bricole fatte da assorbenti riclitati. Pensate cosa hanno fatto con il cemento contraffatto?
26 febbraio, 2008
A Gravo mio
Ricevo da Al 2 una delle poesie scritte da fuoriuscito irredentista di Sebastiano Scaramuzza, che trasuda passione e tristezza fiera.
Utilizzo, e ringrazio, una foto di Grado d'epoca del sito www.graisani.com:
A Gravo Mio
Quel che vevo intè 'l cuor mè no he possuo
Su le tò rive povere, otigni;
Mischin, senza conforti,me ha scugnuo
Da le are tove,da i to rii parti.
Ramingando pel mondo,me he veguo
Maravege che un oltro no el pol dì
De 've,intra Buso e Sdoba, cognossùo,
Se co tu l'ha passao duti i so di.
E pur,e pur! o dolze Gravo mio,
Te porto in mezzo a l'anema co Mè
E sempre, Gravo mio,te portarè.
In brazo a tu son nato;e'l desiderio
De la sò cuna (cussi el vol Idio)
No se distùa che drento el zimisterio!
A Gravo mio
24 febbraio, 2008
Pescaturismo
Il nostro Sindaco, sulle ali dell'entusiasmo del neofita, alla Borsa del Turismo di Milano, dove il nostro caro Assessore Bertossi ha pensato bene di non parlare assolutamente del turismo balneare (tanto i vien lo stesso), ha solennemente promesso che l'iniziativa dell'Albergo Diffuso in Laguna prenderà il via tra un anno.
Come farà lo sa solo Lei visto che siamo solo in fase di chiacchere e di progetti, se ce ne sono, sono ancora fumosi.
Tolti i tre o quattro privati che partecipano al piano, il resto è solo intenzione.
Ma una cosa si può fare immediatamente ed è complementare al nuovo tipo di offerta turistica: si può iniziare a fare Pescaturismo e in seguito Ittiturismo.
Il Pescaturismo può portare molteplici vantaggi: il mantenimento dell'integrità sociale ed economica spesso danneggiata dal voler promuovere attività che non tengono conto del contesto locale; una valida risposta ai problemi legati alla pesca, con la possibilità di integrazione del reddito dei pescatori con un'attività non contrastante con la loro stessa identità storica e culturale; la razionalizzazione del prelievo delle risorse, ottenuta con l'orientamento verso una graduale diversificazione delle attività produttive.
Il pescaturismo permette al pescatore, di mettere in rilievo aspetti della cultura marinara e delle tradizioni della pesca artigianale, troppo spesso sottovalutati.
L' Ittiturismo, che prevede oltre alle escursioni con pescherecci, anche l'ospitalità in case o ostelli adatti sarà la fase di crescita successiva.
Ora basta che la locale Cooperativa Pescatori si attivi con i propri soci per mettere insieme un' idea vecchia come il cucco ma perfettamente funzionante in molte regioni italiane.
Pescaturismo
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23 febbraio, 2008
Sebastiano Scaramuzza
Un grande letterato, patriota e graisan Sebastiano Scaramuzza nasce a Grado nel 1828 figlio di Giacomo e Maria De Grassi, con radici friulane da parte di nonna. La famiglia imparentata strettamente con i comandauri di Grado De Grassi spinse il giovane Sebastiano allo studio e a coltivare con passione il dialetto gradese. Aveva l'abitudine in gioventù di annotare le espressioni e i modi di dire popolani più usati dai pescatori che usavano una forma arcaica del dialetto gradese e pertanto, con il consueto pragmatismo del popolo, veniva considerato una pò "matusso". "Che serve notà quel che za se sà"
Nel 1859 si trasferì a Torino da dove iniziò un'intensa attività di letterato irredentista descrivendo le situazioni politiche del momento e frequentando tutti i maggiori intellettuali.
Una sua Poesia dedicata al Friuli:
Cô de’ la Patria véghe’ i còldi amuri
bramo in le charte, che a ’sti di’ se scrive.
(– charte ’n cu’ spesso la virtue no vive –)
de tu, gnó’ Furlanìa, zérco i scrituri ;
e in ili cato i sinsi ’ncóra puri
de patria e de dové; e me par rivíve’
d’ un Ede nassional sopra a’ le rive
– de parola e d’idea ’ntrà i frischi fiuri –.
