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03 marzo, 2021

turismo e mamolusse



La battigia, specialmente nei mesi invernali dopo i sciroccali, ci dà, grazie alla robusta costruzione calcarea delle conchiglie, un’immagine parziale ma interessante della complessità della biologia marina ed avvicinarsi a questo tema, normalmente riservato agli specialisti, oltre a sensibilizzarsi vieppiù alla natura ed al suo rispetto, aggiunge bellezza alla vita. Passeggiare sulle spiagge, tu e la natura, con la musica leggera o potente della risacca, il salso sul volto, l’odore della Poseidonia sulla sabbia, i riflessi mutevoli all’alba, vivere l’alternarsi delle maree poi è un’esperienza unica ed un momento avulso dal ritmo rumoroso ed affannato della vita odierna. Si ritorna fanciulli, alla di loro curiosità incontenibile mentre scoprono i tesori sulla spiaggia e corrono dai genitori magari presi con il telefonino gridando di felicità. Oltre al piccolo commercio di conchiglie lungo il porto per i turisti che esercitavamo da piccoli, sono partito in questa ricerca spinto da interesse di famiglia, dove anni fa miei parenti componevano quadri di conchiglie e questo era il mio obiettivo iniziale e, dopo qualche settimana, identificato una trentina di conchiglie, le più comuni e popolari nell’isola, con i loro divertenti nomi dialettali, pensavo di aver finito il lavoro. Invece passeggia e passeggia a volte ne capitava qualcuna leggermente differente, come per le gibbule che per me erano sempre state di sola una specie e poi invece diventate, per adesso, di sette specie differenti. Da cui la consultazione di libri e siti dedicati, vedi capitolo bibliografia, e l’impostazione del lavoro con un approccio più sistematico. Nel mondo ci sono circa 60,000 differenti specie, nel Mediterraneo, parte del bacino Lusitanico, 1,500 e nell’alto Adriatico 200; sono giunto a 99 specie. Di queste, 46 gasteropodi, 4 scafopodi e 49 bivalvi.


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