Ieri sera all' Astoria è stata presentata l 'iniziativa "Open Museum" Comitato per l'apertura del museo archeologia subacquea " non un folto pubblico ma, contrariamente al solito, vivace e presente nel discutere a voce alta del famoso Museo del Mare (abbreviazione di quanto sopra) di Grado e della Iulia Felix attore principale della vicenda oramai invecchiata come tutti noi.
Una presentazione voluta fortemente dai ragazzi di Sel Matteo Polo e Alessio Gratton che ne hanno specificato le caratteristiche di comunità senza, se non lo stretto indispensabile, coinvolgimento politico.
Un' ampia esposizione delle campagne per il recupero in mare della Iulia Felix che, non dimentichiamo, è iniziata nel 1987 fatta da due archeologi di chiaro valore come Dario Gaddi e Ilaria Aiullo che mi hanno fatto friggere di indignazione per la noncuranza con cui si sono spesi soldi nel recupero, nello studio e nella catalogazione dei reperti (parliamo di 10 milioni di Euro oltre al dono della Scuola Elementare Femminile) e non si voglia concludere l' operazione con l' esposizione al pubblico con l' apertura del museo.
Museo che avrebbe già a disposizione tutto il materiale occorrente e se si tarda ancora un poco per l' incuria con cui viene conservato (la Iulia-le do del tu ormai è una vecchia amica- è conservata in qual orrido capannone metallico a fianco del museo soggetto ad infiltrazioni d' acqua sia di sutura che dal tetto quasi compromesso) finirà ruggine come la targa pomposa installata nel lontano 2008 (in foto).
Il Comitato che si vuole composto da più strati rappresentativi della gente: cittadini, studiosi e politici deve essere determinato a contrastare chi dice "Impossibile" e deve essere più sveglio di chi continua a mentirci dicendo con un loop infinito "Lo apriamo a fine anno".
C'è bisogno di partecipazione massiccia della parte di popolazione sana, saranno fatto dei banchetti pubblici dove si raccoglieranno le firme per dare sostanza al Comitato, per piacere firmate senza paura, facciamo del Museo una battaglia di civiltà e facciamone soprattutto un
Museo Aperto.
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