Oh cô stiète me pàssa’ in cuor quel’ hore
che stago co’ i scrituri e le scritore
de’ l gnó Friùl!.. Per ogni cossa honesta
ècu-li duti co’ la pena lesta...
e de ’le Dòne scóntro intrà le prime
Gurizzana zentil ; e a ’ste gnó’ rime
dago el honor de recordâ la ’ncùo
drio d’ òlti versi d’ ela, ch’ hè vigùo.
A’ l ’talïan che ’ntè ’l tignî de Hunberto
de’ la stanpa ha ’l polé (lo digo avèrto)
’l pinsier ’ugùro, il cuor e la parola,
che da’ l Giudri de qua e de là a mè sbóla,
de quele stanpe de’ l Paese mio
che ’l antigo penón no ha’ mai tradìo,
cuma in Italia i’ fa’ su ’st’ hora, tanti
de’ la pena ’strapèrfiti briganti,
digni de tirâ ’l pie soto el baston
e le scuriàe de forastièr paron.
Sebastiano Scaramuzza
gradensis.
Si possono notare espressioni di un dialetto gradese ormai abbandonato ma che dà l' idea del vero proto veneto intoccato
arrivato dal passato glorioso di Aquileia e Venezia.
Vero figlio di una Grado che non c'è più Sebastiano Scaramuzza morì nel 1913
Sebastiano Scaramuzza
18 febbraio, 2008
Evanescenti
Tempi di elezioni, tempi di promesse. Devo dire la verità la Giunta del cambiamento non procede con speditezza seguendo i paletti del programma elettorale sbandierato meno di un anno fa.
Cito solo alcuni punti,volantino elettorale alla mano:
MASSIMA ATTENZIONE ALLA QUALITÀ DI VITA DEI RESIDENTI;
Massima trasparenza e frequenti comunicazioni con il cittadino;
Iniziative di edilizia agevolata per garantire ai residenti prezzi accessibili;
Difendere l’ambiente lagunare avviando studi per migliorare l’assetto idrogeologico.
Dovrei scrivere a lungo per sottolineare che più o meno tutto è stato disatteso, ma quello che mi da più fastidio, in fondo poi la ragione per cui il cambiamento c'è stato, la mancanza di comunicazione con il cittadino. Si sono liquefatti. Muri di gomma, ogni comunicazione è demandata alla cronaca del giornale che si presta a varie interpretazioni.
Sig Sindaco usi gli strumenti di comunicazione moderni, si faccia sentire dalla gente, ascolti la gente. Il Comune ha un discreto sito (migliorabile) ma Lei apra un blog personale come ha fatto il suo collega sindaco di Trieste Di Piazza che con grande apertura mentale affronta i suoi cittadini a viso aperto ne sente le lamentele o i complimenti e soprattutto risponde, a tono se occorre,
Domanda: sior sindaco, la me scusi, ancora per quanto tempo la pensa de contarnela?
Risposta
Da Sindaco (il 07/02/2008 15.20.55)
Cerco di essere preciso: fino al 24 aprile del 2011, quindi tre anni, due mesi e diciasette giorni.
faccia sentire a noi che l'abbiamo sostenuta di non aver sprecato la nostra preferenza, ci faccia capire le scelte che operate, insomma parli con noi, non ci escluda come hanno sempre fatto gli altri.
Evanescenti
17 febbraio, 2008
Istituto Marinaro 2
Sull'onda dei ricordi, va giustamente segnalata l'opera precisa e costante del Comandante Nini Popazzi come insegnante storico dell'Istituto Marinaro di Grado che ha sempre affiancato il Prof Buda Dancevich nella regia della Scuola.
Ricevo e pubblico questa foto della consegna delle spalline da ufficiale ai mamuli de una volta . Erano i primi anni 60.
Istituto Marinaro 2
16 febbraio, 2008
La scuola di Porto Buso-Anfora
L' Istruzione a Grado, come tante altre cose è cosa del 19 secolo. La prima vera scuola esordì con il 1909 con quattro classi elementari, (la quinta venne aggiunta dopo e denominata corso di perfezionamento) i ragazzi e ragazze che la frequentavano non erano del tutto avezzi alla disciplina scolastica abituati com'erano a nessun controllo da parte di genitori troppo impegnati con la sopravvivenza per preoccuparsi dell'istruzione dei figli. Ma tra tanti maestri bravi e pazienti, c'è stato nel secondo dopoguerra un maestro elementare che si può definire eroico. Il Maestro Bellucci. La sua destinazione fu la scuola di Anfora-Porto Buso. In meso al Palù, disperso e solo si occupò dell'educazione dei bambini di quella piccola comunità (vedi foto) dal 1948 al 1953. In un' unica classe mista dalla prima alla quinta con santa rassegnazione tentò di portare la ragione in "quele suche dure".
