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31 maggio, 2009
Grado Festival Ospiti d'Autore
Nell’incanto del lungomare, della diga, di Grado riprende dal 7 luglio 2009 il "Grado Festival “ capace di assemblare la qualità del luogo con la garanzia delle scelte musicali, tutte legate all’eccellenza, alla qualità: bellezza naturale e autori di alto lignaggio .
Grande ritorno quindi per il Grado Festival Ospiti d’Autore, giunto alla sua seconda edizione, che quest’anno regalerà quattro appuntamenti con la musica più ricercata, nella suggestiva cornice della Diga Nazario Sauro, location mozzafiato sul mare.
Musica d’autore quindi per raccontare l’estate 2009, proprio sull’onda di questo fascino che il Grado Festival Ospiti d’Autore s’inserisce alla perfezione: la Diga affacciata sul mare, un palcoscenico e le poltrone bianche che ne danno risalto di notte, le note di artisti di fama internazionale a coronare una serie di serate uniche nel loro genere.
“De Andrè canta De Andrè”: l’apertura ufficiale della seconda edizione del Grado Festival Ospiti d’Autore verrà affidata ad una serata all’insegna dei ricordi martedì 7 luglio con Cristiano De Andrè & band, omaggio di un figlio d’arte in occasione dei 10 anni dalla scomparsa del mitico Fabrizio.
Sabato 11 luglio spazio ad un’altra pietra miliare della canzone italiana con Gino Paoli ed il suo “Storie d’estate”, tournée celebrativa dei 50 anni di carriera del cantautore genovese (ma monfalconese di nascita). Per il concerto di Grado, Paoli proporrà alcuni dei brani tratti dall’ultima fatica discografica intitolata “Storie”, raccolta di racconti musicali inediti narrati da “un bambino con i capelli bianchi che parla d’amore”
Appuntamento con la musica internazionale invece venerdì 17 luglio, quando a calcare il palcoscenico della Diga Nazario Sauro sarà David Byrne con una tappa del suo tour “Songs of David Byrne and Brian Eno”. Dal debutto come co-autori del loro primo album a quattro mani nel lontano 1981, l’ex membro dei Talking Heads, Byrne è tornato a collaborare con l’ex Roxy Music Eno nel 2008 per l’album “Everything That Happens Will Happen Today”.
A conclusione di questo intenso viaggio musicale ricco di perle, un’ultima “chicca”: una serata ad invito martedì 21 luglio per apprezzare dal vivo la promessa del jazz italiano Felice Clemente in quartetto. Dal titolo particolarmente suggestivo vista la location in riva al mare, “Blue of Mine” è il frutto delle esperienze e degli incontri musicali che il giovane artista milanese ha accumulato durante la sua breve ma già intensa carriera. Accompagnato da quattro musicisti con i quali collabora da tempo e senza paura di mettersi in gioco
30 maggio, 2009
Che Progetti!
Una cosa è certa a Grado c'è una sensazione di deja-vu.
Sono stati presentati nel passato progetti intelligenti per lo sviluppo e quasi sempre bocciati(ma quando si fermerà sto sviluppo), che assomigliano ai progetti che presentano attualmente, ma qui da noi il concetto di accoglienza turistica si è arenato su un grande dosso di cemento, il massimo che abbiamo saputo offrire, come ospitalità, è stata l'invenzione"dei 'fitacamere"
- Dio, quanto li ho odiati gli ospiti estivi, mi obbligavano a dormire in soffitta, un caldo boia!-
C'e questo episodio nella storia di Grado tratto da ricerche di B. Scaramuzza (Update) un discorso di Biagio Marin che evidenzia bene "I Progeti" possibili e mancati a Grado:
A Gravo in futuro se stemo ai progeti,
varemo un paese de i più perfeti;
vignarà fato un mucio de spese:
.....
In là de i bagni, in prima vista,
vignarà fato granda una bisca;
e là de ‘l Squero, sigonda de i piani,
un angar vien fato per sento ìroplani!... Piero Canaro
Nel 1911 venne a Grado il Principe Hohenlohe accompagnato dal Capitano distrettuale Gasser per informare il podestà che la Società delle Ferrovie Meridionali austriache aveva l'intenzione di comprare l'isola di Gorgo per costruirvi un Casino di Gioco internazionale e di costruire anche, a Grado, un grande albergo, come aveva già fatto ad Abbazia.
Si sarebbe portata inoltre la ferrovia Cervignano-Belvedere fino alla testata del canale, costruendo naturalmente il terrapieno necessario che ora è la strada Mosconi.La Ferrovia Meridionale chiedeva al Comune un modesto contributo per la costruzione della strada ferroviaria da Belvedere al Canale di Grado.
