le mamolusse.
La psseggiata della diga in una giornata di poco vento ti ritira su il morale;
come il nostro maestro B. Marin riguardare la spiaggia con poca acquatidà
l’impressione di un ridere con bocca leggerA
le mamolusse
e me cò elee a remolissi a catà scusse-!
il poeta amava moltO il suo percorrere la diga e il teatrino fatto di sabbia e tante scusse. il percorrere l’inverno con tante scusse ed eran tutte belle.
il giorno delle scusse anche nei momenti più banalile scusse erano belle. disegnate in mille colori, miste tra mille colori, rappresentate come fiori del firmamento.
l’occhio delle scusse è visto come l’ occhio che le richiama ad ogni cappa anche la più banale.
il Poeta amava la bellezza e la malacologia.
una bellezza intera leggera.
l’occhio del mare, è per così dire l’ evoluzione biologica di una lacrima.
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