Suo figlio Filiberto testimonia che "Gno pare xe stao a scuola a Buso dal '48 al '53... e la vuo le suche più eroiche del palù!!!!!
Onore al merito e giusto ricordarne l'impegno, rivolto anche successivamente, sul sociale di Grado.
La scuola di Porto Buso-Anfora
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13 febbraio, 2008
S.Valentino
12 febbraio, 2008
Istituto Marinaro
L' Istituto Marinaro di Grado è una fucina di zente de mar, che il Prof Buda Dancevich fece nascere con grande caparbietà e generosità trasformando la locale Scuola di Avviamento. Forgiando per lustri Ufficiali di Coperta come i radiotelegrafisti e Ufficiali di Macchina, dando grande impulso nel nostro paese alla cultura del mare e una opportunità di lavoro per tanti nostri Graisani, che viaggiano ancor oggi per il mondo a bordo delle grandi navi passeggeri e da carico.
Ricordare l'opera e la bravura del Prof Buda Dancevich in tempi dove l'istituzione scolastica è messa in discussione è fondamentale per le nostre radici storico culturali.
Istituto Marinaro
10 febbraio, 2008
Comunicazioni rapide
09 febbraio, 2008
La Batela
La Barca e il remo sono per i graisani strumenti di vita così Biagio Marin faceva un affresco degli strumenti usati dai suoi compaesani.
La batela in effetti è stata per secoli lo strumento più semplice e più efficace dell'economia graisana.
E'tipica della laguna Graisana, derivata sicuramente dall'imbarcazione a due punte in uso nel Mare Adriatico di cui l'esempio più noto è la gondola veneziana, adattata alle esigenze dei bassi fondali lagunari e da un moto ondoso poco pronunciato proponendo il fondo piatto senza chiglia.
Le batele si suddividono in vari tipi pensate per situazioni diverse:
Batela levagia: a fondo più covesso, fa meno attrito nel movimento e favorisce il disincagliamento dal fango;
Batela calagia: a fondo dritto, usata per lo più per la vela e quindi più usata in mare;
Batela de stiopeton: usata per la caccia, alta al massimo 30 cm. per bassissimi fondali,
si usava un palo per la spinta oppure un remo corto detto "penola"
Batela de cana o de serà: barca grande anche 9 metri usata per le canere e le cane de seragia;
Batela de siuri: barca grande molto colorata e con le vele al terzo, provvista di sedili messi sul cavo de banda per turisti.
La Batela
07 febbraio, 2008
Usa la Testa, vieni a Grado
Nel mondo virtuale di second Life si può ipotizzare questa campagna pubblicitaria forte .
Grado in sé, basta e avanza a creare emozione, esperienza e destinazione.
Ma
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare.
Ho visto un mondo senza bagnini
Un' Azienda senza trenini
Le Terme senza lettini
Le casse senza soldini.
E
Tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di partire..
Usa la Testa, vieni a Grado
05 febbraio, 2008
Carneval e Quaresima
Cosa ci sia da ridere oggi non si sà, ma questo è un fatto soggettivo e tant'è.
Carnevale.
Nella tradizione gradese era una festa soprattutto per gli artisti, gli artigiani dell' isola , perche i casoneri erano già in laguna. L'ultimo giorno i bambini si mascheravano, i grandi organizzavano qualche ballo; si faceva anche la batarela perchè el Carneval và via, cioè si andava in giro battendo le pignatte e gridando al và, al và oppure ci si procurava un carro e vi si poneva un pagliaccio grande , si andava verso il porto lamentandosi el ze morto, el ze morto, il corteo si dirigeva poi verso la pineta, el Taroto, dove si bruciava il pagliaccio, infine si rincasava sempre piangendo el ze morto.
Quaresima
La fine del Carnevale e l'inizio della Quaresima erano anche rappresentati da due pupazzi: uno bello grassoccio decorato con le luganeghe, è il Carneval grasso,
l' altro rappresenta una donna striminzita con una 'renga appesa al collo ed è la Quaresima ).