Ma in quell'anno stesso era stata creata una Società per la navigazione lagunare con imbarcazioni a motore, per l'unico motoscafo di undici metri allora in possesso di detta società, il Luogotenente Hohenlohe si ebbe dal podestà un diniego.
Irritato, il Principe se ne andò con la sua biga-idrovolante. (vedo bene nel 1911 un principe in un idrovolante oppure con il tappeto magico)
La foto è d'epoca.
Che Progetti!
29 maggio, 2009
Who is? risolto in tempo reale
Ogni promessa è debito, ripubblico la foto delle classi elementari di Grado con tanto di nomi e cognomi.
La foto è stata scattata il 3 marzo 1966 a Fossalon e ritrae le classi 3° A del maestro Eliseo Bellucci, la 4° A del maestro Marino Ballon e la 5° C del maestro Walther De Minelli, della scuola elementare G. Leopardi di Grado, durante una gita che aveva toccato vari luoghi della 1° guerra mondiale.
Un grazie a Fabrizio Dovier ed Edoardo Troian che sono stati rapidissimi.
Who is? risolto in tempo reale
28 maggio, 2009
Who Is?, Chi sono?
Ho ricevuto questa foto degli anni 1964/1965 che immortala tre classi delle elementari maschili di Grado, sono riconoscibili i maestri accompagnatori:
Bellucci, De Minelli e Ballon. E' stata scattata nel Fossalon di Grado durante una gita (più in là no i te porteva)
Il quesito è: chi sono i ragazzi? li riconoscete?
potete comunicarlo nei commenti, alla fine vorrei ripubblicare la fotografia completa di nomi e cognomi.
Collaborate gente, collaborate.
Who Is?, Chi sono?
27 maggio, 2009
Luciano Cicogna e gli Zulu
Era da un pò che non sentivo Luciano Cicogna, il suo lavoro in Sud Africa lo impegna e rimane ben poco per il resto, ma alla fine ha fatto una ricerca sugli Zulu e le conclusioni (sono mie e scherzo) sorprendenti.
Zulu - i sovi motivi ricorinti: xe' 'l fogo, le muche, garghe bestia salvadega, la zente, 'l capo, le capane e i usa bei coluri sempre co' gargossa de scuro, mundi naive e moderno a lo stesso tempo (no' desmenteghemo mai de indola vien al cubismo), bei motivi geometrici; ne e' elaborao garghedun e missi in fila co' un certa logica.
A la fine se al posto dele capane se mete i casuni, galine e al nono co' la pipa al posto del re, la grafica diventa dalongo Gravo de un secolo fa.
I loro canti da sobri somigliano ai nostri canti da "'mbriaghi" da qui si comprende l'origine della espressione dialettale gradese "al s'ha bevuo l'Africa".
Luciano Cicogna e gli Zulu
26 maggio, 2009
Un figlio di Buona Donna
Biglietto trovato sul parabrezza della macchina:
“Ciao, mi chiamo Gianni. Per sbaglio ho graffiato la tua macchina e mi hanno visto, quindi sto facendo finta di scrivere i miei dati. Scusa, Gianni”
Caro Gianni augurarti un tumore diffuso alle mani e alla faccia è pochino ma il graffio è poca cosa e per questa volta mi accontenterò.
Un figlio di Buona Donna
25 maggio, 2009
Le sacaleve
Un tempo erano tante le imbarcazioni dedicate alla pesca delle sardelle:
Ortensia dei Bisateli, Gardenia dei Spaguni, Rosamary dei Bonaldo, Val Paier dei Borsatti, Sempre Avanti di Curiola, Attendolo dei Pagiuni, Tiziano dei Degrassi, Rapido dei Degrassi, Usodimare e Impavido dei Demitri, Verbena dei Peloti, Maria Cristina dei Sabini, Eufemia dei Malusà, Dionea di Brunetti e tanti altri.
Al pomeriggio, verso l'imbrunire, uscivano dal porto in fila indiana e a sera le loro lampare illuminavano il mare a giorno dando l'impressione, a chi passeggiava sulla diga, di vedere un vero e proprio paese galleggiante in mezzo al mare.
All'alba il rientro con il Mercato Ittico sempre aperto, alle 5 iniziava l'asta.
A essere servite per prime sempre e in ogni caso le pessere che, chi con la corriera, chi con il triciclo cominciavano la loro giornata di vendita.
Mariana, Bernardina, Stefania Trotola, Nina Ciate, Ristea, Tosca, Maria Pastoricia questi i nomi di alcune di loro che vivevano in simbiosi con i pescatori e il loro prodotto.
