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10 novembre, 2011

Mac Se/30


Riguardando vecchie cose in soffitta per fare posto ad altre cose che diventeranno altrettanto vecchie, mi è capitato tra le mani il mio vecchissimo Mac SE/30.

Il mio primo computer, datato 1989 appena uscito in sostituzione dell' SE e del Mac plus, i primi computer friendly al mondo.

Era una scheggia per il tempo e per pura curiosità ho provato ad accenderlo.

Incredibile, la sua faccina del caricamento del Sistem 7.0 (anche quello ce l'ho in originale in floppy-disk) con un sorriso e dopo appena qualche minuto si è mostrata e ha caricato il sistema.

Un cubo indistruttibile, ventidue anni di età, (per i computers preistoria) con quello gestivo la mia attività, contabilità compresa, avevo Photoshop 1.0 un hard disk di 80 Mb. (proprio Mb non giga).

Ha un valore solo affettivo, commercialmente vale come una sveglia usata, ma fa girare ancora Excel e Word, ma io mi rivedo con mio figlio piccolo che mi girava attorno quando ci giocavo, ed ora lo vuole come totem da mettere in studio.

Abbiamo deciso di riesumarlo, pulirlo e metterlo in bella vista, è storia ragazzi, la mia storia.
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Panta rhei os potamòs, la tecnologia segue il percorso della vita (in modo molto accellerato), però senza lasciare spazio alla memoria, sembra tutto scontato, tutto sempre esistito. Ci abituiamo facilmente alle novità tecnologiche, al contrario di quanto succede per le novità che il tempo "regala" a noi stessi ...
Paolo

Imperfezioni Digitali ha detto...

figurati che io ho in cantina il vecchio apple 2 (pardon... apple ][) compatibile

sigh....

Ennio Pasta ha detto...

panta rei, tutto scorre.
Quanto è vera 'sta cosa!