E' una questione molto delicata e complicata quella delle occupazioni di suolo pubblico, ricevo e pubblico dall' Associazione “Noi Cittadini” di Grado senza commenti in attesa di vedere l' evoluzione della faccenda.
Proposte di regolamentazione del centro storico di Grado.
Il pregevole ambito del centro storico, a causa degli eccessi derivati da certe liberalizzazioni commerciali e dall'assenza di regolamentazioni sensate è risultato spesso compromesso dagli interessi privati dei pubblici esercizi con scarsa attenzione per l'ambiente ed il pubblico interesse.
Esempi negativi, di quanto affermato, si sono potuti riscontrare presso molti ambiti del centro storico, che sono stati letteralmente fagocitati dalle sedie, i tavoli dei locali e dalle tendo-strutture presenti, con il risultato di compromettere la viabilità pedonale, di far perdere l'utilizzo pubblico di molte piazzette ed in alcune situazioni di limitare addirittura gli spazi per l'intervento dei mezzi di soccorso. Diverse vie di comunicazione tra il centro storico e l'ambito esterno risultavano infatti occupate da sedie, tavoli, fioriere, tende, che in caso d'incendio, costituirebbero un grave rallentamento all'azione di soccorso dei vigili del fuoco con tutte le conseguenze del caso.
Nel corso degli anni si è stravolta la comprensione stessa di concessione di suolo pubblico, che è divenuta in certi casi un'appropriazione a tempo indefinito da parte del privato, perché di fatto chiunque apriva un locale poteva richiedere una concessione di suolo pubblico, sino al doppio dell'area interna al locale, poi installando una tendostruttura con chiusure laterali, stufe per il riscaldamento ed in alcuni casi anche le porte, disponeva a tutti gli effetti di un ampliamento improprio del locale sia in termini di fiscalità, sia in termini di concorrenza illecita nei confronti dei esercizi analoghi privi di verande. Si è arrivati addirittura al paradosso che alcuni locali, chiusi durante i mesi invernali, utilizzavano la veranda come magazzino per depositare le attrezzature.. ,
Un altro aspetto da considerare è la qualità del cibo somministrato, perché un locale di mq 40 con uno spazio cucina ridottissimo, progettato per accogliere un certo numero di clienti, avrà certamente dei problemi a garantire una buona qualità per un numero molto più elevato di clientela, a danno della nostra immagine turistica e di quei ristoratori seri che invece hanno fatto ingenti investimenti per qualificare al meglio la propria attività.
Una situazione amministrativa confusa che ha determinato irregolarità e discriminazioni tra le varie attività, danneggiando soprattutto chi operava con professionalità, la quale necessita di essere regolarizzata con la massima serietà nell'interesse di tutti!
Proposte:
- Al fine di consentire la continuità, anche per il futuro, di importanti manifestazioni: quali la festa dei Patroni, il teatro in piazza, i concerti di musica lirica, esposizioni artistiche, ed altre manifestazioni che valorizzano la nostra identità culturale, la tradizione e la stessa immagine turistica, chiediamo che nel regolamento commerciale venga inserito un articolo nel quale le aree attualmente libere di Campo dei Patriarchi, di Campo Patriarca Elia, Campiello della Scala, Calle Tognon (Casata), non possano essere date in concessione per l'occupazione di suolo pubblico, da parte di pubblici esercizi, ma rimangano a disposizione dell'amministrazione comunale, esclusivamente per manifestazioni di pubblico interesse.
- Dovrebbe essere recuperata buona parte della pregevole piazzetta di Campo S.Niceta (Savial) affinché riacquisti la sua prospettiva ambientale e la fisionomia di bene pubblico nell'interesse di tutti!.
- Non è tollerabile continuare a dare in concessione la stragrande parte di tale pregevole contesto ambientale trasformandolo in una mensa a cielo aperto!
- Dovrebbe essere rivisto l'articolo del regolamento commerciale inerente l'area di suolo pubblico data in concessione ai pubblici esercizi, al fine di evitare eccessi di disparità tra i vari pubblici esercizi operanti nell'isola.
- Lo spazio massimo dato in concessione alle attività di ristorazione dovrebbe corrispondere all'area interna dei locali, non al 200% attualmente praticato.
- N.B. Considerato il positivo incremento di utilizzo delle biciclette, da parte della clientela dei locali, sarebbe opportuno prevedere, all'interno dell'area pubblica data in concessione ai locali, un idoneo spazio per appoggiare le rastrelliere poggia biciclette, perché altrimenti tra posizionamenti abusivi di tavoli e posizionamenti disordinati di biciclette, si determinano continui ed, in alcuni casi, intollerabili disagi alla viabilità pedonale.
- Dovrebbero inoltre essere incrementate le tariffe attualmente adottate, dal comune di Grado, per l'occupazione del suolo pubblico, ferme dal 1994. Sono le tariffe più basse d'Italia!
- Dal 1 gennaio al 31 marzo € 0,08 al giorno x mq; dal 1 aprile al 30 settembre € 0,13 al giorno x mq; dal 1 ottobre al 31 dicembre € 0,08 al giorno x mq;
- In pratica per 50 mq della piazza e delle vie più prestigiose dell'isola si paga solamente
- € 6,50 al giorno, mentre il Comune abbisogna di risorse economiche per effettuare gli indispensabili lavori di manutenzione ordinaria delle strade cittadine, molte delle quali risultano dissestate proprio in conseguenza del frequente passaggio di veicoli pesanti che forniscono le attività citate. Cosa si aspetta ad adeguarle ai livelli delle altre località anche per evitare il pericolo di danno erariale?
- L'attuale spazio riservato al passaggio dei pedoni, pari a mt 1,50, deve essere portato almeno a mt 2- mt 2,50 e nei casi di concessioni poste frontalmente l'una a l'altra a mt 3,50- mt 4 per consentire un possibile intervento dei mezzi di soccorso. La ragione di tale proposta è ovvia, basta infatti che un cliente o gli operatori di un pubblico esercizio spostino una sedia, un tavolo, una fioriera e tale spazio si riduce rendendo di fatto difficoltosa se non impossibile, la percorrenza da parte dei pedoni.
Grado 18 dicembre 2013
Associazione “Noi Cittadini” di Grado.
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