Le sacaleve
24 maggio, 2009
La banda Civica
Siglato l’atto di fondazione della Associazione Banda civica Città di Grado
Gabriele Bottin il Presidente pro-tempore del sodalizio musicale
Nello studio notarile dell’avv. Antonio Grimaldi hanno posto la firma sull’atto di fondazione della Associazione Banda civica Città di Grado, il Sindaco – Silvana Olivotto – l’Assessore alla Cultura Alide Dovier e i bandisti Gabriele Bottin, Matteo Castelli, Cristiano Gaddi, Gianluca Pastoricchio, Mario Valli, Stefano Valli e Elia Verginella.
"L’esistenza a Grado di un Gruppo bandistico risale al 1861 con finalità prevalentemente di intrattenimento musicale dei turisti nel periodo estivo. All’inizio del ‘900 è attiva la Società Filarmonica Gradese con una Scuola di Musica che assicura alla città per più di mezzo secolo la presenza di una banda musicale. La distruzione nel 1961 dell’Archivio comunale non consente di risalire con precisione al periodo in cui il Comune decise di sostenere un gruppo bandistico sotto la presidenza del Sindaco.
Nel corso degli anni, alla direzione della Banda si sono avvicendati diversi maestri, a titolo volontario o assunti dal Comune a tempo determinato o con contratti a progetto:, da Attilio Gordini al m.o Vittorio Candotti alla fine degli Anni Cinquanta, ad Antonio Cati, a Ferruccio Tognon fino a Nevio Lestuzzi, che hanno saputo perpetuare la tradizione musicale gradese".
Dopo un breve declino per mancanza di musicisti, a metà degli anni Novanta, dal 1997 ad oggi, grazie alla conduzione del m.o Nevio Lestuzzi, il complesso bandistico ha visto un potenziamento qualitativo e quantitativo dell’organico, il livello dei musicisti e la qualità del repertorio ha tratto notevoli benefici con una costante autonomia gestionale del gruppo che ha portato alla scelta di fondare l’Associazione Banda civica Città di Grado.
“Un passo di fondamentale importanza – ha sottolineato il Sindaco Silvana Olivotto – poiché garantisce, nella acquisita autonomia, la possibilità di iniziare un nuovo cammino in grado di favorire l’espansione della Banda gradese, anche fuori del territorio comunale, e di ricevere il sostegno e l’aiuto di istituzioni pubbliche e private.”
L’Assessore alla Cultura e alle Associazioni Alide Dovier nel rammentare “la maggiore responsabilità che si sono assunti i soci fondatori si è fatto garante del sostegno del Comune, deliberato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 1^ aprile, per assicurare la prosecuzione dei corsi della scuola di musica, naturale “fucina” dei nuovi musicisti, e l’attività della stessa banda, presenza importante e di grande capacità aggregativa nelle tradizionali festività civili, religiose e popolari della comunità gradese “
Contestualmente all’atto di fondazione sono stati nominati il Presidente – Gabriele Bottin, il Vice Presidente – Gianluca Pastoricchio, il Segretario Matteo Castelli ed il tesoriere Cristiano Gaddi.
La banda Civica
22 maggio, 2009
Trasformazione giovanile
Alla fine degli anni ‘60, mossi dalle trasformazioni in atto nella Società Occidentale (Europa e Stati Uniti) un vasto schieramento di studenti e operai prese posizione contro l'ideologia dell'allora nuova società dei consumi, che proponeva il valore del denaro e del mercato nel mondo capitalista come punto centrale della vita sociale. (ricorda nulla?).
La gioventù dovette organizzarsi e battersi per ottenere diritti civili fondamentali di cui tutti godiamo oggi: la rivoluzione culturale, l’aborto, il divorzio.
Negli anni ‘70 la gioventù dovette scendere nelle strade per combattere contro lo stato di polizia che si era venuto a creare.
Alcuni morirono per questo.
Negli anni 80 la gioventù si fece di droghe perchè i loro genitori erano diventati uguali a quelli contro cui avevano lottato in gioventù.
In questi anni 2000 la difficoltà più grande che ha dovuto affrontare nella vita, la generazione giovanile in fila per entrare in discoteca, è stata diplomarsi al Liceo Scientifico.
E continuano a strafarsi, molti muoiono per questo.
Trasformazione giovanile
21 maggio, 2009
Zef del Tamburo
E' proseguita sino agli anni '30 la tradizione del banditore che annunciava le Assemblee Pubbliche.
L'ultimo di questi banditori fu Zef del Tamburo - Giuseppe Bepo Gereon -, che girando per le calli con un tamburello e un codazzo di bambini urlava (letteralmente) gli annunci del Comandaor , come nuove disposizioni o modifiche ai Regolamenti Comunali.