Carneval e Quaresima
04 febbraio, 2008
Locavoro
In principio erano gli onnivori, poi sono emersi vegetariani, ora vengono fuori i ‘locavori’.
Cosa significa? Letteralmente: “chi mangia cibi prodotti esclusivamente in loco” ma ancor di più, chi si ciba soltanto di alimenti che vengono prodotti intorno al luogo in cui vive, in un raggio tollerato di un centinaio di km. Questo neologismo è stato dichiarata parola dell'anno 2007.
L’alimentazione local è un’invenzione tutta americana (il termine ‘locavoro’ è stato coniato due anni fa a San Francisco), figlia del movimento ambientalista che incoraggia un’agricoltura sostenibile e invita a mangiare prodotti che non devono essere spediti dall’altra parte del mondo sprecando litri di combustibile.
Bhè ci fa gioco proporre al questo punto la nostra cucina a base di pesce local voros
Locavoro
02 febbraio, 2008
Evoluzione del diritto di uso Civico
Il decreto legislativo 265/2001 ha trasferito alla Regione Friuli-Venezia Giulia, tutti i beni dello Stato appartenenti al demanio idrico, comprese le acque pubbliche, gli alvei e le pertinenze, i laghi e le opere idrauliche, situati nel territorio regionale, e quindi evidentemente anche la Laguna di Grado e Marano.
Ma
Una Sentenza della Corte Costituzionale 157/73 (sollecitata dal Comune di Marano) afferma, tra le altre cose, che: "i beni appartenenti al pubblico demanio sono nel nostro ordinamento oggetto di diverse forme di uso: vi sono usi normali, comuni o speciali ed usi eccezionali, caratterizzati dalla parziale sottrazione di beni demaniali all'uso generale, collettivo o individuale, e dalla correlativa attribuzione di diritti di godimento esclusivo a determinati soggetti, espressamente previsti anche dall'art. 823 c.c.";
e quindi come si può
trasferire alla Regione Friuli-Venezia Giulia, giusto verbale 2 marzo 2007 fra Agenzia del demanio del Friuli-Venezia Giulia e la Regione beni la cui iscrizione di proprietà risulta ancora in capo ai Comuni nonché ai privati;
in quale modo si possa trasferire beni che risultano non suoi, senza prima procedere all'accertamento del diritto ed eventualmente all'esproprio;
e
come mai lo Stato, nella veste del Magistrato delle Acque di Venezia, rilascia concessione "nei limiti delle disponibilità dell'Amministrazione concedente, ai soli fini idraulici, fatte salve ed impregiudicate le competenze ed i diritti di terzi, Enti e privati cittadini" non abbia mai messo in discussione tali diritti mentre la subentrante nel diritto Regione Friuli-Venezia Giulia sì;
Queste sono considerazioni che propongo agli amministratori comunali gradesi, che se ne facciano carico subito, concertando una difesa del nostro diritto assieme ai ben più combattivi maranesi, per una volta guardando all'interesse comune e non a beghe campanilistiche.
Evoluzione del diritto di uso Civico
01 febbraio, 2008
Lunari de Gravo di Salvatore Degrassi
Tore Degrassi ha accompagnato la mia gioventù con i suoi Lunari de Gravo, ritengo sia giusto ricordarlo partendo proprio da Febbraio.
Fevraro
Cu che nasse in fevraro
xe meso generoso e meso avaro
e per no fa piassiri a un
no ' l fa mai ninte per nissun.
*
Fevraro passa in breve
co' la giassa e co' la neve.
*
Del camin la capa
la riva sora el teto,
e a torno la napa
xe un coldo benedeto.
*
In meso fugher
co' bronse e stissuni
vien i mùssuli buni
che xe un piasser.
*
La ponta a Barbacale la xe sensa spini,
e là va i mazurini
a cala le aIe.
Xe àlega folta
per duto, in t'e 'l Roto;
el mar col so moto
la vanta racolta.
*
Persona trista,
minsonagia e vista.
*
Longa de cavelo
e curta de servelo.
*
Sul conto de Giudita,
quela che sta in sufita,
n'he sintìo una de bona:
mai no lampa se no tona.
Lunari de Gravo di Salvatore Degrassi
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