GRADO Ricordare la
Gradese attraverso uno
dei personaggi più importanti
della storia della società
per la valenza didattica
dei suoi insegnamenti
di gioco e di vita verso
i più piccoli. È quanto ha
deciso la dirigenza lagunare
presieduta da Angelo
Marin incentrando la
rievocazione dei 60 anni
di vita della gloriosa
squadra rossoscudata (è
nata nel 1950 a seguito
della fusione di due squadre
amatoriali) nel ricordare
“Massi Tachèlo” ossia
Massimiliano Cicogna.
Sarà, infatti, un quadrangolare
tra i pulcini
delle migliori squadre
della regione e la formazione
locale a dar vita al
“Memorial Massi Tachèlo”.
Sono pure previsti
una mostra fotografica
e la proiezione di video
storici.
Il torneo e i semplici
ma significati festeggiamenti
sono previsti domenica
prossima. Quest’anno
la Gradese gioca in seconda
categoria. È da sola
al comando del girone
ma a seguirla da vicino
vi sono alcune quotate
formazioni. Fra queste il
Moraro che proprio domenica
giocherà alla
Schiusa.
Sarà una giornata di festa
per ricordare le grandi
avventure, gli incredibili
successi che hanno
portato la Gradese a giocare
addirittura in Serie
D. Per far capire quanto
la formazione lagunare
sia nei cuori della gente
del luogo basta vedere la
foto del campionato
1973-1974 con la tribuna
della Schiusa gremita.
Quell’anno i rossoscudati
non solo si aggiudicarono
il proprio girone di
Prima categoria ma conquistarono
anche, battendo
il Maniago, il titolo regionale
di categoria. Nella
storia della società vi
sono racconti, leggende,
ricordi e avvenimenti, diciamo
così, poco esaltanti.
Un tempo al seguito
della Gradese c’erano
sempre centinaia se non
migliaia di persone. Basta
forse ricordare lo spareggio
promozione con la
Gemonese, anche questo
vinto dai gradesi, disputato
a Palmanova dinnanzi
a 2mila spettatori. Per
certe trasferte al seguito
dei lagunari c’erano fino
a sei corriere di tifosi. Allora
c’erano i derby, quelli
veri, sentiti pieni di
sfottò e di “azioni sceniche”.
Con l’Aquileia in
particolar modo ma anche
con Cervignano, Terzo,
Fiumicello, Gonars,
San Giorgio. Poi sono arrivati
quelli col Pieris e
altre località bisiache.
La Gradese compie sessant’anni
ma ben prima
l’Isola ha avuto delle
squadre come la Pro Grado,
la Libertas Grado con
presidente Gerolamo Rodenigo,
l’Unione sportiva
Gradese, la Gradese Calcio
e oggi l’Associazione
sportiva Gradese calcio.
Senza contare in tempi
più recenti il Grado calcio
e il Centro giovanile
operaio Gradese. E quanti
calciatori lagunari hanno
calcato le scene nazionali
e anche internazionali.
Ricordare Mario David
che ha persino disputato
con la maglia della nazionale
italiana il campionato
del mondo in Cile significa
partire dall’apice
ma non si possono non
menzionare Andrea Tessarin
che giocò nel Genoa
e fece anche un provino
con la Juventus. E
poi Aredio Gimona, i Raise,
Nino Marin, Nico Mazzolini
per arrivare a Marzio
Lugnan che ha giocato
con l’Atalanta.
Domenica, dunque, i festeggiamenti.
Alle 9 ci sarà
il via al “Memorial
Massi Tachèlo”. Prima
della partita fra Gradese
e Moraro all’interno del
chiosco-bar si potrà visitare
la mostra storica e
assistere alla proiezione
di un filmato storico,
quindi verso le 17 commenti
e moviola sulla gara,
premiazioni dei pulcini
la gradese