Nella foto Zef circondato da bambini graisani e contornato da turisti divertiti.
Zef del Tamburo
20 maggio, 2009
La conversione di un Anonimo
Ho ricevuto questo commento e contrariamente alle mie abitudini, ho deciso di farne un post, per diverse ragioni:
1 - Un anonimo che si rivela con nome e cognome è una specie di convertito alla condivisione free e face to face ed è giusto premiarlo;
2 - l'argomento di cui tratta - il parcheggio di via Milano - è drammaticamente di attualità e il post relativo già scritto è del gennaio 2009, quindi praticamente introvabile se non guidati da un link.
3 - Ultima considerazione Franco è veramente bravo a scrivere ed esporre ragioni che coinvolgono la gente, che si possono condividere o meno ma vanno rispettate.
Questo commento non è affatto anonimo.
Ho espresso, firmandomi, il mio punto di vista sulla vicenda dei parcheggi in area Via Milano, con il mio articolo 'Lettera aperta dalla suburra di Colmata...'.
Parere sui parcheggi,parere su chi li persegue, e parere più esteso sulla discriminatoria chiusura e 'pedonalizzazione'(!) del centro storico.
Non credevo necessario dire ancora altro, se non che domenica scorsa 17 maggio, ho avuto un assaggio di che cosa accadrà nei prossimi mesi, in conseguenza proprio di quella brillante chiusura.
Già da domenica mattina presto,sette - sette e mezza, (per il mese di maggio è possibile considerarlo ancora presto, ma nei prossimi giorni e mesi il 'presto' andrà spostato indietro di un'ora, sei e mezza sette), i cercatori di un posto macchina non più reperibile nell'eldorado del Centro Storico, si scaricavano tutti verso la Suburra di Colmata, e i posti si esaurivano.
Ma per gli abitanti di Via Milano e del resto del quartiere, non cambia granchè: per tutto il giorno quasi, altre ondate di macchine giravano a vuoto alla ricerca di un posto che non c'era.
Tranquilli, Assessore Marin e Assessore (!) Del bello, tranquillo Sindaco e Vice Sindaco,tranquilli tutti, le cose non cambierebbero di una virgola neppure se aggiungessimo (per fare cosa gradita a qualcuno) gli altri 310 posti che avete in animo di realizzare.
Stavolta forse, almeno gli abitanti di Colmata dimostreranno che sono una sola comunità e non pecore da portare all'ammasso.
Attenzione, che il terrapieno inutilizzato del retrospiaggia di Costa Azzurra venga impiegato per la sua valorizzazione con iniziative intelligenti e creative, in primis tanto verde pubblico, parchi giochi per bambini, angoli ricreativi, piscine termali e quant'altro, chiunque lo farà Dio lo benedica!
Ma di macchine non ne vogliamo più.
Tiratene via se possibile, fate pagare i parcheggi più cari (chi vuole il privilegio della macchina sotto l'ombrellone è giusto che paghi, si tolgano i parcheggi gratuiti per le moto! Ma non portate una macchina in più.
G.Franco Corinti
La conversione di un Anonimo
19 maggio, 2009
Amore Eterno? ma quanto dura?
Per questi due ragazzi è durato ben poco,
Anche a Grado il problema è serio, dopo il grande incontro delle elezioni e relative promesse di amore eterno, gli amministratori sono arrivati al punto di restituirsi le lettere e le fotografie.
Oggi, però ad onor del vero, si legge di un patto temporaneo (armato?) per proseguire l'attività amministrativa di questa Giunta.
Ma l'amore non c'è più, i patti sono solo commerciali e opportunistici.
Quanto durerà?
Amore Eterno? ma quanto dura?
18 maggio, 2009
Concorso Fotografico "Comuni Italiani"
Paolo, un amico e appassionato di fotografia mi scrive per segnalare la partecipazione alla fase finale del concorso nazionale di ben 4 fotografie sul tema di Grado:
Ti scrivo questa mail per informarti che sono state finalmente selezionate le foto finaliste per il concorso fotografico "Comuni Italiani 2008".
Ti chiederai: e a me...? Il motivo è presto detto: su 60 foto appartenenti alla categoria "Comuni con numero di abitanti tra 5.000 e 15.000" (alla quale appartiene ovviamente Grado), suddivise nelle due sezioni "Edifici religiosi" (http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/tema/edifici-religiosi&fc=B&cl=finaliste) e "Fontane" (http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/tema/fontane&fc=B&cl=finaliste) ben 4 (1 per gli edifici religiosi e 3 per le fontane) ritraggono aspetti "graisani". Si va da Barbana alle fontane davanti allo Zipser alle fontane sul viale.
