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07 novembre, 2015

Amore di creatura


Pare che l'amore vero sia quello per i figli.

Vediamone il percorso.

I genitori scrivono tutti su feisbuc la stessa cosa al primo compleannino, al primo onomastichino, al primo dentino - amorino mio, cinque giorni di me e di te, un mese di noi, un dentino lungo una vita, ecc.
Quando  è evidente che la creatura non sa leggere e non possiede neanche un aipad, e quindi  che gli parli a fare tramite feisbuc.

Ma forse, forse il messaggio non è indirizzato alla creatura.

Secondo il proctologo Telometto Iosu, questo sarebbe l'ultimo residuo del proletariato, cioè i figli come unica ricchezza e risorsa per i disperati.

Ovvero le creature sfruttate alla stregua di estremo jolly per la rivalsa sociale - cioè: 
ho un figlio e ha parlato prima del tuo ed è più fotogenico del tuo, guarda come sta bene con questo completino rodolfo valentino che l'ho pagato trecento euro che se lo metterà massimo tre settimane e basta, perché poi cresce.

E’ evidente che una creatura  se ne frega dei completini da trecento euro - così come i gatti se ne fregano  del packaging delle scatolette del mangiare - ma intanto gli scaffali dei supermercati sono strapieni di scatolette con le foto dei mici in posa.

Quell'amore - qualunque esso sia - è un fatto da sfoggiare, un po' come il socialismo di Vendola.

Ormai quasi nessuno se ne frega dell'amore in sé  per sé.

Questa generazione di creature  cresce veloce, e diventano grandi e disillusi proprio come gli adulti.



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1 commento:

rm ha detto...

Chissà quanti penseranno (ammesso che siano in grado (no, non quel "Grado")) "ma quant'è antipatico!". Io invece ti quoto al 100%!