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16 dicembre, 2013

Ipermercati-Dannazione




Tempo di festa, tempo di regali e spese straordinarie.

Un rito la spesa al supermercato.

Uomini con facce scure, rassegnate.

Tentativi di partecipare al rito della spesa -cosa vuoi capire tu di cosa ci serve-;
gesto furtivo e butti dentro al cestino qualcosa, beccato, neanche avesse il radar, e rimesso al posto l'oggetto desiderato.

Una lagna, una sofferenza a cui non ci si può sottrarre.

A noi maschi ormai tocca subire. 

Genuflessi alla forca caudina del testosterone, balliamo un limbo al contrario che ci rende spesso ridicoli anche alla nostra ex bimba adorata. 

Ormai siamo ometti addomesticati da queste donne moderne, così emancipate che più che essere felici, gli interessa avere sempre ragione!

Una volta era più semplice, una clavata sulla testa e si rimorchiava nella grotta. 

Forse si era tutti più felici (noi certamente), senza ansie da prestazione, punti G da ricercare come una caccia al tesoro.

Alla vostra ava neanderthaliana forse restava un leggero mal di testa, ma tanto lo hanno quasi sempre anche ora.

Poi le tesserine a punti, cose arcane, dedicate al sesso femminile unico addestrato e autorizzato a capire come funzionano e a cosa servano.

Al supermercato, quando sono da solo, mi chiedono sempre se ho "la tesserina", non ho mai capito perchè.

Però ho notato che anche senza tesserina mi fanno passare lo stesso. Boh! 
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