Oltre alle foto su Grado ve ne sono poi, suddivise nelle varie categorie, altre 6 che riprendono altri comuni della nostra Regione. In fin dei conti 4 foto su 60 (3 su su 30 nella sola sezione fontane, con due scatti sulla medesima fontana) mi sembrava una cosa interessante da essere segnalata.
ps che una delle finaliste l'abbia scattata io è una manifestazione narcisistica puramente incidentale ;-)
ciao!!
Bellissime le foto, ti voteremo tutti.
Di mio aggiungo la foto del post: Bimbi verso Barbana un pò elaborata ma significativa, secondo me.
Concorso Fotografico "Comuni Italiani"
17 maggio, 2009
L' A.P.G. - Associazione Pallacanestro Grado
L' APG nasce nel 1960, i soci fondatori sono gli atleti che si cimentano sul campo.
Saccavino, Gian Mario Mittino, Cesare Augusto Marocco, Edi Thomann, Bellan, Dall'Are e Dal Dan Guido sono questi i primi e usano il campo del pattinaggio condividendolo con con gli appassionati delle rotelle.
Il problema maggiore era spostare ogni volta i canestri con i pesanti contrappesi dentro e fuori il rettangolo piastrellato.
Con il tempo si avvicinano al basket giovani di valore tra cui i due Meneghel Franco e Gino che hanno percorso la carriera di giocatori professionisti con Franco giunto in nazionale.
Grande fucina di idee e sport maestro di organizzazione con schemi per l'attacco e la difesa (siamo nel 1960) il basket ha avuto anni fiorenti nella nostra Grado coinvolgendo battaglioni di giovanotti (io ero uno di quelli) che non si arrendevano mai (buttati fuori dal pattinaggio ci siamo costruiti, progetto e tutto il resto, il campo della casa Balilla), alla fine però la Società ha fatto una fine ingloriosa dovendo chiudere per un buco nero economico.
Ora il Basket è ripartito a Grado con un nuovo nome A.D. Pallacanestro Grado e so che si stanno comportando alla grande, la prima squadra è stata promossa in serie D.
Update:
La squadra della serie C
L' A.P.G. - Associazione Pallacanestro Grado
16 maggio, 2009
Il Chiodo fisso
Sono momenti di incertezza, un eccesso di informazione crea artatamente confusione per evitare alla gente di riflettere, di pensare ad un problema alla volta.
Viene a mancare la fiducia e questo pensiero di Ralf Dahrendorf ne spiega le conseguenze:
Quando la fiducia comincia ad incrinarsi, la libertà arretra e si arriva alla guerra di tutti contro tutti. Chi prospera in uno stato di anarchia? I signori della guerra, gli impostori, i giullari. Non certo i cittadini
Non è un chiodo fisso è la realtà di oggi, che passa da un'influenza globale? agli sbarchi dei clandestini, per trascurare o mascherare almeno la disperazione dei tanti precari in attesa di perdere il posto di lavoro, dei nuovi disoccupati per chiusura di fabbriche fino allo scorso anno con grandi prospettive di crescita.
Non appena il problema del sociale emerge una nuova catastrofe globale compare all'orizzonte e distrae e impegna tutti i media.
La strada è corta e la libertà è qualcosa di diverso da quello che starnazzano in Tv e scrivono sui giornali, ce la stiamo fottendo da soli.
Il Chiodo fisso
15 maggio, 2009
Anonimato in Rete
E' di questi giorni la decisione del Governo francese di intervenire pesantemente, su chi scarica illegalmente dal Web.
Per fare questo dovrà violare una serie di norme internazionali e renderà necessario agli utenti- che non si fermeranno -l'esigenza di rendersi ancora più invisibili, più anonimi.
L’anonimato assoluto rappresenta una condizione originale del cyberspazio ed è suscettibile di vanificare ogni principio, regola e disciplina giuridica rendendola, di fatto,inapplicabile.
Ma introdurre regole appare ormai divenuta una decisione obbligata ed improcrastinabile quale quella di imporre in Rete almeno la regola dell' anonimato protetto, consistente nel riconoscimento a ciascuno del diritto di navigare in Rete indossando la maschera che preferisce ma ciò solo dopo aver consegnato alla frontiera del cyberspazio – in modo sicuro ed
incontrovertibile – la propria reale identità.
Dirimere questa questione è di fondamentale importanza per lo sviluppo della Rete; dalla scelta per l’una o per l’altra soluzione dipende, in buona sostanza, il futuro di internet quale immenso e sconfinato parco giochi nel quale intrecciare ed intessere relazioni personali e commerciali più o meno autentiche ma ben difficilmente serie e durature o, piuttosto, quale nuovo efficace e affidabile mezzo di comunicazione rivoluzionario, duttile e idoneo ad essere utilizzato con serenità e fiducia in contesti economici, giuridici, finanziari e personali.
ll web è un mondo strano, per certi versi ancora molto vergine, e per altri versi semplicemente destinato a rimanerlo, per sua natura intrinseca.
