Il vero freno allo sviluppo di Grado sino al 1900 sono sempre state le comunicazioni.
La difficoltà presentata dal viaggio in vaporetto: percorrere la Laguna, risalire la Natissa, arrivare ad Aquileia dove per proseguire c'erano le carrozze,
era un vero impegno da ben ponderare prima di intraprenderlo.
La svolta si ebbe nel 1900 con il podestà Giacomo Marchesini, l'uomo dell'acqua, che ottenne dall'Imperatore Francesco Giuseppe l'approvazione del progetto di scavo di un canale navigabile tra Belvedere e Grado e la costruzione di un rettifilo stradale a fianco.
L'imperatore si interessò con entusiasmo al progetto e diede ordine di costruire una draga apposita per lo scavo al cantiere navale di Monfalcone.
Le cose andarono in fretta e il progetto si espandeva.
In 5 anni, venne costruita la linea ferroviaria Cervignano/Aquileia/Grado con treni diretti da Vienna.
Per parte gradese nacque la società di navigazione N.I.B. (Nibbio, Irma, Beleno)
che con un servizio rapido , per i tempi, assicurava il collegamento da Belvedere a Grado.
La Draga continuò a lavorare a Grado scavando il porto canale per accogliere imbarcazioni di stazza superiore.
Subito dopo la fine dei lavori portuali iniziò un servizio di vapori per Trieste, aprendo così Grado alle strade dell'universo mondo.
Interessante leggere la progressione inarrestabile di un'idea che, partendo da un'esigenza locale, si trasforma in futuro, per un'ampia zona, rapidissimamente.
Meditate gente, meditate.
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