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10 agosto, 2013

Bagnini - No ze più i bagnini de una volta

Molti si sono divertiti a sparlare di Grado, dei suoi servizi e soprattutto accusandoci di vivere nel e del passato.

Vediamo allora, giusto per fare un piccolo confronto non impegnativo, cos' era Grado quando lo sciacallaggio edilizio non era ancora selvaggio:

Grado, con i suoi caffè e i locali da ballo offriva all'ospite il prosieguo della giornata in spiaggia creando centri di aggregazione culturale nei caffè all'aperto e balli serali e pomeridiani, fulcro della mondanità, sino alla fine degli anni ottanta.

Nella fase serale un ruolo fondamentale lo avevano i giovani bagnini dell' Azienda che la sera, ripuliti e rimessi a nuovo, forti della conoscenza del tedesco con grandi camminate per il viale cercavano prede diventando, inconsapevolmente, offerta turistica.

Quanti amori nati o infranti, quanti tradimenti consumati nelle romantiche notti gradesi, ognuno di noi a casa ha ricordi di famiglia di questo tipo.

Il Gran Cafè Riviera, Settimo Cielo, la Taverna Municipale, La Terrazza Astoria, e ancora l'Isola d'Oro,  il Sans-Souci.
Grandi Locali di pura vocazione turistica.

Poi le discoteche e il diverso gusto di godere il soggiorno cambiarono  perchè cambiò l' ospite che da turistico diventò residenziale e tutto finì in grandi proteste e rotture.

Se potessi scegliere ritornerei subito a quei tempi.

Giovanni "Stiata" Marchesan come al solito aveva colto e stigmatizzato con una lirica il cambiamento:


Sabbia, sabbia sì ... ma ancora qualcosa mancava all' Isola per decollare in grande stile:

La sabbia per le cure...ed il cemento per le case...
e se fessemo le case co al sabbione e le sabbiature co al cemento?
ne vegaravemo de le bele!

Nella foto un gruppo di giovani gradesi con in primo piano Nino Codraro il Principe delle notti , affermato Latin-Lover. 
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1 commento:

Anonimo ha detto...

Tu ha desmentagao quanti mamuli porteva a Gravo el campegio al Parco de le Rose. No i gera ricchi comò i pensionati che incuo ha comprao le case de la specuasion edilissia ma grassie a ili Gravo gera duta una festa, dal tramonto all'alba e pò ancora avanti per 24 ore su 24. No cree a quel che i dise, anche quela volta gera i veci rompicogiuni che no voleva i mamuli perchè i feva gheto, e alla fine i ha vinto ili. E tanti de quei mamuli torneva de grandi per portar i sovi fantulini a zogà col sabion, e quando i cresseva in andeva in giro per Gravo a diverstisse e spender comò veva fato i genitori.

Gera albergi e pensiuni, che adesso xe solo apartamenti, gera una tratoria ogni zento metri, gera balere e po' discotevhe. I soldi gireva in altro modo, ma duti i graisani podeva vèr casa a Gravo e far la stagiòn, e Gravo gera bellissima. Adesso co' duti i gratasieli e i negossi dei foresti che vende robe che no serve e che per comprar un per de ordegni bisogna andar a Servignan o a Monfalcon, Gravo la sumigia sempre più a Lignan. Ma me no vago a Lignan nianche morto e vegno a Gravo sempre de meno perchè me pianse el cuor.