Come tutte le tecnologie, non è suscettibile di essere oggetto di patenti assolute di moralità o genuinità.
Non esiste una tecnologia buona ed una cattiva: chi lo pensa è iscritto al Pdl, anche se ancora non lo sa.
La tecnologia si governa con la tecnologia, e con una buona dose di sempreverde intelligenza.
Anonimato in Rete
14 maggio, 2009
I fans Club
I Fans Club, chi non si è mai iscritto a un fans club?
La passione per il pallone, l'obbligatorietà della scelta di campo, l'appartenenza al branco che da forza collettiva, le tradizioni familiari (sic!) tutto porta nella direzione del fans Club.
A Grado il fiorire dei club ha portato nel passato a vere e proprie squadre di calcio che affrontavano i club avversari o amici a livello regionale, con alla fine grandi feste che da sole valevano l' iscrizione.
Nella foto la squadra della Juventus Club. (qualche anno fa)!
I fans Club
12 maggio, 2009
Al Senato Graisan
La diga di Grado è sempre stato un punto di ritrovo per gli anziani pescatori e marinai, un punto di aggregazione per trascorrere insieme la giornata indulgendo allo sport più praticato a Grado lo sparlare di tutti.
Lentamente, con il cambiare dei personaggi che di volta in volta componevano il gruppo, si sono trasformati nel senato Cittadino e il vecchio bunker sulla diga che fa da riferimento per il ritrovo "Montecitorio".
Ovviamente ogni decisione del consiglio comunale viene passata al vaglio, la vita cittadina ai raggi X.
Così, tra un consiglio ai turisti sulle previsioni del tempo discussioni su chi fosse più bravo a pescare o a navigare, la giornata trascorre e passa.
Aldo Tognon ha composto questa canzone "Xe un Posto"
My Music Media Box
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cantata da Monica Maran dedicata a loro, ai Senatori.
Al Senato Graisan
11 maggio, 2009
L'Ultimo Referendum
L'Italia è una Repubblica democratica: Articolo 1 della Costituzione,
mica tarallucci e vino.
Democratica. Démos e cràtos: potere del popolo.
Come esercitiamo questo potere? In forma diretta, attraverso i referendum, o indiretta, tramite i rappresentanti eletti in Parlamento.
I rappresentanti ce li siamo giocati, perché le liste bloccate hanno limitato la possibilità di scelta.
Va bene, pazienza, ci resta sempre la lista.
E poi il referendum.
Nel corso della nostra Storia Democratica i referendum sono stati ben 59 abrogativi e 4 non abrogativi, variamente disattesi dalle forze politiche che si sono alternate al governo.
Storia di questi giorni, abbiamo un referendum che vuole modificare la legge elettorale
fatta sempre dagli stessi che ci governano, già questo è un mistero, ma il vero nocciolo della vicenda è stata la polemica sulla data di effettuazione del referendum, perchè concentrando il voto il un' unica tornata temono che il referendum passi (i politici temono il giudizio della gente? non dovrebbero rappresentarci?), ma allora neanche questo strumento è lasciato al popolo.
La scelta del giorno di voto può determinare il risultato stesso del referendum, il suo successo o il suo fallimento, ma, e la volontà popolare? conta nulla?
Volete voi che sia abrogata la democrazia? Via Demos e Cratos che sanno di muffa!
Fateci questa domanda, così almeno facciamo un solo referendum, l'ultimo, e poi non se ne parla più.
Perché continuare a stare in queste condizioni in questo Stato logora.
L'Ultimo Referendum
10 maggio, 2009
Regata de le batele
1962 l'armo è guidato da Bruno "Balansa"
Era il 1962 che la Cooperativa Pescatori di Grado pensò di organizzare una regata de le batele . Le cose per un verso o per l'altro si arenarono, sopiti i primi entusiasmi che portarono anche a considerare la possibilità di rimettere i sette reburci della Madonna di Barbana a remi con barche della tradizione (le caorline), le difficoltà burocratiche e la scarsa voglia fecero finire tutto.
Oggi invece l'Associazione Grado Voga ripropone la regata della tradizione aperta a tutti.
Questo il comunicato:
Prevista per domenica 10 maggio la seconda edizione della "REGATA DELLE BATELE" organizzata da GRADOVOGA in collaborazione con CITTA' DI GRADO.
