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20 novembre, 2011

Graisani de Palù-Assemblea Annuale



Venerdì 18 novembre 2011, si è svolta, presso l'albergo Tognon in Via Pampagnola, l'assemblea annuale dell'associazione dei “Graisani de Palù”, in una sala gremita di soci.

L'argomento centrale è stato la recente sottrazione di parti cospicue della laguna da parte del Demanio regionale, il nuovo regolamento di pesca ed i criteri d'assegnazione di nuove mote e casoni.
All'assemblea è intervenuto anche il sindaco Edi Maricchio, pure come socio.

I Graisani de Palù protestano per l'atteggiamento di indifferenza che il Comune ha tenuto nella questione:

un' estratto della sentenza del Tribunale di Trieste cita:

Il Giudice rimarca anche: … soprattutto in assenza ulteriori elementi di valutazione a sostegno del contrario che il Comune di Grado avrebbe dovuto produrre e non ha fatto... .

Il Comune , che aveva promesso di cedere solo i canali navigabili principali invece, ancora una volta, ha lasciato passare il tutto nella più completa indifferenza (lo dice perfino il Giudice) ed in dispregio a 1500 anni di sacrifici fatti per mantenere i diritti (sacrosanti) sul proprio territorio.
Il Comune forse sembra inconsapevole che, con la sovrapposizione delle mappe catastali (derivanti dalle mappe napoleoniche) con il rilievo aerofotogrammetrico (sono già prodotte ed anche in possesso degli Uffici comunali), delle porzioni di aree date in concessione ricadono ora sulla proprietà regionale, visto che non si è proceduto, come doveva essere, ad una preventiva necessaria riconfinazione ed individuazione delle parti da cedere e che tutte queste particelle erano, secondo noi, demanio comunale.

L'Associazione, ricordando che la maggior parte del territorio lagunare è proprietà privata del Comune, dunque della comunità gradese, contesta anche il nuovo regolamento per la pesca in laguna, che di fatto mette un limite di soli 3 kg di pescato ma soprattutto apre l'esercizio della pesca anche a non gradesi, ed anche gli attuali criteri d'assegnazione di nuove mote e casoni: non viene rispettato il principio del diritto collettivo uti cives, dove il diritto spetta ad ogni singolo quale membro della collettività ma si tende invece a dare antipatici privilegi a soggetti qualificati uti singuli.

Il sindaco Maricchio, concordando con quanto espresso dall'associazione, ha informato che il Comune è già al lavoro, assieme all'avv. Rosati per tentare di reintegrare il territorio sottratto ingiustamente.

Quanto al regolamento pesca e all'assegnazione di nuove mote ha fatto sapere che l'Amministrazione intende rivedere i regolamenti ed invita i Graisani de Palù a partecipare attivamente ai futuri dibattiti.

In conclusione, il presidente Pastoricchio ha fatto notare di come sia indispensabile il costituire e rendere operativo un corpo di vigilanza comunale (al posto di diversi corpi di controllo “estranei” che hanno fatto capolino ultimamente in laguna), al fine di esercitare le prerogative della Comunità sul proprio territorio e sulla propria proprietà.
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1 commento:

thor ha detto...

Se si parte con il TENTARE , la partita è gia persa.