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19 febbraio, 2023

IL. FOSSALON

 

La storia politica  di Grado è costellata più da  Commissari che Sindaci e molti di essi sono andati spesso e volentieri contro il volere popolare, a tal punto da poter parlare di corsi e ricorsi storici.


Uno dei casi più eclatanti è la storia della nascita del Fossalon di Grado.


Nel 1927, Grado come al solito sotto tutela commissariale per le solite baruffe tra "politici" locali, il Commissario ad acta decise, per fare cassa, di vendere 2000 ettari di Laguna, l'estremo lembo levante della Laguna all' Opera Nazionale Combattenti che, all'italiana, faceva da prestanome all' Ersa per ottenere i contributi che lo Stato concedeva agli ex combattenti, per realizzare una grande bonifica da cui sarebbe nato il Fossalon.


La Laguna di Levante o "Palù de sora" comprendeva il Promero, La Lama, L'Averto, il Golometo e Punta Sdoba.

Si scatenò una rivoluzione, guidata dal capo carismatico della piccola comunità de casoneri che popolavano quel tratto di Laguna:

Giovanni Fumolo conosciuto come "Barba Nane Strolo" o "Podestae de Golometo" che guidava una settantina di persone.


Nonostante le proteste veementi non ci fu nulla da fare e nel 1928 fu perfezionato l'atto di vendita all' Opera Combattenti. 


Nasce così, su una baruffa, il Fossalon di Grado, bonificato a son di badili e carriole da uomini provenienti dal vicino Veneto sempre alluvionato e affamato, quegli uomini, che i graisani denominarono "piavoti" o "mantelline" gente dura e laboriosa arrivata a Grado con vecchie biciclette, bonificarono a mano il territorio strappandolo alla Laguna, scavando canali di sgrondo, costruendo argini perimetrali di difesa e meritandosi con un enorme sacrificio il diritto alla terra.


Quasi che il ricordo di quelle proteste sia traccia indelebile, il rapporto tra la gente di Fossalon e quella di Grado non è mai stato facile, sembra si sia due corpi estranei in uno stesso Comune.


A Fossalon hanno sviluppato una cultura propria, autonoma, perpetuando modi di fare e di dire propri.  


Compreso? tutti sono sempre intervenuti a toglierci qualche cosa- ( in nome di alti ideali e  interessi superiori naturalmente) - ma comunque a togliere alla comunità non ad aggiungere.La storia politica  di Grado è costellata più da  Commissari che Sindaci e molti di essi sono andati spesso e volentieri contro il volere popolare, a tal punto da poter parlare di corsi e ricorsi storici.


Uno dei casi più eclatanti è la storia della nascita del Fossalon di Grado.


Nel 1927, Grado come al solito sotto tutela commissariale per le solite baruffe tra "politici" locali, il Commissario ad acta decise, per fare cassa, di vendere 2000 ettari di Laguna, l'estremo lembo levante della Laguna all' Opera Nazionale Combattenti che, all'italiana, faceva da prestanome all' Ersa per ottenere i contributi che lo Stato concedeva agli ex combattenti, per realizzare una grande bonifica da cui sarebbe nato il Fossalon.


La Laguna di Levante o "Palù de sora" comprendeva il Promero, La Lama, L'Averto, il Golometo e Punta Sdoba.

Si scatenò una rivoluzione, guidata dal capo carismatico della piccola comunità de casoneri che popolavano quel tratto di Laguna:

Giovanni Fumolo conosciuto come "Barba Nane Strolo" o "Podestae de Golometo" che guidava una settantina di persone.


Nonostante le proteste veementi non ci fu nulla da fare e nel 1928 fu perfezionato l'atto di vendita all' Opera Combattenti. 


Nasce così, su una baruffa, il Fossalon di Grado, bonificato a son di badili e carriole da uomini provenienti dal vicino Veneto sempre alluvionato e affamato, quegli uomini, che i graisani denominarono "piavoti" o "mantelline" gente dura e laboriosa arrivata a Grado con vecchie biciclette, bonificarono a mano il territorio strappandolo alla Laguna, scavando canali di sgrondo, costruendo argini perimetrali di difesa e meritandosi con un enorme sacrificio il diritto alla terra.


Quasi che il ricordo di quelle proteste sia traccia indelebile, il rapporto tra la gente di Fossalon e quella di Grado non è mai stato facile, sembra si sia due corpi estranei in uno stesso Comune.


A Fossalon hanno sviluppato una cultura propria, autonoma, perpetuando modi di fare e di dire propri.  


Compreso? tutti sono sempre intervenuti a toglierci qualche cosa- ( in nome di alti ideali e  interessi superiori naturalmente) - ma comunque a togliere alla comunità non ad aggiungere.


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