La regata si disputerà a cronometro (manuale) su percorso semicircolare di 1750 metri con profondità media di due metri con arrivo e partenza dallo stesso punto.
Vi invitiamo a collegarvi con il sito http://www.gradovoga.it per tutti i particolari sulle correnti e sui venti di quella zona particolare,info aggiuntive e modulo iscrizioni.
L'armo dell'Associazione "Grado Voga" 2008
Regata de le batele
Il Giro d'Italia
Torna a Grado, per la seconda volta nella sua storia, una tappa del Giro d'Italia.
Nel 1954, con Coppi, ci fu un arrivo (Valdobbiadene-Grado) domani ci sarà una partenza (Grado-Valdobbiadene), la storia si ripete.
Di veramente buono il passaggio del Giro lascerà a Grado strade rimesse a festa, lavori stradali fatti con la velocità del lampo (Yes We Can).
Non c'è solo Obama, ci sono i grandi avvenimenti mediatici che spingono i politici di tutte le latitudini a fare presto e bene.
La foto dell'arrivo del 1954 è di Edi Toso
Il Giro d'Italia
08 maggio, 2009
Le Bricole
La Laguna ( vedi glossario ) è caratterizzata nei suoi percorsi dalla presenza di pali, in rovere o castagno, che aiutano la navigazione nei difficili e tortuosi canali lagunari.
Le Bricole a palo singolo per la navigazione, le Carieghe a tre pali per segnalare biforcazioni del canale, le Mede a segnare l'accesso a una foce. In comune hanno che marciscono nella stessa maniera e più o meno negli stessi tempi, siano essi semplici o complessi.
Vermi, conchiglie, parassiti vari. Il sole e le acque salmastre li decompongono, alghe ed erbe li soffocano in abbracci mortali.
Disegnando con le parole un quadro incredibile il nostro poeta Biagio Marin così descrive la vita di un faro (bricola):
El Faro
Gera una volta, in meso del palù,
un faro vecio duto carolao;
la dosana lo veva colegao,
ma ben o mal el steva incora su.
Ma che bei timpi quili in zoventù
cò i lo veva piantao la sul canal,
vestio de rosso comò un gardenal
col sielo vasto e alto a tu per tu.
Che festa alora cussì drito e novo
per sfida messo a ninbi e fortunali;
duto 'l mondo riflesso in t'i fondali,
duto quel mondo belo 'l gera sovo.
Vigniva a gara i ciapi de corcali
su la so testa a coronalo in bianco;
elo, da re, el steva drito e franco
in meso al svolo dei bei vassali.
E 'l sol, che festa! e l'aqua, quanti basi!
che notade cò l'aqua verdulina!
basi la sera, basi la mantina:e quela--- .
Po, co la gera stanca, 'l palo rosso
specieva drento de ela la so fiama
e comosso al penseva: si la me ama...
e gera sogni in quel so cavo grosso.
Cussi sognando 'l se desmentegheva
dei nuoli colorai e de le stele
e no 'l vegheva più passà le vele,
perso in t'el baucà de la so freva.
E 'na vogia i vigniva tormentosa
de colegasse su quel' aqua queta;
ma l'aqua la diseva:
colorandosse duta de un bel rosa.
Colegasse su ela e puo 'ndà via
lontan, per sempre, fra i so brassi moli,
comò che 'ndeva via pel sielo i nuoli,
cò la luse festosa in conpania!
Senpre più zoso, senpre più sbandao,
senpre più stanco, senpre più sbiadio,
el vecio faro un dì ze 'ndao con Dio,
perchè l'amor lo veva consumao.
Le Bricole
07 maggio, 2009
Tasto Undo in Gmail
Google, com'è sua abitudine ci stracolma di gadget per fidelizzarci sempre più.
Stavolta ha aggiunto il tasto Undo (command-Z) a Gmail. Ci da la possibilità di pentirci delle mail che scriviamo anche dopo l'invio, per 5 secondi abbiamo il tempo di stoppare tutto e riflettere un po di più su quello che si sta facendo.
Mi viene da pensare a tutte le volte che ho detto una cosa, e appena la voce mi è uscita dalla bocca ho pensato che magari, chissà, avrei anche potuto fare a meno di dirla.
Parole in generale, frasi lapidarie: qualche "sì", qualche "no", qua e là un "vedremo", un "non lo so", un "non se ne parla", per non dire dei "non posso farci niente", dei "chissenefrega", e soprattutto dei "come vuoi tu".
Poteva essere diversa, la mia vita, se in quei momenti avessi avuto a disposizione un "undo": perché, si sa, una parola detta o non detta ha il potere di cambiare il corso delle cose, di mandarle in una strada piuttosto che in un'altra, di spostare in modo imponderabile l' effetto delle conseguenze a cascata che parte da ogni sillaba pronunciata o taciuta.
Però, però ..la mia vita nel bene e nel male mi sta bene così com'é, poi io di carattere non sono troppo riflessivo e dell' impulsività ho fatto sistema di vita, per cui, cari amici di Google grazie per averci pensato ma il mio tasto preferito nonostante tutto è: Invio!
Tasto Undo in Gmail
06 maggio, 2009
Massimiliano Cicogna (Massi Tachelo)
Massimiliano Cicogna, anima e cuore del Circolo Giovanile Gradese, è un uomo schivo dedito al volontariato, di mille iniziative tutte orientate ai ragazzi e bambini gradesi.
Il suo amore per lo sport , il calcio in particolare, lo spinse a creare una società concorrente alla Gradese Calcio e l' iniziativa ebbe uno strepitoso successo condita da feste aggregative che dovevano servire, e lo fecero, ad unire genitori e dirigenti ai ragazzi e bambini.
Ma Massi ha un cuore graisan che si è tradotto nella scrittura di un libro in dialetto, una chicca dell'orizzonte letterario gradese "Le gno do scale".
Aggiungo parte dell' intervento di Biagio Marin in occasione della presentazione del libro che disegna, meglio di quanto potrei mai fare, la commozione della lettura di un tuffo nel passato:
mentre ascoltavo la lettura di alcune pagine di un manoscritto di Massi Cicogna, meravigliato della lindura delle immagini e del linguaggio, vedevo le calli e i campielli della mia infanzia con i loro selciati grigi.Grande Massi.
Sentivo le voci dei miei compagni con i quali giocavo in Corte, perchè io appartenevo ai "mamuli de Corte" mentre Massi a quelli "de Savial".
Piccolo mondo il suo, presentato in brevi racconti, in piccoli quadri, ma noi si vede, si sente si rivive con lui la piccola povera vita gradese.....
Massimiliano Cicogna (Massi Tachelo)
05 maggio, 2009
04 maggio, 2009
La mondanità e i Bagnini
Grado, con i suoi caffè e i locali da ballo offriva all'ospite il prosieguo della giornata in spiaggia creando centri di aggregazione culturale nei caffè all'aperto e balli serali e pomeridiani, fulcro della mondanità, sino alla fine degli anni ottanta.
Nella fase serale un ruolo fondamentale lo avevano i giovani bagnini dell' Azienda che la sera, ripuliti e rimessi a nuovo, forti della conoscenza del tedesco con grandi camminate per il viale cercavano prede diventando, inconsapevolmente, offerta turistica.
Quanti amori nati o infranti, quanti tradimenti consumati nelle romantiche notti gradesi, ognuno di noi a casa ha ricordi di famiglia di questo tipo.
Il Gran Cafè Riviera, Settimo Cielo, la Taverna Municipale, La Terrazza Astoria, e ancora l'Isola d'Oro il Sans-Souci.
Grandi Locali di pura vocazione turistica.
Poi le discoteche e il diverso gusto di godere il soggiorno cambiarono e tutto finì.
Nella foto un gruppo di giovani gradesi con in primo piano Nino Codraro il Principe delle notti , affermato Latin-Lover.
La mondanità e i Bagnini
02 maggio, 2009
Lunario de Magio - Barba Tore Degrassi
Zemeli: Nati de una levada
figi de una covada
Se magio xe solesao
la zente xe contenta
perchè pan e polenta
sarà a bon mercao
De sol de magio
scolda ogni ragio;
ma la zente se move
anche se piove.
Magio fa sbocià le rose
e fa cantà le spose;
el porta i buni uduri
de duti i megio fiuri.
Poveri semo,
cò miseria in mile tinte,
ma de duto quel che vemo
no ne manca ninte.
Lunario de Magio - Barba Tore Degrassi
01 maggio, 2009
1 Maggio: Lavoratori..?
Il primo Maggio: "fanno la Festa ai Lavoratori".
L'occasione meriterebbe un post lungo e pieno di afflato liberale, frasi memorabili e razionali, forza espressiva, retorica da rivoluzionario, varie ed eventuali ed avariate ecc. ecc.
La realtà è rappresentata da questa letterina fatta in anticipo con le richieste per Babbo Natale.
Caro Natale, tu che campi di lavoro stagionale ascolta i nostri aneliti precari che in fondo è come fossimo tuoi pari.
Sostieni il nostro fragile equilibrio non regalarci un cenone ma conservaci il lavoro.
E fammela ti prego questa strenna, sono disposto a tutto persino a lavorare come renna...»
1 Maggio: Lavoratori..?